Cota si dimette, al suo posto un inquisito. E Rosso non si dimette. Quant'è bello avere due poltrone!
Per una buona notizia che arriva, altre due ti segano nuovamente le gambe. La buona notizia è che finalmente il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, ha rassegnato le dimissioni da parlamentare. Ha seguito l’esempio della compagna di partito Elena Maccanti che, impeccabile come sempre, non aveva aspettato un solo minuto per dimettersi. Cota oggi dunque ha deciso di dedicarsi a tempo pieno alla Regione che con tanta fatica deve amministrare. Al suo posto alla Camera ci sarà un leghista ripudiato: Maurizio Grassano non è stato accolto nel gruppo della Lega Nord. Il motivo? E’ inquisito. L’accusa è quella di truffa ai danni del comune di Alessandria. E’ stato anche posto agli arresti domiciliari dalla guardia di finanza. Questa la prima brutta notizia.
La seconda arriva dalla casa del Popolo della Libertà: Roberto Rosso neppure oggi si è dimesso da parlamentare, o da vicepresidente della regione faccia lui come preferisce. Ronzani del Partito Democratico spierga così la vicenda: “Rosso, ancorché convocato, non si è presentato alla Giunta per le elezioni della Camera, adducendo come motivazione il fatto di essere impegnato della riunione del Comitato di sorveglianza della Regione”.
Che vita intensa quella del politico.. soprattutto se gli incarichi sono troppi.
tratto da PIEMONTEINFORMATO
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