7 MAGGIO 1972 - 7 MAGGIO 2009... ricordiamo Franco Serantini...


TORINO - La notte di giovedì 7 maggio via Pisa è stata rinominata.
Da oggi è “via Franco Serantini. Anarchico di 20 anni ucciso dalla polizia. Pisa, 7 maggio 1972”.

Uno striscione con scritto “casa per tutti” è stato appeso alle finestre della palazzina ex Enel di via Pisa 5.

Questa casa è abbandonata da molti anni, inutilizzata e lasciata all’incuria.
Lo scorso luglio venne occupata da alcune famiglie rom, che vivevano nelle baracche di via Germagnano. Stanchi di una miseria che aveva segnato ogni momento delle loro vite, decisero di dare un po’ di futuro a se ed ai propri figli. I bambini si svegliarono urlando quando le truppe dello Stato in tenuta antisommossa fecero irruzione nell’edificio. Li hanno riportati a forza lungo la Stura. La casa è rimasta lì a testimoniare la follia di chi tiene vuoto un palazzo, mentre i bambini crescono in catapecchie immonde, giocando tra il fango e i topi.

Segnalazione da: http://piemonte.indymedia.org/article/4882

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37 anni fa a Pisa, il 5 maggio durante una manifestazione di giovani intenti ad impedire il comizio dell'ex gerarca fascista Giuseppe Niccolai, veniva colpito a morte un giovane manifestante ventenne, "figlio di nessuno".
Per due giorni il giovane venne lasciato agonizzare nel carcere di Don Bosco, senza cure ne assistenza. La sua condizione di "figlio di nessuno" spinse le "autorita' carcerarie" ad un tentativo di sepoltura clandestina, sventato per l'onestà di un lavoratore che si rifiuto' di coprire il misfatto.
Tutta la storia venne poi raccontata nel celebre libro "Il sovversivo" di Corrado Stajano. Il Sovversivo era Franco Serantini.
Sono passati 37 anni e nessuno mai ha pagato per quella morte atroce. Cosi' come nessuno mai ha pagato per le centinaia di morti ammazzati nelle piazze d'Italia. L'ultimo Carlo Giuliani.
Ricordare chi ha dato la vita contro il fascismo, per la liberta' di tutti e' un dovere, sempre.
Lo e' di piu' in questi tempi nei quali la memoria e la storia subiscono incredibili contorsioni, sino a trasformare i carnefici in vittime e viceversa.
Il fascismo purtroppo non e' stato sconfitto, e torna lugubre ad occupare ampi spazi di potere nel paese.
La memoria e' un'arma. Usiamola insieme, usiamola bene, contro il fascismo di ieri, di oggi e di domani.
Circolo agorà Pisa, Ass. Italia-Cuba circolo Camilo Cienfuegos, Pisa – Comitato NocampDarby, Ass. marxista Politica e Classe, Pisa.

Segnalazione da: www.resistenze.org

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Pinelli/Calabresi:
"Torino, 11 mag. - (Adnkronos) - 'Calabresi assassino. Pinelli assassinato, nessuna pace con lo Stato!'. Queste scritte, con accanto la firma della Fai la Federazione anarchica, comparse questa notte a Torino su alcune sedi del Pd, quelle di via Mazzini, via Cervino e via Beaulard e sul muro del quotidiano 'La Stampa' dove, proprio nei giorni scorsi, è stato nominato direttore il figlio del commissario Luigi Calabresi caduto vittima del terrorismo"....Vorrei a mio modesto parere esprimere tutto il mio apprezzamento al Presidente Napolitano per aver gettato un sasso importante verso una pacificazione non facile, riuscendo nell'operazione di mettere di fronte la medesima sofferenza di due famiglie segnate per sempre.
Fabrizio

Spartako ha detto...

...resta il fatto che Pinelli con l'assassinio di Calabresi non c'entra niente, mentre invece adesso hanno messo tutto sulla stessa bilancia. Non mi piacciono i toni eccessivamente combattenti degli anarchici, anche se in parte li posso comrendere, ma mi sembra che questa vicenda non sia troppo diversa da chi vorrebbe mettere sullo stesso piatto i partigiani e i repubblichini (con grandissime responsabilità dell'amico di Napolitano Violante...).
La pacificazione ci deve essere di fronte alla pietà umana per la morte di una persona, di qualsiasi credo politico sia. Ma la verità storica è un'altra cosa e non dev'essere mai falsificata o estrapolata dal preciso contesto temporale, ovvero quello dei primi anni '70, anni in cui, a differenza dello squallore odierno, generazioi di giovani avevano intesta dei sogni, delle utopie e non solo delle cazzate imposte dalla onnipresente televisione...
Spartako.