TORINO - Mercoledì 8 aprile ore 14.30 è stato indetto da parte di cgil, cisl e uil un presidio sotto il palazzo della regione, affinché questa effettivamente eroghi i fondi già imputati sul bilancio 2009 per coprire i costi della parte sanitaria delle cooperative sociali; è importante partecipare, per contribuire alla definizione della questione, soprattutto in riferimento all'applicazione del nuovo ccnl firmato a luglio 2008, e da alcune cooperative non applicato per la seconda tranche di aumento prevista a partire da gennaio 09, proprio per la mancata erogazione dei fondi regionali (i fondi sono stati stanziati a livello contabile sul bilancio di previsione regionale 2009, ma ad oggi non sono fisicamente erogati, e questo ha autorizzato i cda di diverse cooperative a non pagare l'aumento da gennaio, e in alcuni casi a non pagare neanche gli arretrati per il periodo 1.1.08 - 31.7.08).Come gruppo "4 aprile" abbiamo in due occasioni, da febbraio ad oggi, incontrato dei rappresentanti regionali (in particolare due consiglieri di rifondazione comunista) che si sono mostrati interessati alle problematiche di noi cooperatori sociali, e il 27 marzo abbiamo organizzato un'assemblea pubblica a nichelino con i consiglieri stessi, nonché con la rappresentante cgil-funzione pubblica e il rappresentante cub-sanità e assistenza.
Ci sembra quindi di aver contribuito a smuovere una situazione che rischiava di lasciare molti lavoratori senza l'aumento previsto da gennaio (che poi si limita a 40 euro lordi).
Le cose da fare restano molte; per fare un esempio: quanti di noi oss si sono visti riconoscere il nuovo livello c2? Quante cooperative stanno pagando?
Rolio.
1 commento:
Se è vero quello che avete scritto nell'articolo, e che riguarda le coopertive sociali tipo A, allora penso che il manifesto a fianco sia proprio fuori luogo. Fatte le dovute eccezioni per qualche cooperativa sociale farabutta, mi sembra di poter dire che le cooperative sociali che hanno fatto il proprio dovere debbano essere pagate il giusto e con tempi non vergognosamente lunghi. In questo caso loro sono la parte lesa ed evidentemente quando dico loro, intendo l'organizzazione composta dai soci. Insomma, se l'ente pubblico non paga diventa molto difficile applicare un qualsiasi contratto. Vogliamo fare le nozze con i fichi secchi?
Si socializzano le perdite delle casse pubbliche e si trasformano in banche le cooperative sociali a favore dell'ente pubblico?
Fabrizio cooperatore sociale
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