Precisazioni sulla questione-cava di San Raffaele...

Continua la discussione sul progetto cava di San Raffaele Cimena.

Botta e risposta tra il consigliere provinciale Mario Corsato e il direttore dell'Ente Parco del Po dottor Ippolito Ostellino.

Lettera di Mario Corsato
Personalmente mi sono attivato presso gli uffici provinciali per conoscere l’entità e l’iter della proposta (della cava di San Raffale Omena) che è risultata non di conoscenza della Provincia. Allora mi sono rivolto all’Ente Parco, che è risultato il destinatario del progetto, ed è emerso che nell’area di competenza del Parco l’unico titolato a presentare proggetti di cave o bonifiche è proprio il Parco. Qui ho ottenuto assicurazione da parte del direttore Ostellino che non esiste alcuna intenzione da parte del Parco di proporre progetti sul territorio di 5. Raffaele Cimena e pertanto il progetto presentato non avrà nessun corso indipendentemente dalla posizione che assume o assumerà il Comune di 5. Raffaele.
Mario Corsato Consiglio provinciale della Provincia di Torino
Gruppo “La sinistra”

Precisazione del dottor Ostellino
Relativamente alla comunicazione riportata di seguito di Piero Meaglia intendo precisare quanto segue.
L’affermazione a me attribuita ‘Qui ho ottenuto assicurazione da parte dei direttore Ostellino che non esiste alcuna intenzione da parte del Parco di proporre progetti sul territorio di S. Raffaele Omena e pertanto il progetto presentato non avrà nessun corso indipendentemente dai/a posizione che assume o assumerà il Comune di 5. Raffaele. “non corrisponde a verità, essendo state le mie parole evidentemente travisate.
Io ho riferito al sig. Corsato che ‘Ente allo stato attuale non può procedere ad alcuna valutazione in merito alla proposta dì progetto presentata in quanto in attesa cli indicazioni da parte dell’Autorità di Bacino del Po. Il progetto è quindi in fase di istruttoria e di valutazione, in particolare nell’ambito delle problematiche connesse con l’applicazione della direttiva dell’Autorità detta di Rinaturazione, presso l’Autorità.
Il nostro ente pertanto potrà assumere decisioni favorevoli o non favorevoli solo dopo le valutazioni che l’Autorità di parma intenderà dare, oltre all’insieme di altre valutazioni che il Consiglio dell’Ente riterrà di adottare.
Mi pare che la situazione sia pertanto ben diversa dalla semplice affermazione riportata da Corsato.
Ciò a sola e semplice specificazione di quanto realmente è.
Grazie.
Ippolito Ostellino.

Le precisazioni del dottor Ippolito Ostellino, direttore dell’Ente Parco del Po, non sono rassicuranti.

Il dottor Ostellino scrive che, dopo la pronuncia dell’Autorità di Bacino del Po, cioè dell’Autorità di Parma, l’ente Parco «potrà assumere decisioni favorevoli o non favorevoli» al progetto della grande cava. Dunque, se le parole hanno un senso, esiste il rischio che l’Ente Parco esprima parere favorevole. Ciò significa che gli abitanti di San Raffaele e dei comuni vicini dovranno guardarsi non solo dai cavatori ma anche dall’Ente Parco, da cui credevano di essere tutelati?

Le associazioni ambientaliste hanno scritto al Sindaco una lettera nella quale elencano puntigliosamente i danni che San Raffaele potrebbe subire dall’apertura di una grande cava come quella progettata dalla impresa SEVI. Nella lettera si «tirano le orecchie» anche all’Ente Parco. La lettera è stata resa pubblica. Che cosa pensa il dottor Ostellino delle osservazioni che vi sono contenute? Qual è il suo giudizio? Può darsi che la sua posizione e la normativa vigente gli impediscano per ora di pronunciarsi. Tuttavia sarebbe stato bello ricevere dal Parco parole di rassicurazione: l’Ente Parco non dovrebbe proteggere il territorio di San Raffaele? Invece no, nessuna rassicurazione: anzi, attraverso le parole del dottor Ostellino l’Ente Parco si lascia aperte tutte le possibilità. Dobbiamo allora diffidare anche dell’Ente Parco?

Dalla lettera del dottor Ostellino apprendiamo che prima del suo Ente deve pronunciarsi l’Autorità di Parma: bene, il dottor Ostellino potrebbe far pervenire all’Autorità le osservazioni delle associazioni ambientaliste? L’ha fatto? Non l’ha fatto? Non è compito suo? Gli si chiede troppo? Tante domande e il solito sospetto: possiamo fidarci dell’Ente Parco?

Piero Meaglia.


1 commento:

Anonimo ha detto...
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