La cava di S.Rafffaele... in Regione...

Pubblichiamo il testo dell'interrogazione presentata in Regione dal consigliere Bossuto.

OGGETTO: autorizzazione attività estrattiva di cava a San Raffaele Cimena (TO).

Premesso che:

la Società SEVI intenderebbe realizzare nel territorio del comune di San Raffaele Cimena (TO) un cava;

considerato che:

con la realizzazione di questo progetto, verrebbe sottratto al Comune di San Raffaele circa un terzo di tutto il suo territorio agricolo; si tratta di terreni che nel Piano Territoriale Provinciale di Coordinamento vengono definiti di prima classe, cioè di maggior pregio dal punto di vista della produzione agricola, ed inoltre che approvando un progetto di tal fatta, si innescherebbero altri interventi similari in aree agricole vicine, sempre di grande pregio. L’esperienza insegna che, una volta realizzata una trasformazione nell’uso del suolo, è inevitabile che l’esempio si propaghi, con conseguenze spesso disastrose, come dimostrano, ad esempio, varie zone del Vercellese, trasformate in pochi anni da fertili terreni agricoli in un desolante susseguirsi di cave a cielo aperto, ancora attive o definitivamente abbandonate;

evidenziato che:

il Parco del Po ha promosso la costituzione di un Osservatorio del Paesaggio dei parchi del Po e della collina torinese, in cui, però, tale proposta non è mai stata esaminata. l'Ente Parco, prima di patrocinare qualsiasi progetto di attività estrattiva in quella zona, avrebbe dovuto coinvolgere preventivamente tutti i soggetti locali, le associazioni e ovviamente le ammministrazioni comunali, per valutarne l'impatto in termini paesaggistici. Recentemente, inoltre, nell’ottobre 2008, è stato presentato il Piano Territoriale Regionale, che individua la zona in questione come particolarmente pregiata dal punto di vista naturalistico e ambientale, in quanto funge da cerniera tra la zona collinare e quella fluviale.

considerato ancora che:

quando un piccolo comune e delle imprese di escavazione entrano in contrasto, il comune spesso non ha le risorse economiche per affrontare uno scontro legale lungo e dall’esito incerto, cosa prevedibile in futuro viste le caratteristiche che riveste la cava progettata; inoltre il traffico di automezzi pesanti, durante i quindici o più anni di sfruttamento della cava, manderebbe in crisi la già compromessa viabilità esistente nella zona, con grave danno per i residenti che, tra l’altro, subirebbero anche una notevole perdita di valore del loro patrimonio abitativo.

INTERROGA
la Giunta regionale,

§ per sapere se è a conoscenza di quanto scritto in narrativa;

§ come voglia la Giunta attivarsi al fine di evitare quello che si presenta quale ennesimo rischio di scempio ambientale.

PRIMO FIRMATARIO: Juri BOSSUTO.



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