Ormai in questo sgangherato Paese una cosa e' sicura: i ricchi sono sempre piu' ricchi e i poveri sono sempre piu' poveri. Da una parte gli affari vanno a gonfie vele mentre dall'altra parte si assiste a un declino socio/economico senza speranza. Ma chi sono i nuovi ricchi? Grandi industriali, politici, finanzieri, dirigenti pubblici, professionisti, speculatori, ecc. E i nuovi poveri? Lavoratori dipendenti e autonomi, piccoli imprenditori, pensionati, cioe' tutti quei cittadini che per anni hanno mantenuto in piedi il grande carrozzone italiano fatto di sprechi e privilegi. E mentre il ceto medio scivola verso la poverta' la classe politica, invece di rinnovarsi, si autoalimenta come una vera casta. Anche per le prossime elezioni tutto verra' fatto per non cambiare nulla. Marino Bertolin, Chivasso. | |||
Una lettera sui nuovi ricchi...
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2 commenti:
Le cose stanno esattamente come dici tu, ma lo scandalo sta nel fatto che nessuno si scandalizza. Nel 68 i giovani hanno fatto il diavolo a quattro contro situazioni che, raffrontate con quelle attuali, erano sciocchezze. Adesso i giovani vivono fuori dalla realtà, o diciamo in una propria esclusiva realtà personale. Hanno il cervello lavato, da chi e con quali mezzi dovrebbe essere un sociologo con le palle ad accertarlo. Oppure lo facciamo accertare da Beppe Grillo? Se non si agisce per formare una gioventu' che abbia dei principi,dei sogni, delle speranze , delle illusioni, delle utopie, delle ambizioni, se i giovani continueranno ad essere degli zombi, non ci sarà mai un ricambio valido di chi invecchia , e il letamaio attuale non cambierà. Ma parliamone, si puo' fare qualcosa, si deve fare qualcosa.
Gino
Credo che GINO abbia proprio ragione: solo con la crescita di una nuova consapevolezza e di un nuovo protagonismo socialie dei giovani si puo' dare un po' di speranza all' avvenire di questo malridotto pianeta!
Gengis.
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