Una lettera su aspetti poco chiari legati alla casa-scout nel Parco Mauriziano di Chivasso...


Al Direttore de "La Nuova Periferia" - Chivasso:

la scorsa settimana il Suo giornale riporta l'intervento nel quale il Signor Marino Bertolino, dopo avere lamentato la condizione in cui l'Amministrazione lascia il Parco Mauriziano, esprime il timore che la casa scout subisca imbrattamenti e atti vandalici notturni, non essendo né illuminata né sorvegliata. Il giornalista osserva che la soluzione migliore sarebbe non l'«illuminazione a giorno» ma l'«installazione di telecamere collegate a centrali operative che le osservino 24 ore su 24». Bene. E chi dovrebbe pagare tutto questo? Riparazioni, illuminazione, telecamere? Pagherebbe il comune con denaro pubblico, cioè di tutti i cittadini? O pagherebbe l'associazione scout CNGEI, che a Chivasso funge sostanzialmente da doposcuola privato a pagamento? La lettera di Bertolino conferma ciò che gli ambientalisti hanno sempre sostenuto: i 98.000 euro che il Comune dichiara di spendere non basteranno. Chi pagherà le riparazioni, quando la casa subirà vandalismi? Prima o poi la convivenza tra i bambini scout e l'area riservata ai cani diventerà impossibile. Chi pagherà per sistemare la questione? Lo sterrato per accedere alla casa dovrà essere migliorato o asfaltato: chi pagherà? Per fare arrivare gli autoveicoli alla casa, la collinetta che la separa dal resto del parco dovrà essere spianata: chi pagherà? La casa è destinata al gruppo scout di Chivasso, Settimo e Gassino, e accoglierà scout provenienti anche da altri comuni: perché le spese devono essere sostenute dal solo Comune di Chivasso? Controllando delibera per delibera, determina per determina, potremo verificare quanto si gonfieranno col tempo i 98.000 euro.

Gentile Direttore, il Suo giornale del 27 febbraio si apre con titolo: «Chivasso in ginocchio. Sempre più famiglie chiedono aiuto alle istituzioni per l'affitto e il riscaldamento». L'Amministrazione comunale si mostra preoccupata. Alleanza Nazionale presenta in consiglio un ordine del giorno che chiede la concessione di contributi agli anziani. Ma dov'erano Fluttero, Matola e Germani - che ora scoprono anche loro che «Chivasso è in ginocchio» - quando decidevano di spendere 355.000 euro per il primo progetto della casa scout? Poi la spesa è stata ufficialmente ridotta a 98.000 euro: ufficialmente, perché le spese cresceranno. Spese che potevano venire risparmiate assegnando agli scout uno degli edifici con verde dell'ex campo della TAV. Tante altre associazioni si sistemeranno lì: perché gli scout no? Spese che potevano venire risparmiate e usate per aiutare le famiglie in difficoltà. Era troppo chiedere a Fluttero, Matola e alla giunta questa sensibilità? I soldi mancano sempre per le questioni sociali, ma non mancano mai per le spese superflue e per raccogliere voti.

Piero Meaglia.


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