Israele, lo sterminio di un popolo


Ieri il viceministro israeliano della Difesa, Matan Vilnai, aveva minacciato i palestinesi: "Quanto più aumenta il fuoco dei Qassam e s'allunga la loro gittata, tanto più (i palestinesi) attireranno una shoah più grande, perché useremo tutta la nostra forza per difenderci". L'uso del termine 'shoah' ha sollevato molte polemiche, e un portavoce del ministro s'è poi affrettato a precisare che il termine era stato usato in senso moderno, di 'disastro'. ( da Repubblica)

Come si vede chiaramente dal grafico, il governo Israeliano stà applicando in maniera "moderna" l'eliminizione di un popolo, quello Palestinese. Non so se si debba chiamare shoah in senso "antico" o "moderno", ma i palestinesi stanno scomparendo.
Il problema è che non si lasciano massacrare in silenzio.
il problema è che Israele continua ad uccidere donne e bambini. Non penso che uno stato democratico possa usare questi metodi. Israele continua ad agire in spregio alle norme internazionali, programmando omicidi in altri paesi, tenendo in ostaggio i civili, chiudendo le frontiere e impedendo gli approvviggionamenti di cibo e di energia.
Spesso sento che tutto questo serve per garantire la sopravvivenza di Israele, ma chi e come si può garntire la sopravvivenza dei Palestinesi?

Saturnino

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Hai detto con moderazione e razionalità quello che l'Europa, se fosse un'entità degna di rispetto, dovrebbe pretendere e imporre. Ma le va bene cosi', se occorre questo perché gli ebrei rimangano in Medio Oriente, e non ritornino in Europa. Kilce insegna! Europa, fai schifo.
Frattanto si potrebbe organizzare qualcosa per protestare contro l'invito di Israele al Salone del libro. Contattiamoci
Gino 3483817870

Anonimo ha detto...

E' vero, il sig.Gino ha ragione! L' Europa in questo caso ha fatto e sta facendo proprio schifo ed è assolutamente succube della politica imperialista degli USA. Continuando di questo passo si darà sempre piu' forza elle opzioni violente e terroristiche dei palestinesi, e sarà poi sempre troppo tardi per piangere sul latte versato...
Bardo.

Anonimo ha detto...

Scusa Gino, ma io ho parlato di Israele, non di ebrei. non conosco il sig. Kilce, e penso che tutti dovrebbero poter stare dove vogliono. Non ho un problema di etnie, ma di convivenza civile

Saturnino

Anonimo ha detto...

Scusa Saturnino, se ti ricordo che i cittadini di Israele sono ebrei. O non bisogna dirlo?
A Kilce, in Polonia, pochi giorni dopo l'apertura di Auschwitz un treno riportava a casa alcune decine di ebrei liberati dal lager. Ebbene, il treno è stato fermato prima della stazione e tutti gli ebrei sono stati massacrati. Nessunprocesso è stato fatto, nessuno è risultato colpevole. E' questo odio assoluto e incomprensibile contro gli ebrei che spinge la maggioranza mitteleuropea ad appoggiare cecamente qualsiasi porcheria venga commessa da Israele. L'obiettivo è che gli ebrei restino là, che si radichino là, e non tentino mai più ritorni come a Kilce.
E invece a me andrebbe benissimo che ebrei ne arrivassero molti in Italia. Ne conosco e ammiro alcuni, mi andrebbero benissimo come generi o nuore (sono un papà).
Non mi va che gli immani soprusi perpetrati in Palestina debbano essere accettati perché compiuti da ebrei.
Saturnino, dietro le parole ci sono i concetti!

Anonimo ha detto...

Accolgo con piacere l'argomentazione, che forse non avevo ben compreso nel primo post di Gino. Resto sempre perplesso nell'equazione Israele=Ebrei, che si presta ad accuse di antisemitismo che impediscono di entrare nello specifico. Anzi ritengo che questa sia molto spesso ricercata da chi non vuole discutere sul serio le responsabilità di Israele. Certamente molte azioni dei palestinesi sono discutibili e/o inaccettabili, ma proprio perche Israele dice di essere uno stato democratico mi aspetto che attui comportamenti più in linea con uno stato di diritto. Proprio per questo non contesto che gli scrittori israeliani siano invitati al Salone del Libro, Ma non mi piace che sia invitato lo stato di Israele, che non rispetta decine di risoluzioni dell'ONU o che bombarda con le cluster bomb il Libano.

Saturnino