A proposito dell' Agenzia Metropolitana...


Il mese scorso il presidente dell'«Agenzia per la mobilità metropolitana» è venuto a Chivasso, al Teatrino civico, a presentare il suo progetto di Servizio Ferroviario Metropolitano. L'Agenzia è governata da un consiglio di amministrazione composto dal presidente e da sette consiglieri. All'incirca quindi giorni fa ho scritto all'«Agenzia» una lettera nella quale chiedevo di conoscere: 1) il compenso annuo del presidente e dei sette consiglieri; 2) le competenze in base alle quali essi sono stati scelti per amministrare l'Agenzia (domanda che ovviamente non riguarda i tre assessori ai trasporti di Torino, Provincia e Regione, che del consiglio di amministrazione fanno parte). Ho rimandato la lettera la settimana seguente. Ho anche telefonato, e mi è stato risposto gentilmente e promesso che avrei avuto le informazioni richieste. Ad oggi (sabato 23) non le ho ricevuto. Può darsi che le riceva lunedì: quindi non faccio alcuna polemica. Mi limito a constatare i fatti e a proporre qualche banalissima osservazione.

1) L'«Agenzia per la mobilità metropolitana» è un consorzio tra enti pubblici (Città di Torino, Provincia e Regione). A me pare ovvio che qualsiasi cittadino dovrebbe avere diritto a conoscere tutto di un ente pubblico che opera con denaro pubblico. E' il principio democratico della trasparenza. Per scegliere al momento del voto, dobbiamo conoscere l'operato di chi ci governa, a Torino come a Roma. Se non lo conosciamo, e non riusciamo a saperlo nemmeno chiedendo informazioni, in base a quali elementi possiamo scegliere?

2) Conoscere - per poter eleggere a ragion veduta - è ancora più necessario a proposito di enti come Agenzia. Se a Chivasso arriva l'assessore provinciale o regionale ai trasporti e ci espone i suoi progetti, sappiamo all'incirca chi è il nostro interlocutore. Più o meno sappiamo tutti cos'è un assessorato ai trasporti, la giunta di cui fa parte, il consiglio che la controlla. Giornali e televisione ne parlano e in campagna elettorale spesso ne facciamo la conoscenza diretta. Ma sappiamo che cos'è l'«Agenzia per la mobilità metropolitana»? Per quali ragioni è stata istituita? Quali progetti o opere ha realizzato? Negli ultimi dieci o vent'anni a fianco delle istituzioni locali tradizionali (comune, provincia, regione) si sono moltiplicate agenzie, consorzi, società per azioni a capitale pubblico o misto. Che cosa sappiamo di loro? I mezzi di comunicazione ne parlano poco. Abbiamo visto sui giornali molte volte una fotografia dell'assessore regionale ai trasporti: quante volte, invece, abbiamo visto la fotografia del presidente dell'Agenzia? Quante dichiarazioni abbiamo letto o ascoltato del primo, e quante del secondo?

3) Qualcuno potrebbe replicare che a noi interessa sapere se i progetti che l'Agenzia ci sottopone sono buoni o cattivi, e poco ci importa cosa sia l'Agenzia. Ma nella vita quotidiana ragioniamo così? Se a Chivasso arriva un nuovo idraulico se ci propone i suoi servizi, certo esaminiamo attentamente il suo preventivo, ma prima di affidargli il lavoro cerchiamo informazioni riguardo alla sua competenza e alla sua onestà. Perché non dovremmo agire nello stesso modo nei confronti di un ente pubblico che viene a sottoporci un progetto di trasporti da cui dipenderà il futuro della città?

Piero Meaglia.


1 commento:

Anonimo ha detto...

Caro Piero,
su un punto ti sbagli:
Sappiamo cosa ha proposto L'Agenzia per Chivasso come sviluppo del trasporto ferroviario.
La fotocopia dell'orario attuale, anzi meno. Vanno infatti tolti i tredi diretti da Aosta che, grazie al peduncolo, andranno direttamente a Torino.
Soldi Buttati, per far fotocopie è buono anche mia nipotina.

Massimo Zesi