Contrario fin dal principio alla guerra in Iraq, Obama è divenuto fenomeno grazie a una società per lungo tempo invisibile: non l'America dei politici, dei giornali, di notiziari o dibattiti Tv, ma l'America che tende a contare di più: quella che s'informa e conversa su internet e nei blog. Il potere televisivo scema negli Stati Uniti, le prognosi di Beppe Grillo sono giuste. Sono i blog e non il lavoro di sperimentati giornalisti che hanno smascherato le menzogne di Bush sull'Iraq. È nei blog che Obama ha dipanato le sue reti sociali (il social network) e poi la campagna elettorale. Nelle conventicole di giornali e Tv sentiamo dire: «Questo o quello non interessa la gente». Chi l'ha detto? Da dove tanta scienza infusa? Una realtà diversa vive nei blog, affastellando interessi che le élite giornalistiche neppure immaginano, ignorandole.
Barbara SPINELLI, Le verità scomode di Obama, (da "La Stampa",10-02-08).
1 commento:
Concordo, come spesso mi capita, con la Spinelli. Per restare nel locale e forse un pò nel prosaico, ma la Voce del canavese ci fa qualche donazione per sostenere la sede? sapete com'è, servono sempre..
Saturnino
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