In una intervista comparsa su " Premesso che la decisione definitiva non è stata presa, rileviamo che ancora una volta il centrodestra che amministra la città si lancia in una polemica strumentale, dimenticandolo quanto segue: 1) E' STATO IL CENTRODESTRA (il sindaco Fluttero, di cui Matola ha rivendicato la continuità) a lasciare che la grande area dietro l'ospedale tra via Mazzè, via Clara e il cavalcavia per Caluso-Ivrea - venisse completamente edificata, impedendo per sempre la possibilità di ulteriori ampliamenti. Vi sarebbero potuto sorgere nuovi reparti, un nuovo più ampio pronto soccorso, parcheggi, aree verdi, l'eliporto per i trasporti di emergenza, ed altri servizi. Ora che quell'area è piena di abitazioni private, la posizione di Chivasso è diventata politicamente debole, perché qualsiasi altra città dell'Asl potrà rivendicare per sé nuovi reparti e servizi con il pretesto cha a Chivasso non c'è più posto; 2) E' STATO IL CENTRODESTRA (il sindaco Fluttero, di cui Matola rivendica l'eredità) a rallentare l'inizio dei lavori del terzo lotto. Quando alla fine del 2005 Fluttero si è dimesso per candidarsi al senato, l'iter amministrativo del terzo lotto ha subito un rallentamento. Solo con l'insediamento delle nuova amministrazione la pratica è stata sbloccata. 3) E' STATO IL CENTRODESTRA (la giunta regionale di Enzo Ghigo) a lasciar crescere a Settimo - col solito "occhio di riguardo" per la sanità privata - l'ospedale dei Francesi, un presidio che oggettivamente "farà concorrenza" a quello di Chivasso; 4) E' STATO IL CENTRODESTRA (la giunta regionale di Enzo Ghigo) a lasciare in profondo rosso, in dieci anni governo regionale, i conti della sanità piemontese, che ora tocca alla nuova amministrazione di centrosinistra risanare; 5) E' STATO IL CENTRODESTRA (la giunta regionale di Enzo Ghigo) che in dieci anni di governo della regione non è riuscito a fare l'indispensabile piano socio-sanitario regionale, che ora la giunta di centrosinistra ha fatto in due anni. Ed ora Matola, dimenticandosi di tutto questo, si atteggia a difensore della sanità chivassese, criticando strumentalmente la necessaria opera di riorganizzazione e di risanamento avviata dalla nuova amministrazione regionale guidata da Mercedes Bresso. Oltretutto, l'insistenza di Matola sulla questione della sede dell'Asl è pretestuosa e fuorviante. Ai cittadini e agli utenti del servizio sanitario importa poco dove si trovano gli uffici amministrativi. Importa invece che i servizi offerti siano buoni, rapidi e il più comodi possibile. Importa che le liste di attesa non siano troppo lunghe. E per risolvere questi problemi il Circolo chivassese di Rifondazione non si è risparmiato o tirato indietro. Dapprima si è adoperato affinché la questione dell'emodinamica giungesse ad una soluzione soddisfacente. Ed infatti una soluzione è stata trovata: Chivasso non perderà l'emodinamica, perché vi saranno tre reparti di emodinamica rispettivamente a Chivasso, Ivrea e Ciriè, nei quali una completa équipe di medici e infermieri emodinamisti lavorerà a rotazione. Ora si sta muovendo affinché anche il servizio di pneumologia venga rafforzato. Inoltre, il Circolo di Rifondazione sta lavorando con gli uffici competenti per risolvere la questione dell'oculistica. Ripetiamo: ciò che importa ai cittadini è che reparti, servizi, uffici funzionino. Il luogo dove sarà definitivamente la sede della nuova grande Asl è secondario. L'eventuale trasferimento potrebbe arrecare disagio ad alcuni dipendenti amministrativi: si dovrà allora trovare un soluzione soprattutto per il personale amministrativo femminile, per il quale il viaggio a Ivrea potrebbe rendere difficile conciliare lavoro e impegni famigliari. Ogni cittadino che voglia segnalare disservizi o avanzare proposte migliorative è gentilmente invitato a contattarci, venendo a trovarci il venerdì sera dalle ore 21 nella sede di Via Paleologi 6/A. Ricordiamo inoltre che l'ultimo sabato del mese, il mattino dalle ore 10, sarà presente in sede, a disposizione dei cittadini, il consigliere regionale Juri Bossuto.
Circolo P.R.C. Chivasso. |
Una replica a Matola sulla sanità...
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