Treni, mozione di FI: «ai pendolari piemontesi un mese di abbonamento in omaggio»



Riceviamo e pubblichiamo, per ricordare a tutti in che stato versino i trasporti locali. Proprio questi fatti dimostrano ancora una volta che l'attuale impostazione del servizio ferroviario è disastrosa.

Noi, come centro Otelli, Legambiente e Comitati Ambientalisti abbiamo fatto una proposta (quella del metrò a Chivasso) che permette di ottimizzare il trasporto.
Ma tutto tace, nessuno muove una foglia.
Intanto questa è la realtà quotidiana.


Saturnino


Torino - Anche quest’anno la Regione e Trenitalia devono riconoscere ai pendolari piemontesi un mese dell’abbonamento in omaggio, lo chiede una mozione del Gruppo regionale di Forza Italia, prima firmataria Mariangela Cotto, il documento è stato presentato questa mattina a palazzo Lascaris, a seguito delle richieste fatte pervenire dal Comitato spontaneo dei pendolari della Torino-Milano.

«L’esasperazione raggiunta dai pendolari della Torino-Milano e dagli utenti delle altre tratte – spiega la vicepresidente del Consiglio regionale – ha raggiunto livelli insostenibili. E’ assolutamente veritiero, come denunciato dal Comitato spontaneo, che i continui disagi dovuti a ritardi, guasti e soppressioni procurano danni economici e gravi rischi per il mantenimento stesso dei posti di lavoro. Per questo motivo, così come era già accaduto in passato, nel prossimo mese di febbraio dovrebbe essere riconosciuto valido l’abbonamento del mese precedente, utilizzando parte degli importi delle sanzioni applicate dalla Regione a Trenitalia. Ovviamente il bonus dovrà essere esteso su tutto il territorio regionale, sia agli utenti in possesso dell’abbonamento di dicembre, sia a quelli con l’abbonamento di gennaio».
Nella mozione, Cotto impegna inoltre la Giunta Bresso a prendere in considerazione le numerose altre richieste, avanzate nell’appello del Comitato dei Pendolari della Torino-Milano.
In particolare, si attendono risposte rispetto al numero dei centri di assistenza tecnica presenti sul territorio piemontese, all’esatto quantitativo di treni e di personale di cui dispone la Direzione regionale, agli anni di servizio del materiale rotabile, al numero di nuovi treni ordinati con il contributo della Regione e alla loro entrata in servizio.

«Ritardi, guasti, mancanza di personale, carrozze chiuse. I problemi – aggiunge Cotto - sono all’ordine del giorno e ogni volta i pendolari ne subiscono uno diverso, senza mai avere spiegazioni esaustive. Visto che sono proprio i pendolari le vittime principali dei disservizi delle Ferrovie, una risposta definitiva a tutti gli interrogativi servirebbe perlomeno a conoscere l’esatta condizione in cui versa il trasporto ferroviario regionale. Le informazioni richieste dagli utenti sono pertanto dovute, anche per impedire, come è successo finora, di doversi districare nell’oscuro mondo di Trenitalia senza mai alcuna indicazione indicazioni. Il bonus mensile, poi, potrebbe essere un piccolo, ma significativo risarcimento».

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