Salutiamo il pregiudicato Dell'Utri

Il pregiudicato Marcello Dell'Utri, amico e complice di mafiosi, viene a Chivasso, per spiegare ai militanti dei Circoli del Buongoverno, invitato da Emanuel Bava, come si fa a far Politica.
Nel salutarlo per questa non richiesta e fastidiosa presenza vorremo ricordare il curriculum giudiziario di questo fondatore di Forza Italia.

False fatture e frode fiscale

Condannato in Cassazione per false fatture e frode fiscale a due anni e tre mesi di reclusione (patteggiando la pena ed usufruendo dello sconto di pena pari ad un terzo) a Torino

Tentata estorsione

È stato condannato in primo grado a Milano a due anni di reclusione per tentata estorsione ai danni di Vincenzo Garraffa (imprenditore trapanese), con la complicità del boss Vincenzo Virga (trapanese anche lui). Il 15 maggio 2007 la terza corte d'appello di Milano conferma la condanna a due anni.
È significativo che Dell'Utri, anziché astenersi dal trattare con la mafia (come la sua autonomia decisionale dal proprietario ed il suo livello culturale avrebbero potuto consentirgli, sempre nell'indimostrata ipotesi che fosse stato lo stesso Berlusconi a chiederglielo), ha scelto, nella piena consapevolezza di tutte le possibili conseguenze, di mediare tra gli interessi di Cosa nostra e gli interessi imprenditoriali di Berlusconi (un industriale, come si è visto, disposto a pagare pur di stare tranquillo) »

Concorso esterno in associazione mafiosa

* Le indagini iniziano nel 1994 con le prime rivelazioni che confluiscono nel fascicolo 6031/94 della Procura di Palermo.
* Il 9 maggio 1997 il gip di Palermo rinvia a giudizio Dell'Utri, e il processo inizia il 5 novembre dello stesso anno.
* In data 11 dicembre 2004, il tribunale di Palermo ha condannato Marcello Dell'Utri a nove anni di reclusione con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Il senatore è stato anche condannato a due anni di libertà vigilata, oltre all'interdizione perpetua dai pubblici uffici e il risarcimento dei danni (per un totale di 70.000 euro) alle parti civili, il Comune e la Provincia di Palermo.

Nel testo che motiva la sentenza si legge:
« La pluralità dell'attività posta in essere da Dell'Utri, per la rilevanza causale espressa, ha costituito un concreto, volontario, consapevole, specifico e prezioso contributo al mantenimento, consolidamento e rafforzamento di Cosa nostra, alla quale è stata, tra l'altro offerta l'opportunità, sempre con la mediazione di Dell'Utri, di entrare in contatto con importanti ambienti dell'economia e della finanza, così agevolandola nel perseguimento dei suoi fini illeciti, sia meramente economici che politici. »

Fonte Wikipedia

Visto il personaggio, ci sembra più chiaro il perchè a Chivasso la casa della mafia non sia ancora stata sgomberata.

Alleghiamo il video dell'ultima intervista di Paolo Borsellino, in cui si spega chi erano gli amici del nostro pregiudicato. Ci chiediamo come sia possibile che sia ancora senatore della repubblica.

Saturnino

1 commento:

Anonimo ha detto...

Qui su Narcomafie, se uno ha voglia e tempo, si può leggere anche il testo integrale delle sentenza di condanna a Dell'Utri per associazione mafiosa. Una gran bella personcina...
http://www.narcomafie.it/articoli_2005/dos_09_2005.htm