"Il petroliere". Regia di Paul Anderson. Recensione a cura di Goldsetter. Anche questo film tratto da un libro: "Oil", di Upton Sinclair. La regia è di Paul Anderson, quello di "Magnolia", con il grandissimo Daniel Day Lewis attore molto parco nel concedersi. Proprio Day Lewis a proposito di questa pellicola ha detto: "Quando ho letto il copione, è rinato in me tutto l'interesse per il grande cinema di una Hollywood del passato che mi porto dentro dai tempi della scuola...". Lo ricordiamo premio Oscar ne "Il mio piede sinistro" , candidato all'Oscar nel suo ultimo lavoro datato 2002, il celebre "Gang's of New York" con la regia di Scorsese. Come direbbe il Totò della Malafemmina..."ho detto tutto". La storia: Daniel Plainwiev è un minatore texano che ai primi del 900 in piena depressione, acquista per pochi dollari il diritto di sfruttare da una famiglia di stampo patriarcale, una grande estensione di terreno della Carolina del sud, da sfruttare con i pozzi di petrolio. Plainwiev si dimostra spietato, ambizioso, egoista, pronto ad arricchirsi senza alcun scrupolo. La sua brama di potere lo renderà ben presto un tycoon del petrolio, ma la sua freddezza nel trattare gli altri, cominciando da suo figlio "colpevole" d'essere sordo ed eliminando il fratellastro, fa intravedere la sua probabile rovina. Solo un giovane predicatore gli tiene testa Eli Sunday, che, nella sua foga evangelica verso i suoi parrocchiani, mostra molte caratteristiche di Plainwiev. Il New York Times ha definito questo film "un capolavoro". e non ha torto. GOLDSETTER. | |||
IL FILME DEL MESE DI FEBBRAIO 2008
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