Dov’è finita la conferenza dei servizi tra Comune e Ferrovie? Dove si svolgerà? E quando? Nulla si sa. Eppure questa conferenza deve prendere decisioni rilevanti per la città: eliminare 13 passaggi a livello e costruire al loro posto 4 cavalcaferrovie, 2 sottovie, 2 passerelle, 2 sottopassi pedonali, e 8 nuove strade. Scegliere quali opere avranno la priorità. Individuare i terreni da espropriare. Fissare il contributo finanziario del Comune di Chivasso: nella Convenzione del 2002 era previsto oltre un milione di euro. Qualche tempo fa il sindaco confida che la conferenza è prevista per l’inizio di maggio. Siamo a fine mese, e lunedì scorso in consiglio comunale l’assessore Marino dichiara che si terrà “presto”. Insomma, sindaco e assessori evitano con cura di fornire informazioni precise.
D’accordo, in una democrazia rappresentativa non decidono i cittadini, ma coloro che essi hanno eletto, a cominciare dal sindaco. Tuttavia, tra una elezione e l’altra, cittadini e stampa locale dovrebbero poter controllare il modo in cui sindaco e giunta operano. Ma come possono controllare se sono all’oscuro di quel che avviene? Se i processi decisionali non sono trasparenti? Nell’imminenza di una decisione importante, i cittadini dovrebbero almeno conoscere: chi prende le decisioni, dove vengono prese, quando saranno prese, e come, cioè con quali regole e procedure. Quando un disegno di legge viene presentato in parlamento, i cittadini sanno in anticipo che: 1) la decisione di respingerlo o di approvarlo sarà presa dai deputati e dai senatori; 2) la decisione verrà assunta nelle commissioni e nelle aule delle camere; 3) la discussione in commissione e in aula si svolgerà in una data stabilita, facilmente ricavabile dal sito internet del parlamento; 4) la decisione verrà presa secondo le procedure stabilite dai regolamenti parlamentari e con una votazione a maggioranza.
Nulla sappiamo, invece, della misteriosa conferenza dei servizi. Chi vi partecipa? Sicuramente il Comune e le Ferrovie. E chi altri? Nel verbale delle precedente conferenza (2005), sono elencati altri 11 soggetti: la Provincia, il Comune di Verolengo, Arpa, Enel, Anas, Arcalgas, il Consorzio irriguo di Chivasso, ecc. Ed ora? Quali sono i partecipanti? Per quel che ne sappiamo, potrebbero farci un salto anche i costruttori che si spartiranno i lavori, o i congiunti di qualche consigliere comunale in cerca di sistemazione. Dove si riuniscono? Ci è stato detto: forse a Torino, o forse a Roma. O forse negli uffici del Comune di Chivasso, dove pare si sia svolta la conferenza precedente. E quando? Sindaco e assessori indicano ogni volta una data diversa. E’ un metodo utile per evitare che qualche cittadino o qualche giornalista cerchi di ficcare il naso. Infine, in che modo gli ignoti prenderanno le decisioni? Mediante quali procedure? Decideranno a maggioranza, all’unanimità, lanceranno la monetina, faranno una telefonata al senatore Fluttero?
Le sedute del parlamento e quelle del consiglio comunale sono pubbliche. Perché la conferenza dei servizi no? E’ vero che le decisioni della conferenza saranno poi approvate dalla Giunta comunale: le cui riunioni però, tanto per cambiare, non sono pubbliche.
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