Una petizione on-line per salvare il campetto di calcio ex-Enel di Chivasso...

Leggo su La Nuova Periferia l'intervista ad un esponente politico chivassese, Emanuel Bava, a proposito degli spazi del campo sportivo Enel, di Viale Cavour, in Chivasso.
Pur convenendo che oggi sembra più una succursale della foresta equatoriale che non un impianto sportivo o ex tale, quel che ritengo sconcertante è la proposta che continua a girare, proposta anche da Bava nella sua intervista, circa il destino di tale spazio: un parcheggio per auto.
Bene, questo modo di pensare, asservito completamente ad autovetture, supermercati, cementificazione è l'ennesima prova del nove del perchè siamo arrivati a questo punto. E lo dico con destinazione bipartisan, dal momento che anche dal centrosinistra non ho, ad oggi, sentito molto di diverso.
Tento in questo mio tentativo di analisi di lasciar da parte quanto di affettivo mi lega a tale impianto, sentimento, per altro, condiviso con molti altri chivassesi della mia generazione che hanno lì disputato partite di calcio e tennis, tornei estivi, sogni, glorie e delusioni.
Fatta questa dovuta premessa, userei le pagine del suo giornale per porre al Signor Bava e a tutti quelli che la pensano come lui alcune domande:
- un parcheggio ha un costo, anche elevato, e, in ogni caso, sottrae ulteriore terreno verde e fruibile in modo più interessante e piacevole che non una asfaltata per metterci le automobiline, probabilmente a Lui molto care. Quindi, spieghi innanzitutto quanto costa la realizzazione della sua idea, quindi che idea ha dell'urbanisitica di una città ed infine perchè, se esiste un problema parcheggi nella zona, come mai prima di spendere denaro pubblico (ben altre dovrebbero essere le destinazioni dello stesso) non ha pensato di lasciare la sosta oraria lungo Viale Vittorio Veneto e Viale Matteotti unicamente nei giorni di mercato. Che senso ha tutta la settimana?
- la nostra città è cresciuta a dismisura negli anni in cui Lui e suo padre governavano. Il risultato è che sicuramente il comune ha fatto cassa con gli oneri di urbanizzazione, in barba a quel Patto di Stabilità voluto da un governo nazionale che il loro partito appoggiava, ma il risultato, oggi, è che molto è rimasto vuoto e, se fosse pieno, cose quindi auspicabile, sennò non si capisce il senso del Piano Regolatore di Fluttero, si rendono necessari più servizi dal momento che aumentano le persone. E gli impianti sportivi sono servizi!! Eccome! In un'area, oltre tutto, che ha ancora una residuale vocazione a verde, assaltata prima dalla Giunta Lacelli, con l'inutile stradone parallelo al viale del Canale Cavour e continuata con Fluttero che ha sponsorizzato il massacro della pista ciclabile sempre lungo il canale Cavour, con buona pace della allora asfittica opposizione. Ma si rende conto, il Signor Bava o, a questo punto, i Signori Bava (perchè ne esistono molti cloni) di essere in contro tendenza con ogni nuovo dettame urbanistico? Anche il populismo ha bisogno di essere aggiornato in continuazione, sennò non funziona. Rende unicamente ridicoli. Ci dica, quindi, che tipo di luogo immagina debba essere Chivasso.
- non ha mai pensato Bava, e quelli come lui, che quell'impianto potrebbe divenire una piccola risorsa lavorativa ed una piccola risorsa per il comune? Se lo hanno pensato e non lo fanno, allora mi vengono enormi dubbi che volentieri sfaterei e se non lo hanno pensato mi chiedo allora cosa e chi rappresentino. Facciamo due calcoli e due scenari: il campetto sportivo ex Enel ha tre singolarità a valenza commerciale e cioè che ci possono giocare due squadre da sette giocatori cadauna (non cinque come il calcetto e non undici come il calcio) rendendolo appetibile proprio per questa via di mezzo; è ubicato nel cuore della città; ha una lunga storia calcistica e l'impiantistica, con due ritocchi, è a posto. Per concludere: il fondo è in erba. Fuori mazzo, c'è anche un bel campo da tennis in terra rossa, elemento raro da reperire per gli appassionati.
Ebbene, la ricetta semplice semplice è che l'impianto potrebbe essere dato in gestione (seria, non come quella del Palal Lancia) ad un qualche ente che occupi qualche ora di persone svantaggiate, ed a Chivasso son tante, ristornando qualcosa degli affitti percepiti al Comune. Magari fuori da logiche clientelari o di comodo. Il campo da calcio potrebbe essere comodamente affittato ad un centinaio di euro a partita ( considerato che si gioca in 14 o più l'esborso sarebbe minimo), il tennis ad una ventina di euro ora. Sono assolutamente convinto che qualcuno avrebbe un pò di lavoro ed il comune ne trarrebbe una risorsa e non un costo.
Sono talmente convinto di quanto dico e talmente legato al posto che ho deciso di aprire un gruppo a sostegno sui social network e ad attivarmi per una raccolta firme a sostegno da presentare al Consiglio comunale cittadino.
Se poi Emanuel Bava, o chi per lui, decide di voler approfondire la discussione pubblicamente, sono, come sempre, disponibile. Nello stesso modo in cui, qualche anno fa, invitai l'assessore Falbo ad un confronto sulla discarica ma lui non venne.
Maurizio Pizzasegola. 
Se vuoi puoi firmare la PETIZIONE ON LINE:

Nessun commento: