Si tinge di giallo il Kilometro Verde...

Il nome è suggestivo - Kilometro Verde – e si presenta come un centro integrato per il trattamento, recupero e valorizzazione degli scarti industriali e civili non pericolosi. L’insediamento è previsto nella cava  “I Ronchi” di Montanaro, comune dell’hinterland torinese, e prevede cinque impianti finalizzati al recupero e riutilizzo dei residui industriali non pericolosi, gomma e pneumatici fuori uso, terre da bonifica e demolizioni e ceneri provenienti da spazzamento stradale, reflui e percolati. Un investimento di oltre 60 milioni di euro promosso dal gruppo Sostenya, holding di partecipazioni attiva nel settore ambientale, in collaborazione con il Politecnico di Torino. Ma l’iter che ha destinato quell’area a sito per il trattamento dei rifiuti è stato piuttosto laborioso e, forse, non del tutto concluso. Infatti, in un primo tempo la zona era stata inserita dalla Regione tra le Zone di Protezione Speciale (ZPS), quali localizzazioni adatte alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, della flora e fauna selvatiche (in particolare degli uccelli selvatici). Decisione rimangiata in quattro mesi, dopo che il gruppo in questione – Sostenya, attraverso la controllata Waste Italia – ha rilevato le azioni di SMC Spa, la società titolare della discarica per lo smaltimento di rifiuti solidi urbani di Chivasso, azioni detenute dalla Regione tramite Finpiemonte Partecipazioni. Insomma, pare una specie di do ut des. Inoltre, a suscitare qualche ulteriore perplessità è la comune appartenenza politica di gran parte degli attori politici che vi hanno, a vario titolo, preso parte: tutti, direttamente o indirettamente, fanno riferimento a una cordata di ex An.

Le tappe della vicenda - L’11 giugno del 2012 la Giunta Regionale, su proposta dell’assessore William Casoni (foto), Pdl ex An (quota Matteoli), approva una deliberazione (la DGR n. 14-3992 - avente ad oggetto: “Direttiva del Consiglio 92/43/CEE del 21 maggio 1992 e Direttiva 2009/147/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 novembre 2009. DD.GR n. 17-6942 del 24.9.07 e n. 3-5405 del 28.2.07. Proposta di modifica dei confini e individuazione di siti della Rete Natura 2000 nelle province di Alessandria, Torino e Vercelli”) che, in estrema sintesi, stabilisce e individua i Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e le Zone di Protezione Speciale (ZPS), quali localizzazioni adatte alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, della flora e fauna selvatiche (in particolare gli uccelli selvatici). In particolare, il documento stabilisce per i territori di quelle tre province la variazione di perimetrazione di sette siti (di cui due in provincia di Torino, e cioè l’Orrido di Chianocco e la Palude di Romano Canavese) e l’individuazione di cinque nuovi siti. Fra questi ultimi, l’area denominata “Ronchi” a Montanaro, che diventa, dunque, ZPS.
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