LA RIFORMA DEL LAVORO APPENA APPROVATA AL SENATO PEGGIORA I DIRITTI DEI LAVORATORI, DEI PRECARI E DEI DISOCCUPATI.
NO
A UN TESTO BLINDATO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI, SI A MIGLIORAMENTI SOSTANZIALI
SOSTENUTI DALLA MOBILITAZIONE GENERALE.
Voltando
le spalle ai lavoratori, impedendo i miglioramenti necessari a colpi di fiducia
con un atto di imperio inaudito che certifica la sospensione
della
democrazia nel nostro Paese,
il Senato ha approvato il Ddl Fornero, ovvero la cosiddetta “riforma del mercato
del lavoro e degli ammortizzatori sociali”, e ora la parola passa alla Camera. È
una riforma che non
piace a
nessuno:
aumenta i licenziamenti, non interviene sufficientemente nel contrasto alla
precarietà, riduce le tutele per chi si ritrova disoccupato e non serve allo
sviluppo. Dunque è un
provvedimento
sbagliato e dannoso che non risolve ma aggrava i problemi del Paese, è un atto
di violenza
contro
i diritti dei lavoratori e per questo non si può rinunciare a
produrre
le correzioni necessarie alla Camera per rendere
socialmente
accettabili le riforme.
Se il PD approverà questa riforma anche alla Camera senza far applicare
gli emendamenti presentati dalla Cgil nell’audizione parlamentare di aprile,
provocherà il distacco di settori sociali sempre più ampi dal suo bacino
elettorale, perchè si assumerà una responsabilità storica di fronte a milioni di
lavoratori che pure ritengono di essere ancora rappresentati da quel partito. E
questo porrà una pesantissima ipoteca sulla possibilità che l’Italia, al pari
delle altri grandi nazioni, possa contribuire a delineare un percorso di uscita
dalle macerie prodotte dal lungo governo della destra
europea.
La
cura Monti sta uccidendo il Paese: quasi 3 milioni di persone sono in cerca di
occupazione, i salari dei lavoratori italiani sono tra i più bassi d’Europa
secondo dati Eurostat, siamo per l’Ocse il Paese in cui si lavorano più ore
l’anno in Europa, il 35% dei giovani è disoccupato, e l’80% delle poche nuove
assunzioni sono precarie. In questi dati è racchiuso il segno del fallimento
delle politiche neoliberiste del lavoro incentrate sulla diminuzione delle
tutele e sulla riduzione della regolazione, di cui sono effetto tragico anche le
decine
di operai morti durante il lavoro nei fatiscenti capannoni industriali
miseramente crollati dopo il terremoto.
C'e'
tolleranza zero per gli onesti e i poveri cristi, mentre tutto e' tollerato per
i furbi, i delinquenti,
gli
evasori, i banchieri, i finanzieri.
Monti
si è rivelato continuatore di Berlusconi con altro stile, e quello
che sta attuando questo governo verso il mondo del lavoro non era riuscito a
farlo neanche il sultano di Arcore, perché peggio di un governo di destra come
quello di Berlusconi c’è solo un governo di destra senza
opposizione.
Ma
il vento in Europa sta cambiando e soprattutto gli
equilibri in Italia adesso sono mutati, e dunque bisogna cominciare a far
pesare
decisamente il recente successo elettorale ottenuto contro il centro-destra e la
disgregazione del Terzo Polo per far cambiare
rotta al governo Monti. Perchè la smetta con la vuota chiacchiera sulla crescita
e produca finalmente dei
risultati,
perchè metta
in
discussione il dogma dell’austerità e del pareggio di bilancio per il
2013,
dal
momento che l'Italia e' l'unico Paese europeo ad aver
fissato
quel traguardo per l'anno prossimo col risultato di
avere
previsioni di un Pil in rosso per tutto il 2012; e perchè
modifichi
in modo radicale e sostanziale la “riforma” del mercato del
lavoro.
I
sindacati Confederali, autonomi e di base, se non vogliono diventare
un’associazione dei servizi modello 7e40, sono chiamati ad una mobilitazione
straordinaria contro il ddl Fornero.
IN
TUTTO IL PAESE UN GROSSO MOTO DI PARTECIPAZIONE È GIÀ INIZIATO DA TEMPO CON
FERMATE, SCIOPERI, PICCHETTAGGI, BLOCCHI STRADALI E MANIFESTAZIONI, MA DEVE
CONTINUARE ANCORA CON PIÙ FORZA COMPRENDENDO LA PROCLAMAZIONE DELLO SCIOPERO
GENERALE, DA SVOLGERSI DURANTE E NON DOPO LA PROSSIMA DISCUSSIONE PARLAMENTARE,
PER MODIFICARE PROFONDAMENTE QUESTA RIFORMA SBAGLIATA E DANNOSA
.
Franco PINEROLO.
Nessun commento:
Posta un commento