MANIFESTAZIONE NAZIONALE CONTRO LA CACCIA. TORINO DOMENICA 3 GIUGNO.
La
partenza del corteo è prevista per le 15,30. Come vi ho già detto in precedenza,
si potrebbe fare un gruppo che parte da Chivasso in treno, alle ore 14,44. Per
maggiori informazioni, potete contattare il seguente indirizzo
mail:
Ade: adelixb@gmail.com
Vi ricordo anche che il comitato chivassese per il referendum
si riunirà ancora martedì 5 giugno, alle ore 21, al Centro Otelli, in Via
Paleologi 2 a Chivasso, per fare il punto sulla manifestazione e per
decidere come proseguire la propria attività in previsione della probabile
attuazione del referendum nella primavera del prossimo anno.
Con un
atto liberticida e antidemocratico il Consiglio Regionale del Piemonte e la Giunta presieduta dal
leghista Cota hanno abrogato la
Legge sulla caccia, cancellando di fatto il Referendum
regionale, fissato per il 3 giugno.
Questo è
avvenuto a trenta giorni dalla data della consultazione, quando la macchina
referendaria era già attiva da mesi e aveva già coinvolto migliaia di
volontari. L’arma utilizzata per raccogliere consenso intorno a questo scippo
senza precedenti è stata quella crisi economica che questa stessa classe
politica ha contribuito a generare!
Così,
tramite uno scientifico ribaltamento della realtà, i referendari sono stati
dipinti come coloro che volevano sperperare 22 milioni di Euro (cifra,
peraltro, campata per aria) mentre in Giunta tutti si dichiaravano – per la
prima volta – preoccupati per coloro che stanno peggio, speculando in modo
inaccettabile sui drammi reali delle persone ammalate, degli anziani con pensione
al minimo, dei disabili, dei disoccupati, dei precari.
Peccato
che tutti gli appelli del Comitato referendario a trovare soluzioni alternative
(tra cui l’accorpamento alle elezioni amministrative) che impedissero di
spendere soldi pubblici siano stati ignorati se non addirittura sbeffeggiati da
Cota, dall’assessore Sacchetto e soci.
Giunta e
maggioranza, col solo scopo di assecondare poche migliaia di cacciatori, i cui
consensi fanno sempre gola a politicanti alla ricerca di voti facili, hanno
così calpestato il diritto legittimo di quattro milioni di piemontesi ad
esprimere democraticamente la propria posizione su un tema di grande importanza.
Questo provvedimento – figlio di una classe politica sempre più slegata dalle
persone che pretende di rappresentare – si è fatto beffe dei cittadini e di 25
anni di battaglie legali, risoltesi con l’imposizione da parte dei giudici di
indire la consultazione. Non bastasse, gli autori di questo atto inqualificabile
hanno strumentalizzato le fasce più deboli, quelle persone che stentano più di
tutte a sopravvivere alla crisi.
Questa
VERGOGNA merita una reazione forte e univoca da parte di tutte le forze
democratiche, dal
mondo animalista e ambientalista ai partiti, ai movimenti e le associazioni dei
cittadini, a coloro che, come molti di noi, appartengono proprio a quelle
categorie sociali sempre più precarie, che ovviamente non avranno alcun
beneficio dalla cancellazione del Referendum, al contrario di quanto in molti
hanno blaterato dai palazzi del potere regionale.
Oggi,
con la scusa della crisi economica, hanno cancellato una legge per impedire il
Referendum sulla caccia. Domani, seguendo la stessa logica perversa, possono
cancellare il diritto di voto !
Concentramento alle ore 14.30
in Corso Bolzano 30 (a 100 mt da Porta Susa)
• Per il
ripristino della democrazia e del diritto costituzionale alla partecipazione
• Per la
restituzione del Referendum sulla caccia scippato da Cota e Sacchetto
• Contro
la strumentalizzazione di ammalati, pensionati, disabili e disoccupati, per una
politica che si occupi realmente di risolvere i problemi dei cittadini
• Per le
immediate dimissioni della Giunta Cota, responsabile del furto del Referendum e
dello scempio della legalità democratica!
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