Presidio...

DOMENICA 12 FEBBRAIO ore 14
PRESIDIO NO TAV SOTTO LA CASA CIRCONDARIALE di IVREA, 
                                                       in corso Vercelli 165.

FACCIAMO SENTIRE A LUCA LA MUSICA E IL CALORE DELLA NOSTRA SOLIDARIETA'!!

In solidarietà  a Luca Cientanni, militante NO TAV recentemente arrestato per i "crimini" commessi opponendosi alla violenza di stato e allo stupro della montagna in Val di Susa, trasferito ora alle carceri di Ivrea.

Giovedi 9 Febbraio Il tribunale del riesame si è così espresso, Giorgio e Luca rimarranno in carcere mentre per Federico la detenzione in carcere è stata trasformata in arresti domiciliari.In più arriva la pessima notizia del trasferimento, non più la casa circondariale di Torino ma cinque carceri diversi sparsi in Piemonte, tutti separati, tutti sempre più lontani da casa. Il movimento no tav fa paura, anche dietro le sbarre e così dopo un primo passaggio in cui i no tav erano rimasti quantomeno vicini nello stesso istituto ora si troveranno divisi e lontani. Questo non varierà  sicuramente l’umore di chi come loro da sempre lotta e sa lottare. In queste carceri sapranno portare un po’ dello spirito di questa lotta e molto dovranno e sapranno portare i no tav piemontesi che vivono in queste città . Girgio è¨ stato trasferito a Saluzzo, Tobia a Cuneo, Jacopo ad Alessandria, Mambo ad Alba e Luca ad Ivrea. L’appello a tutti è di non farli sentire soli e di far sentire la forza del movimento anche in queste città .

Sono ormai lontani gli anni in cui No Tav era uno slogan da spiegare ogni volta, il grido di guerra di un pugno di indiani di valle che, in un luogo poco conosciuto della provincia di Torino, dichiaravano una guerra persa in partenza. Da allora molta acqua è¨ passata nei nostri torrenti; li abbiamo guadati sotto il sole estivo, al chiaro di luna, con la neve e il ghiaccio sotto gli scarponi, mille volte, e siamo diventati una piccola forza: quelli che sono in grado di non far dormire la notte ministri dell’interno e delle infrastrutture, commissari dello stato e squali delle’impresa. Quelli che possono dire a tutti i resistenti d’Italia: fermarli è possibile. Sempre pronti, sempre in marcia; consapevoli che essere nel giusto. E sarà dura, consapevoli che vale la pena di lottare, nonostante questo voglia dire, naturalmente, anche rischiare la galera.
Ad oggi, non un chiodo per il progetto Tav è stato piantato. Questo è un movimento delle persone contro i robocop, dei beni comuni contro gli interessi privati, delle intelligenze contro la brutalità  e l’arroganza che non ammettono discussioni; per questo ha potuto resistere ventanni alla demonizzazione giornalistica, alle intimidazioni, alla disinformazione, agli incendi dei presidi, alle gomme tagliate, agli arresti, alle botte. Resisteremo anche alla retata della vergogna, alla retata del 26 gennaio.
L’operazione poliziesca anti NO TAV è stata sopraitutto un messaggio politico, un messaggio mediatico. E’ rivolto, oltre che al movimento, all’intero paese.
Ma noi affrontiamo i 26 arresti, e i 41 provvedimenti giudiziari senza paura. I nostri compagni in carcere non hanno paura. Non cederemo di un millimetro, resisteremo un metro e un istante in più di loro. Che sarebbe stata dura, lo sapevamo e lo sappiamo; che sarà  forse ancora più dura, in futuro, ce lo aspettiamo. Ma non ci arrenderemo, e loro  se lo aspettano. Vinceremo noi, e la gente tutta della Valle, e  chi ci ha aiutato dal resto del Piemonte, dagli altri movimenti di lotta di qui e di là delle Alpi.
 
A  sara  dùra  !!!!!                                                
NO TAV  CANAVESANI-

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