Ma che fine ha fatto il bando sui Rifiuti?


Mi sembra utile rimettere sul tavolo un problema che rischia di essere dimenticato, in questi tempi di elezioni.  Mi riferisco alla raccolta dei rifiuti, ed in particolare vorrei chiedere che fine ha fatto la gara per l’affidamento dei servizi e per l’acquisizione del 49% di Seta da parte di un privato.  Vorrei ricordare che il Dott. Avataneo, presidente del Consorzio di Bacino 16,  aveva formalmente dichiarato in un Consiglio Comunale Chivassese che il tutto si sarebbe concluso entro il 31 dicembre 2011, con l’assegnazione del servizio. Siamo a fine Febbraio e nulla è successo.  Ci sono delle difficoltà? E quali sono? Sono relative a problemi interni  o dipendono dalla mancanza di acquirenti? Che fine faranno i lavoratori delle aziende e delle cooperative che svolgono i servizi per conto di SETA? Si tratta di circa 100 lavoratori che ad oggi hanno garantito il lavoro solo fino al 31 marzo, praticamente domani. Avremo altri 100 lavoratori senza impiego, e senza che possano usufruire di ammortizzatori sociali? E questo per quale motivo? Non vorrei che si stiano facendo giochi sulla pelle dei lavoratori e di quelli che pagano la bolletta, per far saltare il bando ed arrivare, in virtù di un’emergenza creata, ad assegnazioni in trattativa privata, al di fuori di qualsiasi controllo.
Altro punto che vorrei segnalare è come si intenda rispettate il vincolo del 65% di raccolta differenziata entro il 2012. Questa situazione è un macigno sulle tasche dei contribuenti, visto che attualmente siamo attorno al 55% e che nessuna azione atta al raggiungimento dell’obiettivo del piano provinciale sia stata intrapresa. Attualmente dobbiamo quindi presumere che ci sarà un’ecotassa di almeno 10 punti che i cittadini dovranno pagare, in aggiunta alle già oggi gravose bollette per il servizio di igiene urbana.  Che si andranno ad aggiungere al pacchetto di mancati pagamenti (circa sei milioni di euro) che è stato scaricato sul Consorzio di Bacino, ma che prima o poi dovrà essere ripianato, sempre dai soliti contribuenti. Insomma un quadro devastante, con l’aggravante che questa situazione è comune a tutti i consorzi di bacino della provincia di Torino, che versano tutti (meno il chierese) in cattive acque finanziarie. E’ evidente che è in crisi il modello di gestione e i ritardi della politica non fanno altro che peggiorare la situazione. Penso che sia necessaria una profonda revisione del sistema  nel suo insieme, ripensandolo sia come strutture che come servizi. In questo campo non ci possono essere tabù, e bisogna avere il coraggio di trovare nuove soluzioni, visto che l’attuale modello è arrivato al capolinea in quanto a capacità di raccolta e si è dimostrato insostenibile sul piano economico e finanziario.  Come Federazione della Sinistra lanciamo quindi un forte appello alle forze politiche di impegnarsi su questo tema e vogliamo manifestare tutta la nostra vicinanza ai lavoratori che non possono essere le vittime dell’incapacità di gestione da parte degli amministratori.



Massimo Zesi Federazione della Sinistra - Chivasso

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