Elezioni a Chivasso: in risposta a Piero Meaglia


Accolgo con piacere la riflessione di Piero sulla situazione Chivassese e sulle prospettive che riguardano FdS. 
Mi sembra utile però iniziare con una considerazione sulle corrette citazioni del suo scritto. Lui affronta il problema del Pd  e della sua natura con generalizzando la problematica, ovvero parlandone in termini assoluti. Chiariamo quindi:  E’ evidente che il PD sia la trasposizione di un partito che ha abbandonato la matrice di sinistra, cercando una nuova identità che è oramai lontana dal pensiero marxiano. L’ambizione del PD, molto ben descritta da Enrico Letta, è il voler cioè diventare un country party,  espressione non più di una linea ideologica ma di presunti interessi nazionali, ed è l’evidente prova di come oramai il PD non sia più annoverabile tra i partiti di sinistra, anche se ha una parte del proprio elettorato che resta, nel proprio immaginario, left-oriented.
Ma le prossime elezioni non sono elezioni politiche, e non è quindi in discussione il sostegno al governo Monti ed alle politiche di destra che questo sta applicando, e che FdS denuncia dal suo insediamento, ma dove anzi la presenza di una sinistra che non abbia paura di essere quello che dovrebbe, potrebbe mettere in difficoltà il Tecnicismo di questo governo creando una controparte a livello degli enti locali che indebolirebbe la sua attuale potenza.
Mi sembra quindi utile, per meglio comprendere l’attuale situazione, uscire da un generalismo che spesso sconfina nell’antipolitica ed affrontare la situazione per quello che è. Mi stupisce un poco che Piero non colga la specificità della situazione, ma evidentemente il grillismo e/o il qualunquismo provocano effetti anche in menti più allenate al pensiero politico.
Chiarito quindi che non stiamo parlando di elezioni politiche ma di quelle amministrative e che sarebbe estremamente utile una presenza qualificata di elementi di sinistra nelle amministrazioni, vorrei anche ricordare a Piero che come FdS abbiamo iniziato da molto prima che questa giunta cadesse a cercare di costruire una presenza a sinistra che potesse fare da contrappeso ad un PD sempre più legato ai propri interessi ed agli interessi delle lobby che rappresenta.
Se Piero ricorda proprio la richiesta di un impegno collettivo e la creazione di un raggruppamento di sinistra è uno dei motivi che ha portato alla frattura tra gli ambientalisti e FdS, con il rifiuto di costruire un rapporto organico tra le parti. 
E’ sempre di FdS la proposta di costruire una casa della sinistra, ignorata da quasi tutte le forze politiche Chivassesi, ma che ha comunque portato ad alcune iniziative come il presidio antifascista al mercato ed alle delibere su testamento biologico e Coppie di fatto,  ed è sta FdS l’unica forza politica che ha aderito alla proposta dei socialisti di creare una lista dei progressisti, iniziando un confronto su questo tema.
Ora Piero ci chiede di provare a seguire nuove strade, e di non entrare in relazione con il PD, pena la nostra scontata impotenza e l’assorbimento in quella macchina infernale che è il centrosinistra.
Mi sembra che siano i fatti a dimostrare che FdS ha nella propria azione politica sempre cercato di costruire a sinistra.
Mi pare evidente che sia proprio la mancanza di una sinistra “vera” quello che permette al PD di aver  continuamente il dominus sulla situazione politica chivassese, con, ad esempio, la proposizione di tutti i candidati sindaco da 20 anni a questa parte e con i relativi fallimenti.
La subalternità della sinistra al PD è la colpa che come uomini della sinistra abbiamo in questa situazione, ma non è certo solo ad FdS che questo può essere imputato. Da quando c’è stata la scissione con SeL la nostra iniziativa è sempre stata orientata a questo,  e a questo continua ad essere indirizzata.
Certo che se di fronte ci sono o posizioni sclerotiche come quella dei cinque stelle (approposito, ben tornati. Da dopo le elezioni erano spariti, per poi magicamente ricomparire appena si è sentito puzzo di elezioni)  o di opportunismo politico, le cose si complicano.
Vorrei poi ricordare a Piero che, come i fatti dimostrano, come FdS non abbiamo paura a stare fuori. L’abbiamo già fatto lo scorso anno e lo rifaremo anche questa volta, proponendo una nostra lista, nel caso in cui non ci siano le condizioni politiche e le persone adeguate a garantire una presenza che non sia solo di facciata , ma che caratterizzi l’eventuale nuova giunta. 
Per uscire poi dai si dice e dalle notizie dei giornali locali, non molto famosi per l’attendibilità delle medesime, e a conforto della nostra determinazione a costruire rapporti politici e non ”poltronici”,  c’è il fatto che l’attuale maggioranza ha già iniziato a riunirsi e che FdS non ha partecipato a queste riunioni. Probabilmente questo succederà nei prossimi giorni, com’è normale che succeda in democrazia, ma niente è ancora deciso tranne (per quanto ci riguarda) la nostra posizione: ci vuole sinistra.


Massimo Zesi - Federazione della Sinistra, Chivasso.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Massimo,
nella discussione che si è aperta sul blog, mi stupisce che non venga considerata con più attenzione la questione greca. D’accordo, quelle di Chivasso sono elezioni locali, però mi stupisce lo stesso che venga sottovalutato il fatto che oggi il PD è uno dei più fedeli e convinti sostenitori, direttamente o indirettamente, della politica di sconvolgente ferocia con cui viene trattato il popolo greco. Mi sorprende perché Rifondazione comunista proviene da una tradizione in cui la dimensione internazionale – l’internazionalismo – è sempre stata importante, in cui le relazioni ai congressi iniziavano sempre con il paragrafo o capitolo sulle questioni internazionali, in cui la solidarietà ai popoli oppressi degli altri paesi è stata sempre importante, una tradizione che inizia con “proletari di tutto il mondo unitevi”. Dove è finito tutto questo? Se anche noi finiremo come la Grecia, la FdS continuerebbe a sedere, anche a livello locale, accanto ai massacratori?
Colgo l’occasione per porre un’altra questione. Le dichiarazioni di Gianni Pipino, coordinatore del PD chivassese, a La Voce sul rapporto tra politica e criminalità organizzata, mi sembrano gravi. Voglio sperare in una svista. Per questo ho chiesto su La Voce che Pipino e il resto del centrosinistra chiariscano la loro posizione. Rifondazione e la FdS non ritengono opportuno chiedere, in sede di eventuali trattative, allo stesso Pipino di fare chiarezza su un argomento così grave?
Forse queste sono domande da “qualunquista”?
piero

Centro Otelli ha detto...

Proprio la situazione greca deve farci riflettere. dai sondaggi la sx (non il pasoc) è al 40 %, ma visto che in parlamento non ha i numeri, le cose continuano come se niente fosse, e non mi sembra che i moti di piazza stiano dando frutti, a parte feriti e incendi. Le stesse manifestazioni ad atene, pur grandi e determinate, sono frutto (purtroppo) di una parte ancora minoritaria nel paese e il partito di DX reponsabile del buco di bilancio greco e dei conti truccati ha ancora (sondaggi alla mano) più del 30 % di consensi, tanto da spingere ad elezioni anticipate, convinto di vincere. Detto questo legare la presenza o meno a chiovasso ad un quadro internazionale mi sembra un pochino esagerato. Ti ringrazio per la considerazione che dimostri nei nostri confronti, ma penso che nel nostro (haimè) piccolo, quello che possiamo fare è tentare di portare elementi di Sinistra in una situazione che tende al superamento della democrazia. Come FdS porremo dei temi concreti sul tavolo, sui quali ci aspettiamo delle risposte eguamente concrete. Acqua pubblica, Rifiuti, Piano regolatore, partecipazione e departitizzazione della politica sono i temi sui quali intendiamo spenderci. Se poi questo sarà all'interno della maggioranza o al di fuori di essa, ad oggi, 14 febbraio, ancora non lo so. C'è però un punto che ti vorrei sottoporre: tu hai giustamente aperto un dibattito, che ritengo utile, ma come mai al di fuori degli appuntamenti elettorali non si riesce ad avere una azione condivisa e unitaria? Come mai a Rifondazione è stato posto una convenzione ad escudendum in quanto partito mentre per altri non è stato esercitato? Mi risulta che Marocco sia il portavoce del MAC, lo è anche adesso che è il candidato sindaco a chivasso? Francamente sono deluso da come sia stato possibile strumentalizzare la platea ambientalista chivassese, e rompere una unitarietà che funzionava da anni. Oggi tu chiedi a Rifo di "sciogliersi nel movimento", ma mi pare che ci sia una condizione per me inaccettabile: la sua sparizione. Su quale progetto? Io rilevo che l'ambientalismo chivassese ha fatto un passo indietro, concentrandosi su lotte (tutte rispettabili) ma smettendo di fare un discorso ad ampio raggio, diventando il movimento "contro le cave" piuttosto che "contro la centrale ad olio" spariti temi dei trasporti, sparita la qualità dell'aria, sparita una visione complessiva che faticosamente avevamo tentato di costruire negli anni. Io di questo non mi sento responsabile, avendo tentato, in etmpi passati di discuterne, e non trovando spazi per farlo. ricordo a settembre quando al tavolo degli ambientalisti ho posto il problema di eventuali prossime elezioni e se era possibile costruire un percorso comune di partecipazione alle stesse. La risposta è stata "non ci poniamo il problema, fuori i partiti" E' facile andare a chiomonte a fare manifestazioni, più difficile cercare sul proprio territorio di costruire una situazione condivisa.

Massimo

Anonimo ha detto...

Solo una precisazione: Marco Marocco si è dimesso da portavoce del MAC. C'è un comunicato in giro: poi lo posto.
piero

Anonimo ha detto...

Hai dimenticato le dichiarazioni di Pipino.
Ciao
piero

MoVimento 5 Stelle Chivasso ha detto...

Il MoVimento Cinque Stelle Chivasso da Settembre 2011 ha allestito un gazebo nella zona centro ogni 15 giorni senza mancare un sabato (mattino e pomeriggio). Invito Massimo Zesi a prestare più attenzione a quello che succede nella nostra città. La nostra presenza sul territorio è stata costante e abbiamo spinto la maggioranza a portare in discussione al consiglio comunale, il registro tumori per la nostra città.

il portavoce M5S

Anonimo ha detto...

è quello che ho scritto. infatti è da settembre che avevo detto a Marocco che il sindaco sarebbe caduto per motivi di salute.

Massimo Zesi