Nei primi giorni del 2012 ci sono stati recapitati alcuni avvisi di
garanzia con l’accusa di partecipazione/ organizzazione di
manifestazione non autorizzata. Il riferimento è al presidio davanti
alla Prefettura di Alessandria svoltosi l’estate scorsa, in modo del
tutto spontaneo, in seguito allo sgombero violento ( 27 giugno 2011)
della Maddalena in Val Susa e ai duri episodi di repressione di cui sono
stati fatti oggetto i valsusini in una Valle militarizzata, in quel
giorno e nei giorni successivi. Presidio di solidarietà spontaneo ed
improvvisato, come tanti altri che si svolgevano in quei giorni in tutta
Italia.
Veniamo accusati di avere organizzato la manifestazione (o anche di
avervi semplicemente partecipato!) in riferimento ad un “regio decreto”
di epoca fascista (1931).
Ci si accusa di avere in quell’occasione esposto lo striscione
storico dei comitati contro l’alta velocità nell’alessandrino, il Terzo
Valico; di aver volantinato e scandito slogans a favore della lotta
all’alta velocità ed in sostegno ai no tav valsusini, come per es. “Ora e
sempre No Tav”.
Gli spazi di libertà si vanno sempre più restringendo pericolosamente
anche nel nostro territorio: vogliamo porlo all’attenzione di tutti.
Gli avvisi di garanzia arrivano a distanza di 6-7 mesi dal presidio ma
la tempistica è molto chiara: arrivano dopo pochi giorni dall’annuncio
dello stanziamento dei fondi per i lavori del Terzo Valico, tratta alta
velocità Mi-Ge, e a cavallo tra le due partecipate assemblee no tav
svoltesi nel tortonese di recente, occasioni in cui in tanti,
provenienti da tutta la provincia, si sono ritrovati per ribadire la
contrarietà ad un’opera inutile, fortemente impattante sull’ambiente e
pericolosa per la salute delle popolazioni.
Un’ opera ormai oggi in via di attivazione e per cui verranno spesi
oltre 6 miliardi di euro, l’equivalente del taglio alle pensioni, in un
momento in cui vengono imposti gravi sacrifici economici alle fasce
sociali più deboli.
L’avviso è stato recapitato solo ad alcune persone, con una scelta
non casuale, che mira a colpire alcune delle realtà che hanno praticato
lotte sociali nel territorio negli ultimi anni: membri di comitati che
hanno partecipato a lotte in difesa dell’ambiente nella nostra
zona,esponenti delle realtà anarchiche della provincia, membri di
Rifondazione, un operatore di una nota comunità locale, un consigliere
comunale.
Lo riteniamo un gesto grave, di stampo intimidatorio ed in chiave
“preventiva” per i mesi a venire ed in vista dell’avvio dei lavori.
Ribadiamo il nostro pieno sostegno alla lotta dei valsusini ed il nostro
impegno sui territori in quella contro il progetto del Supertreno
Milano-Genova -Terzo Valico: crediamo che esprimere il dissenso sia un
diritto, ed è quello che abbiamo fatto e che faremo, insieme alle
numerose realtà ed ai cittadini che non sono convinti dell’utilità di
questa “Grande” opera.
I 13 colpiti dal “regio decreto” del …1931!
Nessun commento:
Posta un commento