Cultura a Chivasso... finanziamenti ai soliti noti... come col centrodestra...

CHIVASSO - Non è vero, come diceva Tremonti, che con la cultura non si mangia... tutt'altro.
Con la cultura si mangia eccome. La cultura può essere fonte di ricchezza, dello spirito certo, ma anche del portafogli; il problema è quando questa va sempre nelle stesse tasche. A Chivasso con il centrodestra, eravamo abituati alla gestione Germani, la destra non è area che fa cultura, sembrava essere la sua politica, facciamola fare alla sinistra e poi prendiamoci meriti e voti. E così accadeva. C'erano due o tre progetti culturali che si finanziavano, sempre gli stessi e così si procedeva. Chi erano questi soggetti? Il teatro Faber, la fondazione Novecento, l'istituto Senigallia. Poi, con la vittoria del centrosinistra, si disse, tutto sarebbe cambiato, nel programma elettorale c'era l'idea di una cultura più partecipata, l'idea di aiutare e stimolare chi volesse fare cultura, arte, musica, in questa città Finalmente, finalmente la svolta si pensava! Ed invece no! A chi vanno i soldi anche nell'ultima delibera di giunta? Al teatro Faber, alla fondazione Novecento! E allora il cambiamento? Eh il cambiamento evidentemente può aspettare prima ci sono i soliti da accontentare! Ma è giusto che le cose continuino a funzionare così, che ad essere foraggiati siano sempre gli stessi? E' giusto che per imparare a suonare uno strumento un istituto che riceve lauti finanziamenti non applichi nessuno sconto a chi è in difficoltà economiche, ma più che altro è giusto che il comune non lo obblighi a farlo? A voi la valutazione, noi diciamo solo che evidentemente, questo centrosinistra, anche in ambito culturale ha fallito e che a Chivasso, serve davvero un centrosinistra, che governi ma che porti l'alternativa, altrimenti tra l'originale e la brutta copia forse è meglio combattere la brutta copia.

Antonino Martino.

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