Abito nella zona di Chivasso Ovest, tra Stradale Torino, la ferrovia Torino-Milano, il Parco Mauriziano, il cavalcavia per Montanaro. E’ domenica, piove da tre giorni, le previsioni indicano che le precipitazioni continueranno: dalla finestra tengo d’occhio l’intensità della pioggia. Abito tra il Po e l’Orco, protagonisti delle due alluvioni del 1994 e del 2000. La mia abitazione è circondata dai numerosi corsi d’acqua che scendono da Nord (Montanaro, frazione Montegiove) verso il Po.
Mi chiedo quale imprudenza abbia spinto le precedenti amministrazioni comunali (Fluttero e Matola) a stabilire che in questa zona si può continuare a costruire (il piano regolatore è opera dell’amministrazione Fluttero). Mi domando che cosa aspetti l’amministrazione in carica (De Mori) a prendere provvedimenti urgenti per ragioni di sicurezza, a cominciare da un blocco di tutti i cantieri e di tutti i progetti. Cosa aspetti a far redigere un nuovo studio geologico del territorio, in sostituzione delle carte di dieci anni fa, ormai invecchiate. Se sapessi chi è mi rivolgerei anche all’assessore all’urbanistica (ma ai comuni cittadini non è dato conoscerlo).
Qualcuno potrebbe replicare che queste non sono considerazioni “scientifiche”. Allora leggiamo sul sito dell’ARPA Piemonte il “Bollettino allerta metroidrologica” delle 13 di sabato. Per le successive 36 ore la zona L (pianura torinese e collina) è classificata a livello di criticità 3 A: “Precipitazioni Diffuse. Esondazioni per transito di piene e fenomeni di frana”. Nel pomeriggio i “livelli del Po saranno in crescita a valle di Torino per il contributo degli affluenti alpini con possibile superamento dell'elevata criticità nella notte”. Immancabile, il torrente Orco è tra i corsi d’acqua il cui livello è in aumento.
Visitiamo anche Nimbus, il sito della Società meteorologica italiana di Luca Mercalli: “Dalla sera di sabato a martedi' crisi diffuse su Piemonte e Bassa Valle d'Aosta con allagamenti e locali situazioni alluvionali”. Pessimi gli scenari più probabili per domenica e lunedì: “Dal pomeriggio di domenica si accentuano le situazioni di crisi anche tra Saluzzese, Pinerolese e Torinese in genere con estesi allagamenti e tendenza a esondazioni sulle rete fluviale pedemontana e di pianura (Maira, Varaita, Lemina, Pellice, Chisola, Sangone e rii minori di tutta la pianura torinese), con possibile interessamento di zone abitate o edificate, infrastrutture e vie di comunicazione”. Poco rassicuranti anche quelli di martedì: “la persistenza e ulteriore ripresa delle piogge mantiene in crisi tutta la rete idrografica di bassa montagna, pianura e collina di Cuneese, Torinese, Valle d'Aosta orientale, Biellese, con estesi allagamenti e possibili innesco di fenomeni di dissesto sui pendii montani e collinari. Le esondazioni o il mantenimento di livelli di piena elevati, anche del Po, potranno ancora interessare sui succitati settori le aree edificate e le vie di comunicazione”. Basta così o devo continuare?
Dov’è l’assessore all’urbanistica del Comune di Chivasso? Me lo immaginerei con gli stivali, circondato dai tecnici del Comune, che percorre il territorio chivassese a monitorare i corsi d’acqua. Me lo immaginerei, se sapessi chi è.
Cordiali saluti. Cioè tocchiamo ferro.
Piero Meaglia.
1 commento:
Perchè la Protezione Civile non interviene a livello "preventivo" nonostante le segnalazioni?
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