in programma un seminario sulle prospettive future del trasporto ferroviario tramontato il progetto lunetta: quali soluzioni
per la linea ferroviaria chivasso-aosta?
Comunicato stampa dell'amministrazione comunale chivassese.
Era stato definito un progetto che avrebbe penalizzato il nodo ferroviario chivassese e devastato un’ampia porzione del territorio che va dalla Rivoira alla frazione Montegiove. L’intenzione di Rfi era quella di realizzare un raccordo ferroviario sulla linea Chivasso-Aosta escludendo di fatto il passaggio dei convogli dalla stazione di Chivasso. Un progetto, denominato «Lunetta», da 35 milioni di euro che la Regione Piemonte aveva approvato, nonostante le accese proteste sollevate dalle associazioni dei pendolari e di quelle ambientaliste. Adesso che il progetto è stato accantonato, si riapre l’ultra decennale discussione sul futuro della linea ferroviaria Chivasso-Aosta che collega centri importanti come Caluso, Ivrea, Pont Saint Martin, Aosta e della quale usufruiscono quotidianamente migliaia di pendolari.
L’Amministrazione comunale chivassese ha incontrato nei giorni scorsi Fabio Protasoni, presidente del “Comitato Pendolari Stanchi della Valle d’Aosta”, Agostino Petruzzelli, presidente della “Associazione Utenti Ferrovia Chivasso-Ivrea-Aosta”, Domenico Cena, Massimo Rubin e Francesco Lionelli del Circolo chivassese di “Legambiente” e Piero Meaglia esponente di “Pronatura”. L’obiettivo dell’incontro era quello di promuovere ed organizzare un seminario-dibattito che avrà quale tema centrale le prospettive inerenti il trasporto ferroviario nel tratto Torino-Ivrea-Aosta. Lo scopo è quello di informare e coinvolgere i cittadini sull’evoluzione della progettazione e degli studi di fattibilità finora eseguiti. In occasione dell’incontro tra amministratori chivassesi, ambientalisti e coordinatori dei comitati che rappresentano i pendolari, è emersa una generale soddisfazione per l’accantonamento del contestato progetto. “Siamo contenti che venga messa una pietra sopra al progetto «Lunetta» – ha dichiarato Agostino Petruzzelli -, anche se da anticipazioni di stampa, la soluzione individuata dei locomotori bimodali non è quella più idonea”.
“Apprendiamo con soddisfazione da alcune notizie di stampa che il progetto sembra essere definitivamente archiviato con tutte le sue nefaste conseguenze sull’ambiente e sulle casse pubbliche – hanno aggiunto Domenico Cena e Piero Meaglia -. Speriamo che le soluzioni alternative che verranno adottate per potenziare il trasporto ferroviario sulla linea Chivasso-Aosta, siano anche queste rispettose dell’equilibrio ambientale. Continueremo ad impegnarci affinché il trasporto ferroviario venga difeso e potenziato, in modo che i cittadini possano usufruirne limitando il trasporto su gomma che influisce pesantemente sul tasso di inquinamento, migliorando così la qualità della vita dei pendolari e dei cittadini in generale”. Dal canto suo, l’Assessore all’Ambiente e Territorio Gianluca Vitale esprime piena soddisfazione per l’abbandono di un progetto “così fortemente impattante per il territorio e i cittadini chivassesi. Auspico che sia al più presto individuata una soluzione che consenta funzionalità e rispetto dell’Ambiente. E’ indubbio che l’alternativa maggiormente auspicabile sia l’elettrificazione del tratto ferroviario che dovrà, però, essere valutata in funzione delle disponibilità economiche”.
Chivasso, 17 ottobre 2011
1 commento:
continua la pantomima dei si dice sulla lunetta. Finchè non vedo un documento scritto dagli organi deputati, non ci credo. Queste dichiarazioni servono solo a prendere tempo e a non fare nulla.
Massimo Zesi
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