E' stato postato su questo blog, i cui compagni sono sempre prontissimi, il video dell'assemblea del movimento No Debito, tenutasi a Roma, sabato scorso. Il discorso di Cremaschi, ma anche quelli degli intervenuti, io credo che ci pongano una sfida ed un orizzonte nuovo su cui possiamo e dobbiamo muoverci. I cinque punti che il movimento no Debito ha elencato, la tenuta insieme della democrazia e del cambio di sistema economico, la proposta di un
referendum sul non pagamento del debito, l'invito a porre una discriminante su chi sta con o contro la Bce, discriminante che sia costituente, tutto questo mi sembra un ottimo punto di partenza. Il
15 ottobre, io credo che le forze politiche e sindacali che si ritroveranno in piazza, debbano, senza esclusioni a priori, lavorare dal giorno dopo, alla creazione del
movimento No Debito sul territorio, praticando i cinque punti della piattaforma anche sulle questioni locali. Ma ciò sta già accadendo non solo in Italia, contro le banche centrali europee, si protesta già in Grecia, dalla quale non siamo molto lontani, si protesterà in ogni paese, mano a mano che la crisi aumenterà. E' una recessione che non potrà che portare a una riscossione di massa dei popoli, possiamo quindi dire che l'obbiettivo di ogni forza di alternativa, può superare l'Europa dei Popoli, come diceva
Badiale nella serata organizata dal Centro Otelli, ma si può arrivare all'Europa ai popoli! Cosa che già sta succedendo anche in America, dove le principali città sono invase da manifestazioni, nella terra dell'anticomunismo e del capitalismo. La crisi è dirompente è l'obbiettivo nostro deve essere altrettanto forte: ridare il mondo al suo popolo,
ricostituire un primato della politica sull'economia, non pagare il debito creato da altri, non salvando le banche usuraie! Lavorare tutti insieme a un movimento di alternativa, unitario, che poi si ponga come soggetto in grado di proporre soluzioni per il governo della cosa pubblica, blocco di classe e di alternativa a quel neoliberismo democristiano, perchè il capitalismo questo ha in mente, per la maggior parte, capace di vincere di convincere, riappropriandoci delle nostre idee, dicendo no ad ogni dictat europeo, ad ogni decisione non proveneiente dal popolo, coniugare l'internazionalismo alle questioni nazionali.
Antonino Martino.
2 commenti:
Applaudo. Diamoci tutti da fare.
Ciao Gino! Noi ci siamo spero che ci vedremo già venerdì sera alla riunione Fds! A presto compagno!
Antonino
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