Io all'uomo nero non ci credo...

Sono appena rientrata dalla manifestazione chivassese legata agli INDIGNATI, evento che oggi 15 ottobre sta coinvolgendo un numero incalcolabile di persone in tutto il mondo e dalla TV mi giungono notizie allarmanti circa la manifestazione di Roma. La rete conferma e mi accorgo che solo a Roma una protesta pacifica si e' trasformata in guerriglia urbana.

Al solito i vari tg danno la colpa ai Black Blocks. Ma i BB non sono un fenomeno italiano. Perche' mai avrebbero voluto intervenire solo da noi e  non a New York, Londra, Francoforte?

Da noi, pare che oggi persino i soliti  noti "rompicoglioni", che spesso scambiano questi eventi

sociali per un'occasione in cui dedicarsi un po' di vandalismo randomico, abbiano capito che non era il caso.

Eppure a Roma l'azione e' organizzata e capillare: gli individui mascherati sanno cosa vogliono  e sanno come ottenerlo. Io all'uomo nero non ci credo. Credo pero' alle stragi di Bologna e Piazza Fontana e so bene chi le ha volute...

Chiara.

11 commenti:

PIER ha detto...

Dopo gli scontri di ieri a Roma, tutti i partiti chiedono al movimento degli indignati del 15 ottobre di cacciare i "delinquenti" che ci sono al suo interno. D'accordo: purché lo facciano anche loro. Buon lavoro!

MaX ha detto...

Non lo so. E' troppo presto e le notizie sono troppo frammentate per capire
cosa realmente è successo. Concordo sil ragionamento che non sono "esterni"
ma che quanto è successo sia una dinamica tutta italiana. Infiltrati di dx?
Possibilile, anche se i numeri mi pare siano troppo elevati per essere solo
infiltrati. Ma aspetto a dare u parere. Certo che ilproblema del controllo
delle grosse manifestazione è sul tavolo, e che si deve dare una soluzione

MaX

Anonimo ha detto...

tutti i "sostenitori" della "primavera araba" avranno certo visto che chi manifestava, molti erano incappuciati, quindi?? penso che sia solo semplicemente per evitare di essere riconosciuti, e magari indagati,..... sono d'accordo con Pier.
mi dispiace che gli "indignatos, e gli altri "organizzatori" , della manifestazione abbiano chiesto alle "forze dell'ordine" di liberare la piazza e quindi di caricare i giovani che opponevano resistenza ad un aspetto politico non secondario : Piazza san Giovanni doveva essere il luogo simbolo della manifestazione, la polizia,carabinieri e finanzieri''( che centrano i fin) hanno fatto i caroselli a tutta velocità, loro si che cercavano il morto!??
ed hanno occupato la Piazza.

Il resto del corteo è stato incanalato( dagli org) verso il circo Massimo, ma la polizia ect, hanno occupato anche questo.
La manifestazione si è semplicemente dispersa.

Se erano 200000 mila bastava semplicemente rivendicare la Piazza San giovanni ( autorizzata) e proseguire il corteo.
I giovani sono stufi di chiacchere... forse??? anche noi.

Anonimo ha detto...

Ma qual'è il problema ad ammettere che esistono frange violente di estremisti che cercano di infiltrarsi in un movimento per il resto democratico e pacifista? Io nn ricorrerei alla retorica complottista per cui tutto è sempre frutto di un grande vecchio che agisce dentro lo Stato, magari con l'ausilio di estremisti di dx travestiti (mica tanto visto che erano "neri"). Che prove abbiamo di una tesi simile? Ammettere che ci sono i violenti non fa venire meno la legittimità e la genuinità del movimento. E non mi pare di aver assistito (sta volta) ad una campagna generale di discredito sui media ai danni del movimento(con le ovvie eccezioni).
A.D.

gino ha detto...

Non facciamoci sviare: 200.000 persone sono andate a Roma per chiedere risposte chiare al governo su una serie di problemi. Queste risposte devono essere ottenute. I disordini e i delinquenti sono un problema di ordine pubblico e va gestito indipendentemente dallo scopo della dimostrazione. Diamo un termine al governo, dopo il quale dovremo reiterare le nostre proteste, con modalità che concorderemo fra noi.

V.N. ha detto...

ci voleva un bel servizio d'ordine, altro che cazzi...

v.n.

Anonimo ha detto...

Il problema della violenza è sempre esistito, ogni volta con facce diverse. Questa volta mi pare che sia predominante il fatto che ci troviamo di fronte ad una Stato violento. Uno stato che spara candelotti e picchia in Valsusa, che carica menifestanti pacifici che difendono il loro territorio, che cancella i diritti dei lavoratori, dei cittadini, ecc. Certo, la risposta violenta non è la più giusta, ma credo che i partiti, specie quelli di sinistra, oltre che fare crociate contro i violenti, dovrebbero parlare chiaramente della violenza usata dalle istituzioni.
doc

Anonimo ha detto...

A Roma non c'è stato nessuno Stato violento ed oppressore, c'è stata una manifestazione di pesone per bene che ponevano domande legittime ed opportune e c'è stata una guerriglia pianificata ai danni delle forze dell'ordine prese a bastonate, sanpietrini, petardi e Molotov. E la violenza nn deve essere una risposta, punto; e nn semplicemente "non è la risposta più giusta". Semplicemente.
A.D.

Anonimo ha detto...

Caro A.D., a me pare un po' troppo "semplicemente". Come spieghi il fatto che le forze dell'ordine hanno tagliato in due il corteo impedendogli di arrivare a destinazione in Piazza San Giovanni, che si sono lasciate volutamente delle auto parcheggiate lungo il percorso, che si è chiaramente cercato e organizzato lo scontro? Non è forse una regia predisposta da uno stato violento per trasformare in un problema di ordine pubblico qualsiasi forma di dissenso?

Anonimo ha detto...

certo. una regia che sapeva che degli imbecilli avrebbero dato fuoco alle macchine. in effetti le macchine avevano insultato i manifestanti che passavano. figurati che stavano ì ferme ed impedivano il procedere dei manifestanti sul lato starda. provocatrici prezzolate.anche l'hotel che è stato toccato per primo si era sistemato li diversi anni fa con l'intento, nemmeno celato di provocare quelli che sabato manifestavano. le solite manovre dei nemici del popolo. Ma per frtuna che c'è er pelliccia che ci difende

Saturnino

Anonimo ha detto...

"Sempliciottemente" ma chiaramente. La violenza deve stare fuori dal movimento e non ci possono essere atteggiamenti giustificazionisti (della serie son compagni che sbagliano... nè con lo stato nè con le Br, de ja vu). Le ambiguità sono molto pericolose e facilmente strumentalizzabili proprio da quello Stato che qualcuno annovera fra i nemici da abbattere, dimenticando che lo Stato siamo noi (anche quando non abbiamo votato la maggioranza al potere).
A.D.