La Giunta De Mori congela l'Udc: il neo Sindaco temporeggia ...

CHIVASSO - Quattro assessori invece di cinque. Rischia così di passare in secondo piano, la notizia dell’insediamento ufficiale del neo eletto sindaco Gianni De Mori, che all’appuntamento con il primo Consiglio comunale, si è presentato con un assessore in meno.

Dopo il giuramento del nuovo Primo Cittadino, è stata indicata la composizione della Giunta, la squadra di governo che affiancherà De Mori nei prossimi cinque anni. Claudio Castello, dell’Italia dei Valori, è vice sindaco con deleghe importanti quali lavori pubblici, viabilità e infrastrutture; a Mario Marino, Partito Democratico, sono stati affidati cultura, sport, politiche giovanili, associazionismo, tempo libero, istruzione ed edilizia scolastica; Annalisa de Col, di Sinistra Ecologia e Libertà, unica donna dell’Esecutivo, si è vista affidare le politiche sociali e il lavoro; infine, Gianluca Vitale della lista civica “Chivasso Futura”, si occuperà di tutela dell’ambiente e del territorio e trasporti. Quattro assessori e non cinque, con l’evidente mancanza di un referente per il Bilancio.

Arriva a questo punto il primo attacco dell’opposizione, con l’intervento dell’ex sindaco Bruno Matola: un assessore in meno? Non si comincia di certo con il piede giusto. Matola introduce il suo affondo con un attestato di stima al neo sindaco De Mori, assicurando collaborazione sui grandi temi che interessano la città. «Porterete avanti un programma nuovo – ha detto Matola -, ma mi piacerebbe che quanto è stato fatto in questi anni non venisse gettato via». E poi si arriva all’assessore, o meglio alla sua mancanza: tutte le forze che hanno contribuito alla vittoria del Centrosinistra sono state rappresentate, tutte eccetto una. Evidente, anche se non viene mai nominato, il riferimento al segretario dell’Udc, Massimo Striglia, in pole position per l’assessorato alle finanze, che invece, dopo le ultime vicende giudiziarie che hanno visto coinvolto il suo vice cittadino, Bruno Trunfio, pare sia stato “congelato”.

«Una Giunta composta di persone degnissime – ha sottolineato Matola –, con le quali sono contentissimo di collaborare, Ma noto un’incoerenza totale e incomprensibile, la mancanza di un assessore. Perché “congelare” una persona che ha speso la propria faccia in campagna elettorale? La sua nomina poteva essere tranquillamente ratificata, nel rispetto dei vostri accordi elettorali (Massimo Striglia, Udc, al ballottaggio ha scelto di appoggiare Gianni De Mori, ndr). Se lei, signor Sindaco, si sente legittimato a governare la città, mi chiedo perché non si senta legittimato a nominare un assessore che rappresenta una delle parti che hanno contribuito alla sua vittoria. Delle due l’una: o lei ha dei dubbi e ha scelto di andare avanti lo stesso, oppure qualcosa non va e il quinto assessore non è stato nominato». Dopo l’intervento di Matola, De Mori annuncerà che attualmente le deleghe per bilancio e finanze rimarranno a lui, ma intanto Striglia si astiene sulla votazione del Presidente del Consiglio, indicato dalla maggioranza di Centrosinistra, e vota invece il vice presidente, indicato dal Centrodestra. Una scelta che può già essere letta come un avvertimento per il nuovo Sindaco.

E se in aula la tensione è palpabile – in prima fila, seduti per terra ci sono i rappresentanti del Movimento 5 Stelle che espongono la scritta “legalità” -, la protesta si fa sentire anche fuori dove, sulla piazza di fronte a Palazzo Santa Chiara, qualcuno ha apposto uno striscione indirizzato al nuovo Sindaco, con un chiaro riferimento all’apparentamento con l’Udc: “La tua mossa è stata abile, ma adesso non è più accettabile”.
Annarita SCALVENZO per LOCALPORT.IT 

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