Fuori la mafia dalle Amministrazioni. Adesso!


Gli arresti compiuti ieri confermano quanto l'infiltrazione delle mafie sia un problema pesante anche per Chivasso e il Torinese. In questa vicenda emerge con chiarezza come una certa classe politica, sia a destra che a sinistra, non abbia scrupoli nel cercare voti che la possano garantire, stabilendo intrecci anche con la criminalità organizzata. 
Questa situazione era emersa anche tra le righe dell'ultima tornata elettorale e nessuno adesso può dire che non sapeva, che gli arresti siano un fatto inaspettato. I nomi delle persone coinvolte non sono nuovi e chiunque a Chivasso può concordare sull'assonaza dei medesimi a problematiche simili.
Adesso però è giunto il momento che ci si assuma la responsabilità delle scelte politiche che sono state fatte in campagna elettorale. 
Vogliamo ricordare, ad esempio, al Sig. Striglia quando, durante un incontro preelettorale proprio sul tema delle mafie, alla domanda su come selezionava i propri candidati e i responsabili del partito la sua risposta fu   "non ho fatto gli esami del sangue ai miei"
Forse era meglio che l'avesse fatto, perchè oggi ci troviamo nella situazione di avere come aspirante Presidente del Consiglio Comunale di Chivasso proprio lui, con l'imbarazzante sospetto che una parte delle sue preferenze siano di provenienza 'ndranghetista.
Certo nessuno accusa il Sig. Striglia di avere rapporti organici con la 'ndrangheta, e solo dopo le sentenze del Tribunale sapremo se il suo vicecoordinatore sia colpevole e di cosa, ma il sospetto che il Presidente del Consiglio Comunale della nostra città sia stato eletto anche con il contributo determinante di voti mafiosi ci indigna profondamente.
Chiediamo quindi con forza che nella nuova giunta e tra i componenti della nuova Amministrazione ci siano scelte nette e precise relativamente a tale situazione. 
I Chivassesi si meritano di essere rappresentati da persone senza ombre e che esprimano chiaramente, sopratutto nei comportamenti, il rigetto per la mafia e per l'illegalità. 
Ci aspettiamo che, nelle scelte più che nelle parole, questa nuova Amministrazione ribadisca un concetto semplice e chiaro: 
fuori le mafie dalle Amministrazioni Pubbliche. Adesso.

Massimo Zesi

Federazione della Sinistra - Rifondazione Comunista, sez Chivasso

8 commenti:

Anonimo ha detto...

La ndrangheta si è manifestata ieri a Chivasso grazie all'azione di polizia. Mai come ieri ci siamo accorti di quanto sia vicina. E' come quando sei sul bagnasciuga della spiaggia, pensi di essere all'asciutto e poi d'un tratto l'onda ti arriva a lambire i piedi e ti fa sprofondare nella sabbia. Io preferisco la montagna. Di conseguenza vogliamo un sostanzioso passo indietro dell'Udc reo di aver messo in imbarazzo tutta la nostra coalizione. Non c'è nessun credito politico che loro possano vantare, se non un grande senso di responsabilità, riconoscendo l'errore di valutazione dei propri collaboratori e un mettersi da parte. Se così non sarà Chivasso Bene Comune percorrerà un'altra strada. Su queste cose non ci può essere mediazione, bisogna incidere sulla parte sana per rimuovere il tumore. non c'è altra strada...
Fabrizio Debernardi

CaloRE ha detto...

Ricordo come fosse oggi, quando Marcello Dell'Utri rimase sbalordito quando gli fu ricordato di aver partecipato, a Londra nel 1977, ad un matrimonio del boss mafioso Girolamo Maria Fauci, gestore del traffico di droga fra Italia, Gran Bretagna e Canada...

A parte i ballottaggi, i matrimoni sbagliati e la montagna... su due cose sono d'accordo:

La prima: "grazie all'azione di polizia";

La seconda: "Su queste cose non ci può essere mediazione, bisogna incidere sulla parte sana per rimuovere il tumore. Non c'è altra strada..."

La parte drammatica del discorso è pensare che la politica riesca da solola a "auto-incidersi", infatti non incide mai su se stessa ma sempre sullo stesso posto di dove c'è lo mettono tutti i giorni... qui la politica non si sbaglia mai... sempre in quel posto lo prendiamo noi cittadini.

Il MoVimento 5 Stelle ha preteso da TUTTI i suoi candidati il certificato penale "pulito"! Ora spero sia più chiaro il concetto espresso più e più volte dal nostro portavoce durante la campagna elettorale... e ricordo ancora i vostri sguardi offesi...

Marco Marocco

Anonimo ha detto...

Fabrizio, qual è la parte sana? E se c'è, perché non s'è accorta della parte malata? Non se ne'è accorta o ha preferito non accorgersene? Non è un po' tardi indignarsi adesso? No hai partecipato anche tu alle riunioni di coalizione? Non hai per caso visto qualche faccia strana durante quelle riunioni
piero meaglia
P.S. Forse la parte sana potrebbe essere quella che se ne è andata per tempo, "sbattendo la porta": pechè non l'hai seguita?

Andrea ha detto...

Marocco, se vuoi scatenare la caccia alle streghe fai pure, cosa prevede la tua sentenza sommaria? Dobbiamo tirar fuori i forconi? Dovreste metter su un po' di sana umiltà, cari grillini: l'onestà non è un'esclusiva di una dozzina di nuovi talenti alla ribalta. Fino a prova contraria, TUTTI i candidati del centrosinistra (e non sono una dozzina) sono onesti e non hanno problemi con la giustizia. Le insinuazioni valgono ZERO, se hai qualche dubbio rivolgiti a una caserma. Detto ciò, dato che De Mori e il centrosinistra saranno brutti e cattivi ma sono anche mossi da un'etica della responsabilità, dopo gli ultimi fatti si è immediatamente avviata una riflessione, essendo coinvolto un esponente di un partito con cui ci siamo apparentati. Bada bene, il soggetto NON ERA CANDIDATO e l'interlocutore è sempre stato un altro personaggio. Marocco, stai certo che prima ancora di sentire la tua sentenza sommaria qualcuno in maniera ben più efficace avrà già provveduto ad affermare con solidità l'impegno verso la legalità e la trasparenza

Anonimo ha detto...

Una precisazione: il terzo commento, rivolto a Fabrizio, è di Piero Meaglia, anche se compare come "anonimo".

Anonimo ha detto...

Santamadonna, Andrea, che trombonata! Non facciamo gli ingenui: il "soggetto non era candidato e l'interlocutore per noi è sempre stato un altro...". Certo che se bastasse cavaresela così...
piero

CaloRE ha detto...

Andrea, i partiti non sanno cosa farsene dei vostri certificati penali, nessun controllo e nessuna verifica altrimenti si creano dei pericolosi precedenti democratici. La casta non vuole rischiare e al massimo, se mai succede qualcosa, tutto è pronto: "il partito inciderà chirurgicamente" (ma non troppo), "estirperà il cancro" (ma non troppo), "eliminerà le mele marcie" (ma non troppo), ecc... ma che fine ha fatto la questione morale?

Noi del MoVimento 5 Stelle non siamo i "secchioni" come il tuo partito vuole descriverci oppure dei "lobotomizzati" chiamandoci "grillini". Noi siamo cittadini che molto semplicemente ci siamo "rotti i coglioni" di votare il meno peggio, mentre tu non ancora.

La prossima volta che vedrai un tuo "compagno" ridere quando il nostro portavoce parla di "certificato penale pulito" dagli una gomitata e chiediti perché non lo chiede anche il tuo partito.

Marco Marocco

ps: hai un cognome Andrea?

Anonimo ha detto...

Andrea, hai letto il resoconto fatto da Maurizio Tropeano, sulla Stampa di sabato, della direzione regionale PD? L'ho fatto girare ieri sera. Non mi fido per niente di Tropeano e della "busiarda", e spero che il PD regionale lo smentisca IMMEDIATAMENTE. Se il PD regionale non lo fa, allora il PD regionale ragiona ormai come Berlusconi. E allora non ci resta, qui a Chivasso, che chiedere ai dirigenti dei partiti e delle liste del "centrosinistra" locale che cosa ne pensano. Soprattutto chiederei loro di dissociarsi immediatemente dalle dichiarazioni attribuite e Esposito, Corgiat, Negri, ecc.
piero meaglia