Da Libera...


COMUNICATO STAMPA DEL PRESIDIO “ANGELO VASSALLO” DI LIBERA A CHIVASSO SULL’OPERAZIONE MINOTAURO.

Come Presidio “Angelo Vassallo” di Libera a Chivasso ringraziamo innanzitutto la magistratura e le forze dell’ordine per il grande lavoro svolto nell’operazione Minotauro. Cogliamo l’occasione per ricordare che abbiamo voluto incontrare pubblicamente i candidati Sindaco di Chivasso, lo scorso 4 maggio, proprio per tenere alta l’attenzione sulla pericolosità di intrecci tra mafia e pezzi della politica, ponendo a ciascun candidato precise domande in merito.
Queste le risposte forniteci alla questione sulla percezione dell’infiltrazione mafiosa nel territorio locale: dal Sig. Striglia “La percezione c’è sicuramente. […] La mafia è un problema più grande di noi, ma un Sindaco può intervenire con politiche di medio-lungo termine sulla città.”. Dal Sig. De Mori “Vi è un dato storico inconfutabile […]” citando la strage di San Martino e l’omicidio di Bruno Caccia. Dal Sig. Vernero “C’è la reale minaccia che anche sul nostro territorio la mafia ci sia negli appalti, nelle concessioni, nelle amministrazioni, …”. Dal sig. Bruzzese “Non è facile capire chi sono i mafiosi. […] Si può cercare di fare in modo che la gente si senta più protetta dallo Stato.” Dal Sindaco uscente Bruno Matola “Come abbiamo anche detto sui giornali qualche tempo fa, non siamo una città che vive una situazione di ansia da questo punto di vista. Questo non possiamo e non dobbiamo dirlo!”. A tale affermazione ci siamo sentiti in dovere di replicare immediatamente: “A questo riguardo dobbiamo dire che la mafia, nella specie la ‘ndrangheta, è presente a Chivasso da tempo, ed è un dato di fatto!”. Ora i recenti, gravissimi, fatti di cronaca confermano drammaticamente ciò che Libera denuncia da anni.
Nonostante le indagini siano tuttora in corso e si sia lontani da condanne definitive, noi –come già ribadito più volte– siamo fermamente convinti dell’opportunità di un discorso etico nella politica, che non debba limitarsi al giudizio strettamente giuridico.
Pertanto chiediamo con forza a tutti i partiti la massima trasparenza e responsabilità, oltre che atti concreti di netta discontinuità con un sistema politico colpevole, quanto meno, di aver sottovalutato il rischio dell’infiltrazione mafiosa.
Vigileremo inoltre con grande attenzione sul mantenimento delle promesse fatte dinnanzi alla cittadinanza nell’incontro di cui sopra (circa l’adesione del comune ad Avviso Pubblico, la creazione di un’anagrafe tributaria degli eletti, la trasparenza negli appalti pubblici, …), sempre convinti che una bella, pulita, Politica sia un’arma formidabile per sconfiggere le mafie.
Carlo Debernardi e Matteo Cerutti Sola.

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