Terrorista?

CHIVASSO - Mi è stato fatto gentilmente pervenire via mail un volantino nel quale si sostiene che “Matola sapeva” (a proposito delle aree intrise d’acqua sulle quali il buonsenso avrebbe dovuto impedire qualsiasi intervento edilizio). Colgo l’occasione per sottolineare che Matola sapeva anche del ripetitore Wind di Castelrosso, presso il quale è stato costruito il famoso centro Alice per bambini. L’Arpa nel luglio del 2008 aveva fatto pervenire al Comune una relazione inappuntabile dalla quale si evince che in tre settori posti a 120 gradi a partire dalla base del palo ci sono emissioni di campi elettromagnetici superiori ai 6 volt al metro. La legge prescrive di tenersi al di fuori di questi campi per evitare rischi alla salute. Nessuno pare si sia preso la briga di verificare questo stato di cose (oppure si sapeva e si è andato avanti lo stesso?). Un consigliere comunale di opposizione mi ha passato i documenti dell’Arpa non più di due mesi fa. Dopo aver dato un’occhiata alle carte le ho poste nel cassetto, perché a prima vista mi sembrava che non ci fosse niente fuori norma; circa un mese fa le ho riprese in mano con calma e mi sono imbattuto in un allegato che faceva venire i brividi: possibile, mi sono chiesto che nessuno in comune, progettista, ufficio tecnico, assessore, si sia accorto di niente? L’allegato precisava che il settore 2 investiva il terreno su cui sorge il centro Alice per una lunghezza di sessanta metri, una larghezza di 56 metri ed una altezza di 18 metri. Preciso per la cronaca di non essere iscritto a nessun partito politico e di non essere candidato in alcuna lista: tuttavia ho passato questo documento al candidato De Mori che l’ha fatto divulgare: a Casatelrosso è stato consegnato a tutte le famiglie anche l’allegato dell’Arpa. L’allegato non è di immediata lettura, ma non è poi tanto difficile da capire.

La ricezione del documento è stata raggelante. Nessuna reazione ufficiale o formale (nel senso di prese di posizioni pubbliche o in altre sedi deputate). Ma il candidato Tini, progettista del centro e candidato PDL si è fatto il porta a porta a Castelrosso sostenendo che si trattava di una montatura elettorale, che l’Arpa sarebbe comunque tornata a fare i rilievi e avrebbe messo le cose a posto (!); comunque a Castelrosso esisterebbero altri ripetitori sui tetti e nessuno si sarebbe mai lamentato (Tini forse non sa distinguere tra ripetitore e ripetitore; la potenza di emissione dei ripetitore sui tetti è circa cento volte inferiore al ripetitore Wind di via san Giovanni e il volume di sicurezza dei ripetitori sui tetti di norma non supera il metro cubo (cioè un metro di lunghezza, uno di altezza e uno di larghezza).
Il Tini inoltre nel porta a porta si premurava di sostenere che i campi elettromagnetici vanno verso il cielo e non verso terra (bontà sua), ignorando che l’allegato dell’Arpa precisa che il campo Wind penetra anche nel suolo e per una profondità di circa dieci metri. Per chiudere il ragionamento Tini e i suoi amici hanno poi prodotto l’argomentazione scientificamente più solida: chi ha fatto circolare questo documento è un terrorista (psicologico).

Gianni Bonotto, Chivasso.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

In entrambi i casi si configura una questione morale, o di etica pubblica: gli amministratori chivassesi sono consapevoli che i propri amministrati vanno incontro a guai seri: o economici (chi compra casa in Chivasso Ovest)o di salute (chi è epsosto al ripetitore di cui parla Bonotto). Lo sanno ma tacciono: come minimo, si tratta di grande slealtà nei confronti dei cittadini. Dov'è finito Matola "il buono", quello che "vengo dal volontariato", ecc. ecc.?

Anonimo ha detto...

E nel novembre 2010, sette mesi dopo avere ammesso “le criticità di natura idro-geologica sulla porzione Ovest del territorio” chivassese, lo stesso Comune afferma, nelle controdeduzioni alle osservazioni della Regione, che in quella porzione, precisamente nelle aree 4.11 e 5.25, cioè PPE Mauriziano, si può costruire:



“Alla luce delle suddette precisazioni, risulta che [….]l’area interessata è, a tutti gli effetti edificabile, secondo le previsioni del vigente P.R.G.C. e della presente proposta di PPE in variante del vigente P.R.G.C., in quanto l’area è inclusa nella fascia “C” del P.S.F.F e sono state realizzate tutte le opere idrauliche per la messa in sicurezza del territorio”.

(Comune di Chivasso. Piano particolareggiato di trasformazione urbanistica in variante al PRGC vigente. Aree urbanistiche PRGC vigente 4.11 e 5.25 [Mauriziano]. Controdeduzioni alle osservazioni. Novembre 2010)

Quale miracolo può essere accaduto, in sette mesi, per trasformare una zona caratterizzata da “criticità di natura idro-geologica” in una “a tutti gli effetti edificabile”?
piero meaglia

MATOLA SAPEVA !!!!

Anonimo ha detto...

Gianni Bonotto ci autorizza a far girare il suo intervento? Glielo chiederei io ma nel cambio di pc ho perso una parte degli indirizzi mail.
Grazie
piero meaglia

Centro Otelli ha detto...

Quindi quando tini telefona si mette sempre sotto a chi riceve le telefonate? e per le risposte che fanno si scambiano i posti. Proprio vero che la mamma degli ignoranti è sempre incinta..

Saturnino

CaloRE ha detto...

Non è circolato nulla a Castelrosso se non il volantino pubblicitario del PD a tutte le famiglie (tranne la mia) e non c'era l’allegato dell’Arpa.

E' possibile rendere PUBBLICO il documento dell'arpa?

Sernaleso Verrando ha detto...

Se non facciamo girare il documento PUBBLICO dell'ARPA non possiamo fare niente di niente!!!!! Ragazzi, il documento serve, altrimenti la dichiarazione sembra falsa e Matola e l'opposizione ci marciano su....