I furbetti della “cultura” chivassese...

Germani ci riprova? Puppo ritorna?
CHIVASSO - Giuseppe Puppo torna a Chivasso? Quasi di nascosto? Germani ci riprova? Per che cosa si spendono i soldi del Comune di Chivasso? Per rappresentare uno spettacolo il cui testo pare (il Comune è tutt’altro che trasparente) opera di Giuseppe Puppo? Che a Chivasso conosciamo bene come autore di un saggio nel quale invita i giovani disorientati a trarre ispirazione dagli intellettuali e uomini d’azione che si schierarono con Hitler e con la Repubblica di Salò?

In centro a Chivasso è infatti comparsa una locandina: Regione Piemonte e Comune di Chivasso comunicano che venerdì 20 maggio alle ore 21 nel Teatrino civico sarà rappresentata l’opera teatrale “Scene di incontri decisivi
Pier Paolo Pasolini con Ezra Pound, con Maria Callas e con gli studenti due giorni prima di morire”. Lo spettacolo è organizzato dalla Associazione Poesia attiva. Si tratta di un’”opera originale presentata da Giuseppe Puppo”.  L’ingresso naturalmente è libero. Al fondo della locandina compaiono alcune sigle: Torino 2019, Fondazione CRT, Pertinace, Unicorno, Il Laboratorio, Puzzle Provocazioni Associazione culturale, Alpina e infine Dialexis.

Chivasso ha già scoperto l’esistenza  dell’autore teatrale e saggista Giuseppe Puppo due anni fa, in occasione del Festival di letteratura “I luoghi delle parole”, l’evento creato dall’assessore alla cultura Alessandro Germani e poi diventato una grande manifestazione sostenuta da Regione, Provincia e numerosi Comuni della zona. Nell’ambito del «Progetto scuole», collegato alla manifestazione, il 23 novembre 2009 venne rappresentata per gli studenti l’opera teatrale «Marinetti: 100 anni di futurismo». Recitarono l’autore del testo Giuseppe Puppo e l’attrice Sandra Maggio. L’attrice declamò i versi di «Quarto d’ora di poesia della X Mas», composti da Filippo Tommaso Marinetti poche ore prima della morte avvenuta a Bellagio il 2 dicembre 1944. A quella data la X Mas, sotto la guida del principe Junio Valerio Borghese, si era già trasformata in una milizia armata che combatteva – con dedizione e crudeltà - a fianco della Repubblica sociale italiana.  Sul sito personale di Puppo l’attrice Sandra Maggio ringraziava l’assessore alla cultura: «Portare Filippo [Marinetti] a combattere ancora anche a Chivasso, nell’ambito del Festival Internazionale di Letteratura, con il gradito invito dell’assessore Alessandro Germani, sempre così attento alle suggestioni culturali, per di più davanti a pubblici di studenti e insegnanti, è una tappa importante quanto emozionante». Dal sito si apprendeva inoltre che in gennaio tre spettacoli della compagnia sarebbero stati presentati al Teatro Politeama di Chivasso.

Dopo la recita davanti agli studenti ci furono polemiche in città e sulla stampa locale. Anche perché Puppo era autore del lungo saggio Ritratti del Novecento, scaricabile dal suo sito. Nell’introduzione l’autore lamenta la «progressiva perdita dei valori fondanti della politica», esprime preoccupazione per «la povertà ideale che si riscontra indistintamente, ma soprattutto nelle giovani generazioni, che per lo più non trovano niente in cui credere e a cui ispirarsi», e auspica che la lettura delle sue pagine «sia al tempo stesso una ricerca di solidi ancoraggi culturali e di successive esplorazioni ideali». Conclude: «Perché, per dirla con Ezra Pound del verso conclusivo di uno dei suoi due “Cantos” composti in italiano, “Torneranno i fanti, torneranno le bandiere!”».

Ma quali sono i «solidi ancoraggi culturali» che Puppo indica ai giovani? Sono figure, o figuri, che in gran parte, appartennero alla destra nazionalista, antisemita, fascista e nazista europea, come Giorgio Almirante, Robert Brasillach, Louis Ferdinand Cėline, Cornelius Codreanu (il fondatore del movimento rumeno filonazista «Guardia di ferro»), Gabriele D’Annunzio, Mircea Eliade, Julius Evola, Giovanni Gentile, Ernst Jünger, Pierre Drieu La Rochelle, Filippo Tommaso Marinetti, Ezra Pound. L’autore sottolinea la loro vicinanza, o l’adesione, al fascismo e al nazismo. Qualche esempio. Cėline «identificò nelle armate tedesche i valori di bellezza, ordine spirituale, benessere materiale, partecipazione popolare che confusamente si agitavano nella sua mente» e «fu collaborazionista con i nazisti nel regime di Pėtain».   La Rochelle «a Vichy, sotto il regime del Maresciallo Pėtain…fu animatore della Repubblica, sorta da parte francese dopo l’arrivo dei nazisti nel 1940, ispirato dal suo ideale spirituale e movimentista e dalla sua indole utopista e ribelle». Evola coltivò i valori di autorità, ordine, giustizia sociale, stato organico che riteneva propri della tradizione europea e che giudicava non perfettamente attuati dal fascismo: ma Puppo osserva che «forse non valutò abbastanza il tentativo del regime di attualizzarli e di realizzarli concretamente nella vita quotidiana»...   Pirandello «fu fascista autentico. In piena crisi del regime, a poche settimane dal delitto Matteotti, mandò al Duce un telegramma: “Eccellenza, sento che questo è il momento più proprio di dichiarare una fede nutrita e servita in silenzio. Se l’Eccellenza vostra mi stima degno di entrare nel Partito Nazionale Fascista pregierò come massimo onore tenervi il posto del più umile e obbediente gregario». Ce n’è abbastanza per illustrare «valori fondanti della politica» che il testo proponeva. 

Dopo le polemiche chivassesi, non si seppe più nulla degli spettacoli annunciati. Ora pare che il Comune intenda rimediare. E così richiama Puppo a Chivasso, nel prestigioso Teatrino civico, a rappresentare la sua nuova opera teatrale. Il sindaco uscente di Chivasso dimostra così di non arrendersi alle contestazioni di un anno e mezzo fa. Aspetta l’occasione e ci riprova. Sceglie come data il 20 maggio, pochi giorni dopo il primo turno delle elezioni amministrative, quando i chivassesi avranno altro per la testa. Non pubblicizza molto l’evento. Qualche locandina in centro e basta. E’ vero, c’è un breve annuncio nel sito del Comune: però non in home page, ma seminascosto nel piccolo box “eventi e manifestazioni”. E non vi compare il nome dell’autore Giuseppe Puppo. Chissà perché? Quanto pagheranno i contribuenti per la sua nuova lezione, forse sui “valori fondanti della politica”? L’ingresso è libero. E il solo affitto del Teatrino civico costa 228 euro più 100 di cauzione. Gli organizzatori dello spettacolo e gli artisti riceveranno un contributo economico? Insomma, quanto costerà al Comune, alla Regione, alla Fondazione CRT, somministrare nuovamente ai chivassesi un nuovo frammento del pensiero di Giuseppe Puppo?
PIEMME.
In foto: EZRA POUND (in alto) e Giuseppe PUPPO.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il Comune ha negato all'ANPI la piazza per il concerto del 25 aprile. E l'anno scorso ha negato il patrocinio alla conferenza di Saverio Ferrari sulle nuove destre. Invece le porte sono sempre generosamente aperte per le mistiche fasciste e per gli ammiratori degli intellettuali hitleriani.
piero

Angelo Stracuzzi ha detto...

Eidentemente debbono in qualche modo tentare di propagandare dal punto di vista intellettuale le ideologie della destra oltranzista. Del resto Matola, Germani, Fluttero e soci hanno in tutti questi anni cercato di coinvolgere (pare riuscendoci subito) svariati soggetti che politicamente, prima dell'avvento della destra chivassese, erano considerati piu' o meno marcatamente "di sinistra". Quindi, non potendo pretendere da costoro che declamino versi dedicati ai boia della X Mas, lo fanno fare a chi ha maggiori e piu' dirette affinità con la destra di stampo filonazista. In tal modo si acontentano sia i vari personaggi "di sinistra" che lavorano direttamente da anni nella cultura chivassese, sia gente come Puppo che puo' essere dal punto di vista politico collocata direttamente nell'area organica alla destra.
Sarebbe ora che questo miscuglio terminasse e che nella cultura chivassese si imponesse una sorta di moratoria. Il candidato De Mori sara' stato sfiorato da questa possibilità?
Angelo Stracuzzi.