Basta con i sotterfugi a proposito dei trasporti nucleari da Saluggia a Le Hague (Francia)...

Basta coi sotterfugi, con la non informazione, col minimizzare i rischi, è ora che i cittadini interessati agli inutili e dannosi trasporti di materiali nucleari, diretti in Francia siano messi preventivamente al corrente dei piani di radioprotezione e di tutte le misure sanitarie e
comportamentali da adottare in caso di emergenza radioattiva cosi come previsto dalla Legge Regionale 18 febbraio 2010, “Norme sulla protezione dai rischi da esposizione a radiazione
ionizzanti”. 
Legge che all'art.4 recita: “La Regione ed i comuni interessati, senza che i cittadini ne
debbano fare richiesta, assicurano preventivamente a tutti i gruppi di popolazione per i quali è stato stabilito un piano di emergenza radiologica, l'informazione sulle misure di protezione sanitaria ad essi applicabili nei vari casi di emergenza prevedibili, nonché sul comportamento da adottare in tali occasioni.”;
Ci chiediamo come mai in nessun comune è stata applicata la legge, come mai il Prefetto di Torino
non interviene per il ripristino della legalità; cosa si nasconde dietro alla volontà politica della
Regione Piemonte di tenere volutamente all'oscuro i cittadini i quali hanno il diritto ad essere
informati.
Scaricare la responsabilità sui sindaci dei comuni interessati dai passaggi, sapendo benissimo che,
data la scarsità di risorse e di mezzi, non potrebbero in alcun modo ottemperare è una manovra
vergognosa di una regione filo-nuclearista che tende a nascondere e minimizzare i rischi scaricando
su terzi le proprie pesanti responsabilità politiche.
E i rischi ci sono, eccome, il laboratorio indipendente Francese del CRIIRAD, interpellato su
questi passaggi, in una nota ha ricordato che questi convogli emettono irraggiamenti gamma
(i peggiori e i più penetranti) di almeno 30 metri intorno al Castor e la stessa ASN riconosce
che un esposizione di 30 minuti a contatto col Castor sottopone le persone ad assorbire il
doppio della dose annua consentita; e come se non bastasse questi convogli contengono
Plutonio che in Francia non potrebbero essere trasportati...
Ribadiamo la nostra contrarietà a questi trasporti, che non servono a nulla, non risolvono in alcun
modo il problema delle scorie, ma lo rimandano nel tempo, infatti esse ritorneranno in Italia dopo il
loro trattamento che non mitiga in nessun modo la loro pericolosità e radiotossicità.
Come Legambientevallesusa abbiamo provveduto ad inviare diffida a tutti i comuni in
elenco nel piano provinciale di radioprotezione e alla Regione Piemonte invitandoli
alla osservanza delle legge vigenti.
Basta, con questo nucleare segreto..i cittadini devono essere
informati subito!
Mario Actis - Legambiente Val Susa.

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