Il mondo è un libro, e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina...

"Ecco un'inziativa che si svolge in alcune scuole della zona. Si tratta di una riflessione, che è durata per tutto l'anno, e che ha visto coinvolti molti bambini delle elementari:13 classi su 9 scuole. Il tema è quello del viaggio. Pubblichiano l'articolo che l'insegnante Daniela Mussano ha scritto per il sito della scuola di Caluso". 

“Il mondo è un libro, e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina”.
Agostino d'Ippona

Durante l’anno scolastico 2010-2011 i bambini delle classi IV e V della scuola primaria e le loro insegnanti hanno approfondito il tema del VIAGGIO, affrontandolo dal punto di vista storico, geografico, culturale e antropologico.
Abbiamo scoperto che spostarsi è una caratteristica propria della razza umana, e la storia ci insegna che molteplici cause hanno spinto gli uomini a trasferirsi da un territorio ad un altro: la fame, la guerra, le catastrofi naturali, la voglia di migliorare la propria condizione, la curiosità, la sete di conquista…
Gli uomini si spostano e, dietro ad ogni spostamento, c’è una causa differente per ciascuno.
Eravamo curiosi di scoprire tali cause, e abbiamo potuto farlo perché alcuni “viaggiatori” sono venuti a scuola a raccontarsi con molta umiltà e semplicità. Così abbiamo conosciuto Faizal, giovane studente pakistano del Politecnico di Torino; Anna, cameriera romena trasferitasi in Italia per amore; don Patrizio, sacerdote fuggito dalla guerra in Rwanda; Angela, sarta di origini italiane che sogna di tornare in Germania, la terra in cui è nata e che sente come casa sua; Lorenza, giovane attrice che ha vissuto sulla sua pelle il terremoto de L’Aquila; Paola, infermiera che ha viaggiato per ritrovare se stessa; Carmine che fa il capotreno in Piemonte, ma vorrebbe tornare in Campania; e Cinzia, presidente di una O.N.G., che gira il mondo per aiutare gli altri.
Dietro ad ogni viaggio c’è una storia: basterebbe ascoltarla per sentirci cittadini del mondo e non padroni di una terra.
Parallelamente, i bambini hanno letto l’autobiografia di Alidad, quindicenne afghano in fuga da una terra che gli può solo garantire la fame e una morte sicura. Adesso Alidad vive in Italia, per la precisione in Trentino, studia e sogna di laurearsi in legge, come suo padre. La lettura di questo testo ha stimolato nei bambini profonde riflessioni sulle differenze culturali e religiose, spingendoli a realizzare disegni, domande e un cortometraggio che, sebbene sia ancora nella fase iniziale della preparazione, li sta coinvolgendo tutti in modo attivo e responsabile.
Alidad incontrerà i bambini il 7 maggio, per confrontarsi con loro e rispondere alle domande.
Quella sarà anche l’occasione per vedere esposti i lavori dei ragazzi e per concludere il percorso con un momento di festa.

Daniela Mussano.
 

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