Si è svolta ieri sera un'affollata assemblea, indetta dal comitato contro le cave di Montanaro, in relazione alle notizie di conferimento dello smarino proveniente dalla Valle Susa nelle cave di Montanaro. La serata è stata l'occasione per chiarire la situazione a Montanaro. I progetti aperti di conferimento sono due. Il primo riguarda l'arrivo del materiale di risulta dal Traforo del Freius, per lo scavo della seconda canna del traforo. Questo è di prossima partenza, e riguarda il conferimento di circa 2 milioni di metri cubi di materiale. Non è stato possibile capire come questo smarino verrà conferito, se con il treno, come pare probabile o con camion.
Il secondo progetto è invece relativo a quattro milioni di metri cubi di smarino proveniente dagli scavi della Tav. Questo materiale si presenta più problematico, vista l'accertata presenza di amianto e uranio nei terreni che saranno scavati. Nella serata, che ha visto la presenza di Vanda Bonardo per Legambiente, Il Circolo di Legambiente di Foglizzo-Montanaro e un esponente di Torino Birdwatching, che ha illustrato la ricchezza di fauna presente in quelle che attualmente sono le vasche vuote delle cave montanaresi.
Presenti anche diversi consiglieri di maggioranza e di opposizione dell'amministrazione del paese, e dell'Assessore all'ambiente della giunta che attualmente guida il paese.
Mancava il Sindaco, che pure era stato invitato.
Animato ildibattito, che ha evidenziato le preoccupazioni della popolazione per i pericoli che i conferimenti possono portare agli abitanti del paese. A parte la pericolosità dei materiali conferiti, e senza nessuna informazione delle procedure di conferimento, è evidente che la sola movimentazione di quantità così rilevanti di materiale provocherà danno e inquinamento. Per il materiale proveniente dalla val di Susa il progetto prevede 14 coppie di treni al giorno, e tutti concentrati di notte, visto l'affollamento della tratta torino Chivasso. Viene difficile pensare che sul binario unico attualmente presente tra Montanaro e Chivasso si riesca a far passare un treno ogni 15 minuti, a meno che non si pensi di trasportare il materiale da Chivasso con camion. E tutto questo per opere inutili e ridondanti. Non si capisce come mai si preveda il raddoppio del traforo del Freius, che evidentemente prevede un aumento del traffico su gomma, e contemporaneamente si voglia fare il tunnel per la tav, che viene giustificata per un previsto (ma solo dai costruttori) aumento del trasporto su rotaia. Da rilevare che oggi la movimentazione di merci su rotaia in quel tratto è agli stessi livelli del 1988, ed è costantemente in calo.
Presenti alla serata anche alcuni esponenti del Comitato di lotta popolare NOTAV e un portavoce dei comitati ambientalisti di Chivasso, che hanno espresso che il vero problema non è scaricare le scorie a Montanaro a da qualche altra parte, ma che non si devono fare quelle opere, inutili, costose e devastanti per l'ambiente. Inutili perchè non giustificate dai flussi di traffico, costose perchè hanno come unico obiettivo la distribuzione di soldi pubblici a chi quelle opere deve costruire, devastanti per i danni ambientali che provocano.
Nel dibattito ci sono stati momenti di discussione anche accesa, per la contradditorietà di posizione espressa dall'attuale giunta, che a parole dice di essere contraria, ma che non ha agito di conseguenza nei fatti. L'assessore si è richiamato ad una conferenza di servizi nella quale il sindaco dovrebbe manifestare la sua contrarietà, ma il problema è che non è prevista nessuna Conferenza dei servizi, almeno stando alle dichiarazioni della Provincia, interpellata dal Comitato Montanarese.
La serata si è chiusa con due proposte. La prima è quella un tavolo congiunto tra amministrazione, opposizione e comitati ambientalisti per studiare le carte ad arrivare ad una posizione condivisa, cosa sulla quale si aspetta una decisione della Giunta, mentre la seconda è una raccolta di firme per una petizione popolare da presentare in Consiglio Comunale. Questa è partita ieri sera, a cura Del comitato contro le cave.
saturnino
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