Dobbiamo essere presenti e vogili, per far rispettare quel milione e quattrocentomila firme.
Ora si deve far pressione perchè il Decreto Ronchi sia bloccato.
Dall'inizio di quest'anno i comuni sono obbligati a vendere le quote di partecipazione ai consorzi di bacino ed agli acquedotti, privatizzando di fatti i servizi.
Questo deve essere sospeso, in attesa dei referendum.
A maggior ragione in questa situazione che vede la possibilità sempre più concreta che si vada a votazioni anticipate, con il conseguente slittamento deii referendum di un anno.
Chiediamo quindi, nel rispetto della volontà popolare che le Amministrazioni facciano una moratoria dell'applicazione del Decreto Ronchi, in attesa delle votazioni.
Come sempre l'acqua è una questione innanzitutto di democrazia.
Massimo Zesi - Comitato Chivasso per L'Acqua Pubblica
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