Regali e regalie chivassessi...

CHIVASSO - Dedico questo piccolo intervento a un amico. A un caro amico, del blog e di me. E’ stato per un po’ candidato alla carica di sindaco di Chivasso. Intervistato da un giornale locale, criticò l’operato del sindaco Matola, riconoscendogli però la “buona volontà”. Essendo Matola un amministratore pubblico, la sua buona volontà non può che essere la volontà di fare il bene comune, o della collettività, di tutta la collettività e non di una sola parte, piccola o grande. Certo la buona volontà non è accertabile empiricamente. Non sapremo mai se la volontà di Matola in questi cinque anni è stata buona nel senso sopraddetto. Ma seguendo i consigli comunali e leggendo le delibere ogni tanto qualche dubbio mi è venuto. Proprio ieri all’albo pretorio ho letto una determina dirigenziale, quelle che l’amministrazione si ostina a non pubblicare sul sito informatico del Comune. Leggendola forse si capisce il perché. E’ la determina n. 405 del 2 novembre 2010. Che però è stata pubblicata all’albo il 14 dicembre, come risulta dal timbro. Uno di quei giorni in cui si comincia già a pensare a cosa regalare ad amici e parenti. La determina stabilisce la spesa di 4.360 per la “Realizzazione murales su ingresso principale sala prove e studio registrazione Blu Room”. Nel testo viene precisato che “l’ampio murales” servirà a “dare adeguata visibilità ed opportuno rilievo al centro [di registrazione] da poco ultimato”. Faccio i miei soliti conti ispirati dalla mia solita demagogia. Un’associazione di volontariato chivassese – l’affermazione è del suo presidente – spende 50 euro al giorno per acquistare generi alimentari per le famiglie che non hanno abbastanza da mangiare. Con 4.360 euro potrebbe comprare alimentari per 87 giorni: non sono pochi, soprattutto per chi ha fame. Oppure con quei soldi l'amministrazione potrebbe cominciare a effettuare le riparazioni all'Istituto Alberghiero, che gli studenti sono andati a sollecitare in corteo dal sindaco. Oppure potremmo fare una altro confronto, ispirato dalla mia deprecabile e inspiegabile ostilità nei confronti della politica culturale del Comune di Chivasso. Ci sono associazioni culturali che hanno presentato un progetto e una richiesta di finanziamento entro il 31 marzo, come prescrive il regolamento dei contributi associativi. Per cifre inferiori al costo del murales. Non hanno ancora avuto risposta. Non i soldi, ma una risposta. Forse l’amministrazione non ha ancora avuto il tempo di esaminare la richiesta. Ma per pensare a un bel murales da disegnare nell’edifico che ospita la sala prove della Blu Room il tempo l’ha trovato... Eh, sì: “buona volontà”. Buon anno.
Paolo Ballesio.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Penso ancora che la buona volontà a Matola vada riconosciuta, tuttavia sappiamo tutti che la sola buona volontà non è sufficiente ad amministrare bene. Non basta per far funzionare le deleghe attribuite agli assessori, non basta per prevenire decisioni sbagliate, non serve a correggere decisioni discutibili. La buona volontà è un pre requisito che deve esserci in chiunque si affacci alla esperienza amministrativa. Ma ci sono altre qualità necessarie per governare una città; Prima fra tutte la capacità di mediazione fra le diverse aspettative della coalizione. Mediazione che tutte le componenti devono avere, altrimenti è impossibile fare un buon lavoro. Se i diversi gruppi, o i singoli assessori corrono individualmente possono succedere cose anche spiacevoli. A capo di tutto però ci sta la buona volontà di volersi misurare con questa scommessa, il volersi mettere in gioco, rischiare del proprio per portare un pezzetto, piccolo o grande della propria visione di società, sapendo che nessuno di noi ha la verità assoluta, ma la verità è la sintesi di tutti noi nel tempo che ci è dato. Come diceva De Gregori "la storia siamo noi", il cambiamento è possibile quì adesso...
Grazie Ballesio per la dedica.
Un ex candidato a sindaco