Nuovi orari, vecchi prolemi...


Il 9 dicembre, sono stati resi noti i nuovi orari ferroviari che entrano in vigore domenica 12 dicembre, attraverso la pubblicazione sul sito della Agenzia per la Mobilità Metropolitana di Torino.
Sempre il 9.12 erano state convocate in Regione Piemonte le riunioni di Quadrante, che dovrebbero servire a illustrare e discutere i nuovi orari con i comitati e associazioni di pendolari e con le amministrazioni comunali.
A parte il fatto che ormai da qualche anno queste riunioni vengono convocate pochi giorni prima delle variazioni di orario, e quindi si limitavano a prendere atto delle variazioni introdotte da Trenitalia, nella riunione di ieri si è superato ogni limite di decenza: i nuovi orari non sono stati forniti neppure alla riunione e quindi non si è capito perché mai la riunione sia stata indetta.
Secondo Regione e Trenitalia, gli orari non subiscono variazioni significative, perché, secondo loro, variazioni fino a 10 minuti in più o in meno non comportano problemi.
Invece non è così, se si deve timbrare la cartolina o entrare in aula di lezione.
Il treno 24811, che oggi arriva a Ivrea alle 7.46, viene ritardato di 5 minuti alla partenza da Torino e nel nuovo orario arriva alle 7.55, con l’effetto di far arrivare in ritardo a lezione numerosissimi studenti delle scuole superiori di Ivrea.
Analoghe variazioni ci sono per altri treni diretti da/per Torino che hanno dovuto essere spostati per far posto a dei treni alta velocità Torino-Milano di nuova istituzione. Come al solito, a farne le spese sono i pendolari delle linee regionali.
In ogni caso, questi orari sono da prendere con beneficio di inventario. Sono stati preparati non considerando il cambio di locomotore a Chivasso che si dovrà fare dal 12 dicembre a causa del divieto di ingresso del materiale diesel a Porta Susa.
Quindi, i ritardi enormi di queste ultime settimane continueranno a verificarsi.
Purtroppo sembra che nessuno, oltre a noi pendolari, si preoccupi di una situazione che è diventata insostenibile e che sta causando l’abbandono del treno.
Trenitalia e Regione alla riunione di Quadrante di ieri hanno ripetuto che ancora non sanno se i Minuetto diesel potranno avere una deroga per entrare a Torino!
RFI, che ha la responsabilità di tutto questo casino, ieri non si è presentata alla riunione lasciando all’incolpevole Trenitalia l’onere di ascoltare le proteste dell’Associazione Utenti.
Ovviamente abbiamo ribadito la necessità di prendere provvedimenti urgentissimi per riportare ad una dimensione accettabile la situazione, che ad oggi non può che essere il cambio del treno (la rottura di carico) a Chivasso, e che, al più presto possibile, devono essere fatti gli interventi necessari nella stazione di Ivrea per poter fare qui la rottura di carico.
Ma abbiamo anche ribadito che al più presto deve essere presa una decisione per una soluzione definitiva del problema, cioè o l’acquisto dei locomotori bimodali, o l’elettrificazione della Ivrea-Aosta.
IL TEMPO STRINGE. COSÌ NON SI PUÒ ANDARE AVANTI.

Associazione Utenti Ferrovia
Chivasso – Ivrea – Aosta
http://digilander.libero.it/aufchivassoaosta/

Nessun commento: