Fiori della speranza...

Il Circolo di Legambiente Chivasso in collaborazione con i giovani under 18 che partecipano al progetto “I GIOVANI CAMBIANO IL CLIMA CHE CAMBIA”, ha realizzato giovedì sera un’azione di Guerilla Gardening.
Giovani volontari, armati di guanti, pale e tanta buona volontà si sono attivati  ieri sera lungo i viali di Piazza d’Armi a Chivasso, piantumando alcune piantine che si spera metteranno radici … in ogni senso!
“L’azione di piantumazione è un gesto, un simbolo di speranza e di lotta per la salute del nostro ecosistema e per il mantenimento dell’integrità e della bellezza dell’ambiente, dove attività di recupero delle risorse naturali e comportamenti corretti viaggiano verso un mondo più sostenibile – dichiara Massimiliano Tantillo, Volontario Legambiente - Obiettivo, infatti, è garantire la salute della collettività, per un mondo diverso, per migliorare la vivibilità dell’ambiente”.
L’iniziativa vuole porre l’attenzione su come piccoli gesti d’amore verso l’ambiente possono contribuire a migliorare l’equilibrio ambientale. Obiettivo è rendere partecipe la cittadinanza di Chivasso del proprio territorio e soprattutto di rendere giustizia a quelle aree verdi sempre più rare e sottodimensionate.
Tutto ciò è quello che abbiamo provato a fare in quest’area che, nonostante l’impegno di cittadini rispettosi, continua a subire gli attacchi da parte di chi non ritiene come priorità la tutela dell’ambiente.

 “I GIOVANI CAMBIANO IL CLIMA CHE CAMBIA”
Un progetto nazionale di Legambiente che coinvolge Piemonte, Lombardia, Liguria, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia rivolto a ragazzi under 18 prevedendo azioni di monitoraggio e difesa del territorio.
Il progetto vuole essere uno strumento di educazione e prevenzione per educare ad una cittadinanza attiva e partecipata basata sull’ambiente e sulla legalità favorendo e rafforzando il legame tra ragazzi e territorio.
In Piemonte sono 4 i circoli di Legambiente coinvolti nel progetto: uno di questi è proprio quello di Chivasso.
“Siamo un gruppo di giovani chivassesi dai 16 ai 20 anni, amiamo la nostra città e pensiamo che rappresenti il dono più prezioso che le generazioni che ci precedono ci possano lasciare in eredità. Ci rendiamo conto che si tratta di un patrimonio unico, difficile da gestire e da conservare in tutti i suoi aspetti, sociali, economici, naturali.” afferma uno dei ragazzi che ha deciso di impegnarsi nel progetto.

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