Dibattito sul Movimento 5 stelle di Chivasso...

LETTERA AD ALESSANDRO VERNERO del Movimento 5 stelle.
Caro Alessandro,
nell’intervista che hai rilasciato a “La Nuova Periferia” di mercoledì 1° dicembre offri una spiegazione dell’allontanamento di alcuni dal Mov5stelle di Chivasso. Tra questi ci sono io. Siccome a Chivasso conto come il due di picche, non varrebbe di parlarne e di annoiare coloro che sono in indirizzo. Però la tua risposta solleva indirettamente una questione per me importante, e che tu ometti di indicare nell’intervista: quindi mi scuserai se intervengo per muoverti una piccola critica.
Intanto ti ringrazio per l’immeritato complimento (quello di essere competente). Poi spieghi che si è manifestata una contrapposizione tra alcuni membri del gruppo (Luca Morandi, Carlo Fontana, Tomas Carini) e me riguardo all’attività da condurre a Chivasso. Questo è vero. Però dimentichi di indicare uno dei motivi fondamentali di dissenso: la pregiudiziale antifascista. Che cosa voglio dire con questa espressione? Voglio dire che a mio avviso il M5S dovrebbe: 1) rifiutare di accogliere chi è fascista; 2) rifiutare di collaborare con membri di gruppi neofascisti e con i gruppi stessi; 3) e soprattutto respingere come contrarie allo spirito del M5S le idee fasciste. Non sto dicendo che nel gruppo chivassese ci siano dei fascisti. Questo non lo so e non lo posso. Sto dicendo che quando sono stati posti quei tre problemi, la risposta arrivata da Torino in modo esplicito, e da te in modo meno esplicito, è stata che queste sono questioni superate e irrilevanti. Secondo me invece non sono affatto né superate né irrilevanti per il M5S...
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