Da 14 giorni in sciopero della fame...

TORINO -  http://senzafrontiere.noblogs.org/   Hassan e Arbil, in sciopero della fame da ormai 14 giorni al CIE di corso Brunelleschi, sono decisi a non mollare. Hassan, visitato ieri all’ospedale “Martini” di via Tofane, è dimagrito di 12 chili ed ha ancora nell’intestino una pila e due bulloni ingoiati nel corso della protesta. Anche Bachir, in sciopero dall’8 dicembre, va avanti.
Si moltiplicano le iniziative di informazione e sostegno alla loro lotta. Una lotta di libertà, sin dal 14 luglio quando parteciparono alla rivolta che rese inagibile la sezione bianca. Per questo hanno trascorso cinque mesi alle Vallette e, dopo il processo che li ha condannati, sono stati riportati al CIE e messi in isolamento.
Dopo i presidi di domenica 12 dicembre, nella mattinata di ieri c’è stato un volantinaggio informativo al “Martini” per sensibilizzare medici e sanitari su quanto avviene al CIE e sulla pratica diffusa di addomesticare i referti medici di chi arriva pesto e sanguinante dai centri.
In prima serata c’è stato un presidio volante di fronte al muro di via Monginevro, quello più vicino alle celle di isolamento, dove sono rinchiusi al freddo Hassan ed Arbil. Grida e slogan di saluto sono state rivolte ai reduci della rivolta del 12 dicembre in via Corelli a Milano.
Prossimo appuntamento sabato 18 dicembre dalle 15 in piazza Castello angolo via Garibaldi. Per raccontare dell’Italia al tempo dei lager, delle lotte nei CIE e del nuovo “pacchetto sicurezza” in discussione in queste ore in parlamento.

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