Perchè l'emergenza NON diventi normalità...


I pendolari della linea ferroviaria Chivasso-Aosta continuano ad essere molto preoccupati per la situazione venutasi a creare dopo il (pur sacrosanto!) intervento del dott. Guariniello che ha imposto il divieto di accesso ai treni diesel a Porta Susa dal prossimo 12 dicembre.
Dai comunicati stampa diffusi da FS, Regione Piemonte e Regione VDA partecipanti all’incontro del 22 novembre, apprendiamo che sono state “individuate” (che denota il permanere di incertezze) delle soluzioni che prevedono il cambio del locomotore da diesel a elettrico a Chivasso per i treni più frequentati e la speranza, tutta da verificare, di poter ancora utilizzare i Minuetto diesel per alcune corse.
I comunicati non lo esplicitano, ma si intuisce che, se non ci sarà una deroga per i Minuetto diesel, per alcune corse sarà obbligatorio il cambio del treno.
SI TRATTA DI UNA SOLUZIONE ANCORA CON MOLTI PUNTI INTERROGATIVI.
Il problema che vogliamo evidenziare, però, è che già da alcuni giorni, per ridurre i problemi di inquinamento a Porta Susa, a Chivasso viene effettuata una manovra simile a quella che ci sarà dal 12 dicembre: il locomotore diesel viene staccato dal lato verso Milano del treno e riattaccato sul lato opposto verso Torino, in modo che il convoglio si presenti a Porta Susa con il locomotore in testa.
Questa manovra viene effettuata in circa 15 minuti, invece degli 8 previsti da orario (il semplice cambio banco da locomotore a pilotina) e il risultato è che da 10 giorni a questa parte i ritardi sono diventati altissimi, cronici, quotidiani.
Una situazione inaccettabile, che sta già provocando l’abbandono del treno, visto che lavoratori e studenti non possono permettersi di arrivare sempre in ritardo sul luogo di lavoro o di lezione.
NON VORREMMO TROVARCI NELLA STESSA SITUAZIONE ANCHE DOPO IL 12 DICEMBRE, QUANDO VERRÁ FATTO IL CAMBIO DEL LOCOMOTORE DA DIESEL A ELETTRICO. E CHISSÁ PER QUANTO TEMPO.
Crediamo che il problema debba essere affrontato anche tenendo conto della nostra esperienza di pendolari che quotidianamente viaggiano e soffrono sui treni della Chivasso-Aosta, e quindi chiediamo di essere consultati da chi sta prendendo le decisioni.
Riteniamo anche che debba essere prospettata da subito una soluzione che, superata l’emergenza, si ponga l’obiettivo di penalizzare il meno possibile sia i tempi di percorrenza che le anomalie (ritardi e soppressioni) provocati non solo dalla mancata elettrificazione della Ivrea-Aosta, ma anche dalle altre carenze strutturali della linea (binario unico, presenza di un numero abnorme di passaggi a livello, inadeguatezza della stazione di Ivrea, etc).
Infine, crediamo indispensabile un ripensamento sul progetto di lunetta di Chivasso e chiediamo che quelle risorse economiche disponibili vengano utilizzate o per l’acquisto di locomotori bimodali, oppure per l’elettrificazione della Ivrea-Aosta, cioè per risolvere veramente i problemi del servizio ferroviario tra Aosta e Torino.

Associazione Utenti Ferrovia
Chivasso – Ivrea – Aosta.


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