Quattro mesi dall’inoltro dell’interrogazione su Mediapolis dei consiglieri regionali MoVimento 5 Stelle Piemonte, è pervenuta la risposta. Risposta da un lato deludente perché la Giunta si sottrae alla richiesta di una valutazione globale e politica del progetto nonché delle responsabilità precedentemente assunte dall’amministrazione Bresso.
Eppure, d’altro lato, confortante perché al contrario di quanto sfrontatamente sostenuto dalla Società Mediapolis (che con un rituale diventato negli ultimi anni assiduo ha ancora recentemente dichiarato l’imminenza dell’inizio dei lavori) l’iter procedurale sembra essere assai lontano dalla conclusione. E forse non è incauto sperare che, se la Regione userà effettivo rigore nel valutare le garanzie che la Società dovrebbe produrre per dar corso al progetto, l’iter si arenerà da sé per inadeguatezza della proposta progettuale e inattendibilità del piano finanziario.
La risposta presenta tuttavia diversi aspetti ambigui. Come nel punto in cui si dice delle responsabilità nella verifica del piano finanziario. O come al punto finale, concernente l’ipotesi dell’impossibilità per la Società di portare a compimento le opere per mancanza di finanziamenti: in tal caso, infatti, “gli interventi diretti alla trasformazione dell’area potranno essere avviati solo dopo l’esecuzione delle opere ritenute strategiche per il territorio. Solo il Parco a Tema outdoor è previsto nella prima fase, insieme a tutti gli interventi infrastrutturali che rappresentano la parte più rilevante di opere pubbliche dell’iniziativa proposta.” Ma quali siano le opere ritenute strategiche per il territorio è al momento un rebus cui non riusciamo dare risposta. Tanto più che l’a.d. Porcellini ha recentemente dichiarato che le attività del parco e dei centri commerciali sono tra loro indisgiungibili, anche sotto il profilo della gestione del personale.
L’unica conclusione certa, nel generale quadro d’incertezza, è che le illusioni di nuovi posti di lavoro in Canavese continuano a essere irresponsabilmente alimentate. E che alle difficoltà economiche del finanziere Villa, l’a.d. della società Brainspark che ha inglobato Mediapolis, si offre sostegno da parte pubblica, consentendogli di millantare il possesso di un suolo agricolo (ipotecato!) che – dopo il cambio di destinazione d’uso con santa benedizione di Provincia e Regione – egli stesso dichiara del valore di 52 milioni di euro. In modo tale da riequilibrare la pesante situazione debitoria della sua società, aggravata negli ultimi giorni dalla sentenza che lo impegna a cedere all’ex socio Ganascio partecipazioni societarie per un milione e 700mila sterline e tale da costringerlo alla rinuncia dei lauti emolumenti di a.d. per gli ultimi mesi del 2009 e tutto il 2010. Ma per fortuna sua e sfortuna nostra c’è chi lo aiuta.
Per la visione del testo di risposta all’interrogazione clicca qui
Grilli Eporediesi.
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