Fenomeni politici......

CHIVASSO - Solo una mente geniale come quella del sindaco Matola (o del suo piccolo Minculpop di Palazzo Santa Chiara) poteva concepire un manifesto come quello affisso nei giorni scorsi. In cinque anni, dal 2005 al 2010,  il “verde pubblico” a Chivasso sarebbe aumentato del 78% per cento. Nel 2005 c’erano infatti 236.000 metri quadri di verde pubblico. Nei cinque anni successivi, attraverso la realizzazione di 10 giardini pubblici e di 111 orti urbani, la superficie avrebbe raggiunto  i  421.000 metri  quadri. Vale a dire 185.000 metri quadri in più. E allora? E con questo? Che ci azzecca? In questi cinque anni, mentre Matola faceva costruire i suoi giardini e i suoi orti, attorno al centro di Chivasso sono sorti nuovi quartieri, con nuove strade e nuovi parcheggi.  Una superficie ricoperta di “grigio” sicuramente superiore ai 185.000 metri di nuovo verde pubblico vantato dal sindaco. Quindi, complessivamente, il “verde” a Chivasso è diminuito.
Del resto, i calcoli sono semplici. Poiché Matola non ha conquistato armi in pugno alcun Comune circostante, in questi cinque anni l’estensione del territorio chivassese è rimasta la stessa. Perciò, ogni volta che un nuovo fabbricato prende il posto di un campo, il verde diminuisce di una superficie pari a quella del fabbricato medesimo. E poiché in cinque anni si è costruito molto, il verde è diminuito molto. Tutto qui. Non c’era bisogno di mettere i manifesti.
Matola avrebbe potuto costringere i costruttori a realizzare giardini pensili sul tetto dei nuovi condomini. Ma anche così la superficie del verde non sarebbe aumentata: sarebbe rimasta costante. Veramente una soluzione ci sarebbe e la suggeriamo a Matola: basterebbe far costruire dei giardini pubblici multipiano. Vai Matola! Provaci! Diventeresti famoso in tutto il mondo.

Paolo Ballesio.

In alto, il manifesto umoristico di Matola & soci.
In basso il verde come si presenta dalle parti di Via Berruti.

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