Note a margine, dopo la Fiera al Mauriziano...


CHIVASSO - Non so se in provincia di Torino, o in tutta la Regione, esiste una città dove l’unico Parco ombroso, e frequentato da tanti cittadini, che camminano o corrono, viene destinato a un’area espositiva, gastronomica, e anche foro boario.   Vedere l’erba schiacciata da camion e trattori, gli animali in gabbia e le cacche puzzolenti di mucche e cavalli non è stato un bello spettacolo per le persone che il Parco lo frequentano come “polmone verde” della città.  Naturalmente, il mattino dopo i rifiuti erano ancora in bella vista, e il fetore di urine e cacche era davvero intenso. Una bella sorpresa per coloro che volevano passare un po’ di tempo, magari con bambini, nel Parco Mauriziano.
A Chivasso tutto è possibile.  I politici, per fare bella figura, hanno fatto tagliare l’erba nel Parco, ma anche nelle aree di proprietà privata, poi adibite a parcheggi.  Tutto è stato fatto senza tenere conto che un Parco va “tutelato” perché è un bene dell’intera città.  Invece?  Il Parco è stato scambiato per un pratone agricolo dove anche le cacche degli animali concimano la terra. 
A mio parere è questione di cultura ambientale, e di rispetto verso i cittadini che frequentano il Parco.  Ogni anno, per un giorno, il Parco non è più un Parco, ma qualcosa di diverso che si può aggredire e violentare.
A questo punto spetta agli Ambientalisti usare un giusto aggettivo verso quei politici che il Verde Pubblico lo usano solo nella campagna elettorale, ma dopo si dimenticano cosa significa tutelare e valorizzare quel poco Verde esistente in città.  Vi ricordate il giardinetto di via Borla?  Se potessero farebbero diventare anche il Parco Mauriziano un grande parcheggio, con annesso qualche palazzone di 6/7 piani. Per il Sindaco questa è la Chivasso del futuro...
Marbert.

1 commento:

saturninox ha detto...

beh, per i palazzoni oramai sono in dirittura d'arrivo. Per il parcheggio ci stiamo attrezzando, abbi fede.