Quale lista civica dovremmo creare?


CHIVASSO - Quale lista civica dovremmo creare? Quale lista civica occorre oggi a Chivasso, nella situazione data? Secondo me dovremmo organizzare una lista che potrebbe avere nomi come «ora basta!», «andatevene tutti a casa!», «pietà l’è morta», «la misericordia è esaurita», oppure «Lista Vietcong», o anche «FLM», cioè Fronte di liberazione dalla merda. E così via. Quello che dobbiamo fare è mettere insieme un gruppo che si prepari a portare in consiglio almeno un consigliere, con due requisiti: la competenza e la combattività. Sottolineo il secondo: un consigliere che non gliene lasci passare una, che li faccia schiattare tutti. Insomma, che sappia svolgere quella semplice attività che si chiama opposizione. Il centrosinistra perderà anche questa volta, quindi occorre fare il possibile perché che in consiglio entri almeno un combattente tenace. Ma mi pongo lo stesso obiettivo anche nell’ipotesi che il centrosinistra vinca: un consigliere che smascheri le porcherie sarebbe utile in ogni caso.
Questa lista «fuori tutti dalle scatole!» dovrebbe cominciare a fare opposizione fin da ora, subito, tutte le settimane. Ogni settimana potrebbe tirarne fuori una. Con questa amministrazione non c’è che da scegliere. Non voglio dire che questa lista dovrebbe fare solo opposizione. Come ogni lista seria deve presentare un credibile programma di governo della città e chiedere i voti per vincere le elezioni e per realizzare il programma. A questo proposito, un programma ce l’abbiamo, sapete quale è, ve l’ho mandato più volte: migliorabile, perfezionabile, ampliabile, ma c’è. Ma, contemporaneamente, dovrebbe caratterizzare la propria campagna elettorale – che di fatto a Chivasso è già cominciata – per una opposizione che denunci senza misericordia, ogni settimana, una malefatta dell’amministrazione in carica. Senza misericordia e senza timore di scontentare questo o quell’altro, senza la paralizzante paura di turbare i rapporti con questo o quell’altra categoria o gruppo di cittadini o partito politico. Se occorre denunciare le carenze della sanità chivassese, bisogna farlo senza la paura di sentirci dire che c’era la Artesio: noi risponderemo che non ce ne frega niente dell’Artesio e della sua attuale confortevole poltroncina in consiglio regionale. Se bisogna parlare male della situazione dei trasporti nel Chivassese e bisogna dire che parte della colpa è del centrosinistra che ha governato la Regione, bisogna farlo, anche se il PD potrebbe risentirsi perché significa ricordare l’incompetenza e l’arroganza di Borioli. Se bisogna parlare male della Blu Room, bisogna farlo, anche se dentro ci sono dei «compagni» che purtroppo lì lavorano e devono pur mangiare (e noi per questo li capiamo). Se bisogna parlare male del «circolo dei lettori» e dire che è uno spreco di soldi, bisogna farlo anche se nei soggetti organizzatori ci sono compagni o amici con cui in tantissime altre circostanze riusciamo a collaborare e anche bene. Se dobbiamo denunciare che il consiglio comunale nel 2009 si è “dimenticato” di rinnovare o confermare con la prevista delibera di metà legislatura la commissione edilizia, bisogna farlo anche se nella commissione edilizia ci sono “dei nostri”. Tutte queste cose bisogna denunciarle lo stesso, senza offendere e senza urlare: bisogna farlo con pazienza, tolleranza e buoni argomenti. Ma bisogna farlo senza fare sconti a nessuno.
Con questo non voglio dire cha la nostra lista “Zio Ho” non debba cercare in tutte le occasioni possibile l’alleanza con tutti i moderati del centrosinistra, dal PD all’IdV a SeL e così via. Bisogna sempre cercare l’alleanza con gentilezza e pazienza. Questa insistenza paga: dentro al grande corpo moderato del centrosinistra ci sono tanti seri e integri compagni, che, se vengono sollecitati con proposte serie, rispondono all’appello. A Chivasso è accaduto ormai parecchie volte: dal caso Teatro a Canone al caso Puppo, dalla raccolta firme per l’acqua pubblica alla manifestazione contro la legge bavaglio. Ma bisogna toglierci dalla testa l’illusione che per convincerli a unirsi a noi occorra mantenere un comportamento omertoso e tacere sugli eventuali errori, compromessi, cedimenti dei loro partiti e dei loro dirigenti. Questo atteggiamento non è servito a niente. Basta ricordare l’esperienza del governo Prodi e quella della giunta Bresso. A cosa è servito alla sinistra radicale rinunciare a sostenere energicamente le proprie posizioni? A niente. Non è servito a “sbarrare la strada alla destra”, perché la destra ha vinto, in Italia e in Piemonte. E non è nemmeno servito a salvare la sinistra radicale, perché la sinistra radicale – da Rifondazione ai Comunisti italiani ecc. - è morta e sepolta, anche se molti compagni generosi e disinteressati credono che sia ancora in vita.
Aggiungo ancora una osservazione sull’eterno dilemma del voto utile. Abbiamo spesso votato per i moderati per fare fronte comune contro la destra. Perché comunque una differenza fondamentale tra la destra italiana e la sinistra è che la prima è autoritaria e razzista, la sinistra no. Ma ora che la destra governa a Roma e in molte regioni, possiamo essere sicuri che la sinistra moderata abbia la forza per contrastare l’autoritarismo e il razzismo di questa destra? Non lo credo. Non ha più la forza, forse non ha più la convinzione. La sinistra moderata non ci salverà dal fascismo. Sulla legge intercettazioni una parte del PD si è mostrata disposta a trattare. E comunque, il PD non ha avuto la forza nemmeno di organizzare una manifestazione di piazza in difesa della Costituzione. Forse semplicemente  il PD non esiste più, così come non esiste più Rifondazione comunista. Se vogliamo salvarci dal fascismo incombente, dobbiamo farlo da soli. Cominciamo dalla lista civica di Chivasso. Se non vi sembrano adatti i nomi che ho proposto, possiamo sempre chiamarla “Lista Resistenza”.
pm.

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho letto i post che si sono susseguiti. Forse le critiche sterili di qualche guastatore hanno proprio quell’intento: guastare. Tuttavia, al netto delle polemiche mi pare che ci siano alcuni blogger armati di buona volonta’, idee e voglia di partecipare in buona fede non tanto per se, quanto per la comunita’. Se devo essere sincero l’idea della lista civica, non mi ha mai appassionato. L’elettore medio non conosce I programmi dei partiti “big”, figuriamoci se si sbatte per informarsi di cosa vorrebbe fare una lista civica. Potrebbe votarla quando vengono a verificarsi una o piu’ delle seguenti condizioni: per protesta e/o sfiducia dei grandi partiti o per amicizia e/o stima di un candidato. Questi fattori, comuni anche agli altri partiti, non bastano. E’ necessario un fattore in piu’ per vinvere (e non per accontentarsi di un consigliere all’opposizione) che raccolga la protesta e impersoni quei tratti di legalita’ desiderati e auspicati dai blogger propositivi di questa rubrica: un simbolo, possibilmente conosciuto e che dia immediatamente all’elettore una connotazione di quella lista. Personalmente credo che le idee e le intenzioni di molti cittadini sposino la sintesi del Movimento 5 Stelle, di cui io non faccio parte ma sono ugualmente simpatizzante. Sono sicuro che alcuni di Voi potrebbero obiettare con critiche a vario titolo sulla persona di Beppe Grillo. Ma proviamo a pesare una eventuale lista civica per Chivasso e un potenziale Movimento 5 Stelle per Chivasso. Quale sarebbe la differenza? Dalle parole che leggo nei post (guastatori a parte), e soprattutto da cio’ che da quelle parole trasuda, cioe’ passione, altruismo e disgusto delle ingiustizie continuamente perpetrate, dell’arroganza di chi sa di poter assumere atteggiamenti da padrone, ebbene, non trovo differenze, se non una. Quel simbolo. A mio modesto avviso potrebbe essere un valore aggiunto alle buone intenzioni di molti cittadini che intendono spendere il proprio tempo a favore della collettivita’. Sono sicuro che le idee di programma non manchino. In piu’ occasioni ho avuto modo di conoscerle. Sicuramente vanno raffinate, discusse, snocciolate. Ma UN BUON PROGRAMMA DA SOLO NON BASTA. Anche I simboli dei grandi partiti pagano la disaffezione degli elettori, a prescindere dai programmi. Un simbolo come quello del Movimento 5 Stelle invece potrebbe raccogliere sia la protesta di chi non ce la fa piu’, ma anche di quelle persone convinte che quella sia una nuova strada da percorrere. Inoltre, in questo caso, saranno I vari PD, IDV e Sinistre a Vario Titolo a cercare un punto di contatto per eventuali punti programmatici da condividere. Il mio pensiero ovviamente e’ nel pieno rispetto delle sensibilita’ e idee di tutti.

Luca

Anonimo ha detto...

Alle regionali di marzo il Movimento 5 Stelle è risultato il quinto partito chivassese, avendo superato IdV, Federazione della Sinistra e SeL.
11/06/10 07.54
Centro Otelli ha detto...

come centro otelli nonn ci sono preclusioni di nessun tipo. La cosa importante è riuscire a ridare speranza e fututo a questa città. Ma i progetti camminano sulle gambe, e ci vogliono persone che si diano da fare. sveglia!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
11/06/10 08.01

Anonimo ha detto...

Intervento sulla lista civica "pietà l'è morta":
non sono molto d'accordo... si rischia di creare l'ennesimo cespuglio che non porta a nulla, magari neanche a quel consigliere spacca marroni, come "ideologia" credo che a questo punto se si vuole chiudere la falla democratica che sta facendo affondare il Titanic della democrazia italiana verso il baratro del fascimo, andrebbe cercare di essere ... Mostra tuttouniti e con buone idee CONDIVISE, credo che sia la strada(a questo punto) più difficile ma l'unica percorribile che ci possa portare in salvo... credo che sia così! Anche se so che in questo momento di difficoltà, amarezza, di teledeficienza e di tante altre cose, soluzioni certe e giuste... non ce ne sono, chi ne ha o vuole farci credere che le sue soluzioni sono insindacabili e le uniche giuste, ci mente... così non sono neanche tanto sicuro io che la mia sia quella buona!
RESISTENZA!
Marco Anselmino

Anonimo ha detto...

A differenza di Anselmino, credo che l'unica speranza sia proprio quella di veder nascere e moltiplicarsi molti "cespugli" al di fuori dei partiti del centrosinsitra, anche se NON CONTRO i partiti del centrosinistra. Sono i "cespugli" che ormai sono vivi, mentre i partiti del centrosinistra sono morti. Chi c'era in questi giorni a manifestare a Roma contro la legge bavaglio? Il "cespuglio" dei viola. Chi raccoglie le firme per l'acqua pubblica? Una coalizione di "cespugli". Chi difende il territorio? Tanti comitati "cespuglio". Chi fa opposizione in consiglio regionale? Il cespuglio dei "grillini". Qual è oggi il quotidiano più combattivo? Il "cespuglio" di Travaglio, cioè il Fatto quotidiano.
Sono i partiti esistenti che ormai sono cespugli secchi.
Coraggio, Anselmino, molliamo gli ormeggi. La vita ormai è FUORI dai partiti esistenti del centrosinistra. Se può nascere una vera opposizione e una vera alternativa a Berlusconi e all'Italia berlusconiana, questa nascerà fuori dai partiti esistenti del centrosinistra, che non hanno più nulla da dire e hanno tutti le gomma sgonfie. Verrà da quelli che tu chiami "cespugli".
pm

goldsetter ha detto...

Ci sono grossi alberi che però marciscono tipo la P.iantaD.emocratica.S.elvatica oppure già si vede un deterioramento nella P.ianta solo D.emocratica,allora perchè questa sterile polemica dei cespugli ricordiamo il "baffino" che introdusse questa polemica quanti successi ha raggiunto...toccate ferro,Goldsetter.

Anonimo ha detto...

Partiamo e andiamo verso questa nuova esperienza...ma per fare che? Tutti siamo daccordo, e io per primo, che ad esempio bisogna bloccare altre edificazioni scriteriate di palazzi, ma non ho ancora capito quale sarebbe la nostra idea per recuperare gli oneri che oggi pagano una grande parte dei servizi erogati a favore dei cittadini. Noi dove li troviamo quei soldi?
Don Bairo

Simone ha detto...

Caro Don Bairo, che non si sa chi sia sembri Zorro, penso che per inizire a pensare il cambiamento vero, bisogna innanzitutto lasciare a casa questo Noi.
Il noi implica spesso se non sempre chiusura nei confronti dei nuovi e di chi non fa parte di caste, cstine e castette esistenti sia a destra che a sinistra. La discussione e lo scambio di idee parte da una parità, molti fortunatamente sanno nulla di che è stato il passato a chivasso, e questo Noi spesso implica di inglobare persone che non hanno fatto del bene a Chivasso e ai suoi abitanti.
Diamo una possibilità alle nuove forze non tagliandole fuori già con il linguaggio, troppo spesso si da per scontato che eventuali liste civiche debbano per forza comprendere vecchi compagni, fortunatamente qualcosa sta cambiando e il vecchio nel bene e nel male almeno lo si riconosce e certi personaggi chivassesi se li conosci li eviti. Penso che bisognerebbe escludere dalle liste chi è già stato eletto precedentemente in qualche lista, chiedere loro solo un appoggio politico-logistico e chi ricopre incarichi in società, cooperative, associazioni che lavorano per l'ente pubblico perchè troppo ricattabili e in conflitto d'interessi
Simone

Anonimo ha detto...

Caro Simone sono felice per te che negli anni ti sei mantenuto duro e puro, inattacabile e soprattutto distante dall'esercizio delle pubbliche amministazioni. Ti auguro una buona amministrazione e un fulgido futuro politico se i chivassesi (che tu avrai in testa) vorranno darti la fiducia che ti aspetti. Un ultima cosa, quando parlo di Noi intendo le persone che ci stanno a prendersi per mano e fare un passo insieme verso una convivenza accettabile per tutti "belli e brutti". Temo invece che il tuo tentativo di mettere insieme "l'uomo nuovo" sia illusorio e molto molto pericoloso. Sai che ti dico? Che più ti leggo e più mi vien voglia di ricominciare di fare politica, pur essendo "contaminato" o appestato come preferisci, con un passato associazionistico, da militante e un presente cooperativistico dei quali non rinnego nemmeno una riga e dei quali vado fiero...ma sono sicuro che non ti riferivi solo a Don Bairo (zorro), visto che nessuno sa chi sia questo frate alcolico...
Don Bairo

Simone ha detto...

Quando ti firmerai
ti risponderò
Buona discesa in campo politico, io cerco di fare del mio meglio tutti i giorni lottando contro le lottizzazioni politiche presenti a Chivasso dalla giunta Lacelli in poi.
Buona fortuna

Anonimo ha detto...

DON BAIRO ! Per questo blog io sono DON BAIRO ! Il mio Don Bairo vale quanto il tuo Simone. Le cose che racconti tu come Simone valgono quanto quelle di Don Bairo...

Simone Capula ha detto...

Forese sul blog si, ma pare che hai un po' di paura a esporti forse perchè hai paura di ritorsioni da parte della casta, FORSE...
Io sono Simone Capula

Anonimo ha detto...

Io ho paura della superficialità e ho paura di chi ritiene di avere la verità in tasca. Ho paura che questi atteggiamenti portino NOI di sinistra a rimanere ancora per molti anni alla finestra. Non ho paura di ritorsioni alla mia persona, non mi sono mai nascosto e tutti sanno da sempre da che parte mi colloco e da dove arrivo. Ma ho paura per i 300 lavoratori in qualche modo rappresento, ho paura per gli ultimi che in quella cooperazione sociale che qualcuno denigra hanno trovato il loro riscatto, la loro dignità di lavoratori e di uomini. Ho paura per quelle famiglie che a fatica si sono ricostruite dopo anni di distanza, sofferenze e clandestinità, ho paura per chi in passato a causa delle sue fragilità ha imboccato strade chiuse e dopo fatiche grandi oggi raccoglie brandelli di una esistenza un pò migliore. Caro Simone se vuoi divertirti fallo con me, fallo verso la mia persona, lascia perdere il resto, potresti fare del male ad altri che non centrano nulla con le seghe mentali che quì ci facciamo.
A proposito io mi chiamo Fabrizio Debernardi, classe 1962, nato da famiglia che votava comunista, cresciuto all'oratorio di Chivasso, militante del Paolo Otelli dal 1991, Consigliere Comunale della Rete 96/97, tesserato ai Verdi a fasi alterne (in base alle incazzature) fino al 2008, estimatore del pensiero di Nichi Vendola senza pur tuttavia aderire al suo movimento, attualmente "alla finestra"...Ah sì, porto il 43 di scarpa...
Per il blog continuo ad essere DON BAIRO...Per alre amenità di tipo squisitamente persoanle ti invito a scrivere via mail per non tediare i lettori di questo spazio.

saturninox ha detto...

Mi sembra evidente che o si riesce a fare uno sforzo in senso costruttivo, delineando un programma di cose da fare, o diventa difficile pensare ad un percorso comune. Certo che bisogna partire dalle cose che non vanno, ma non possono essere (queste ultime) continuamente poste come discriminante. E' evidente che si siano fatti errori, e che dobbiamo non ripetrli. Ma continuare a sparare contro tutto e tutti non penso che sia utile, se si vuole uscire dall'angolo dell'impossibilità di essere presenti ed efficaci nella politica chivassese. Per fortuna ( o purtoppo, fate voi) per entrare in consiglio comunale ci vogliono dei voti. E per averli dobbiamo riuscire a fare una proposta credibile (innanzitutto nelle persone), e con dei contenuti. Provuiamo a confrontarci su questi, invece di rivangare continuamente cose che molti dei presenti non praticano. Proviamo a dire che vorremmo innanzitutto lavorare sulla trasparenza, con la pubblicazione di tutti gli atti sul sito del comune e dei redditi dei consiglieri, gli stipendi dei dipendenti, le consulenze. Proviamo a dire che i servizi ed i lavori verranno affidati con bando, senza rincari successivi, con gare pubbliche e aperte.
Proviamo a dire che è nostra intenzione rivedere l'affidamento a SETa dei servizi di igiene urbana. Proviamo a dire che viorremmo programmare bilanci comunali condivisi, con soldi veri da destinare discutendone con i cittadini, e fornendo, come amministrazioe, spazi di mediazione per deciderne l'utilizzo. Proviamo a dire che vorremmo rivedere il priano regolatore per rimediare ai dannidi questa amministrazione cementificatrice- Proviamo a dire che vorremmo avere un trasposto pubblico interno che permetta ad uno della coppina di andare all'asl in autobus, senza prendere l'auto. Proviamo a dire che vorremmo destinare i soldiper la cultuura per degli spazi che ora mancano, invece che a pioggia. Ecco proviamo a dire, forse è ora di farlo

Saturnino.

Ps la polemica sui nomi e una cagata. discutete dei contenuti, non delle forme.

Giacomo ha detto...

Il nome per la lista dovrebbe essere Giorgio La Pira e a questo grande uomo rifarsi nei programmi e nell'approccio etico con la politica