Una riflessione sul lavoro, oggi che è il Primo Maggio...


Oggi va di moda il volontariato e continuamente nascono associazioni di volontari. A Chivasso ci sono i vigili del fuoco volontari, i volontari della croce rossa, i nonni vigile volontari, i volontari socio-sanitari, le guardie ecologiche volontarie, i volontari della protezione civile e l'elenco potrebbe proseguire a lungo. In molti casi si tratta più che di un'azione di supporto, un di più per esprimere la solidarietà e l'impegno civile e sociale, di una vera e propria sostituzione di quello che dovrebbe essere un servizio garantito dalle strutture dello Stato. Aggiungerei che si tratta di una sostituzione di personale retribuito di enti pubblici con cittadini che offrono - generosamente - il loro tempo libero per un'attività che non è un hobby, un capriccio di cui poter fare a meno ma un servizio indispensabile per la comunità. Che altro è in realtà se non un taglio mascherato delle risorse per questi servizi, rinunciando ad impiegare personale regolarmente assunto in favore di volontari? Solo a Chivasso
Carlof.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Penso che questa riflessione, per molti versi condivisibile, rischi però di essere un po' riduttiva nei confronti del volontariato, che spesso copre spazi in cui il pubblico non riesce a intervenire, o a cui comunque, con i governi attuali, non sarebbero destinate sufficienti risorse. E spesso il volontariato anticipa i tempi, rivelando e affrontando problematiche nuove, che altrimenti rimarrebbero nascoste, o senza risposta.
doc

Castrol. ha detto...

E' vero; resta pero' da capire come, fra qualche anno, sarà possibile mantenere in piedi tanti servizi basati sul volntariato. Se pensiamo che almeno il 60 % di tanti volontari sono dei pensionati (andati in pensione con circa 60 anni), come la mettiamo con il fatto che fra qualche anno, con l'aumento dell'età pensionistica, sarà piu' difficile contare sull'apporto di pensionati, anagraficamente + vecchi e quindi meno propoensi a farsi il mazzo?
Castrol.