presso Palazzo Einaudi, Piazza d'Armi, a Chivasso
Dal 5 al 10 maggio ore 16.00 —19.00
Ingresso gratuito.Mostra fotografica a cura dell'associazione Groshgrup, i volti di dieci ragazzi albanesi nei loro
percorsi di integrazione a Torino, percorsi non sempre lineari e mai facili. Un progetto nato dalla
volontà di mettere in luce una realtà sommersa, fatta di lavoro e sacrifici, ma anche di sogni e speranze.
Sabato 8 maggio 2010, dalle ore 16.30 dibattito pubblico incentrato sui temi dei diritti dei migranti.
12 commenti:
Cari compagni di Amnesty,
complimenti vivissimi per questa bella marchetta al sindaco Matola: forse non vi siete accorti che prima Matola ha buttato fuori Legambiente (cioè Domenico Cena), con cui da anni il Comune organizzava Centrostrade, e poi ha organizzato una propria festa "clientelare" delle associazioni accondiscendenti escludendo Legambiente.
E perché è accaduto questo? Perché Domenico non è tanto arrendevole, e ha posto delle condizioni alla prosecuzione della collaborazione. Matola ha subito colto l'occasione per liberarsi del fastidioso Domenico, che ha il coraggio di opporsi a questa amministrazione a differenza di molte altre associazioni che chinano la testa. Forse non vi siete accorti di niente e allora mi chiedo dove vivete.
Aderire al Comitato acqua pubblica non va bene, invece fare marchette al sindaco va bene (il sindaco che invita i filonazisti a parlare a Chivasso: questo è un punto a cui Amnesty dovrebbe essere sensibile).
Complimenti vivissimi!
piero
P.S. Ammetto che siete in buona e vasta compagnia.
Ciao Piero,
mi dispiace veramente constatare che la tua intelligenza e il tuo tempo prezioso vengano sprecati a far critiche gratuite e totalmente distruttive, usando peraltro toni oltraggiosi.
Prima di tutto, giusto per chiarire (per completezza ti invito anche ad andare sul nostro sito www.amnesty.it e scaricare lo statuto dell'associazione):
Amnesty International è un'Organizzazione non governativa indipendente
e pertanto è necessario che l'associazione NON si schieri politicamente e che NON accetti donazioni dai governi. Tutto questo è indispensabile per poter esercitare pressione sugli stessi.
Ammetto di non conscere nello specifico le ragioni che hanno comportato l'allontanamento di Legambiente dall'organizzazione di 100 strade, conosco e stimo Domenico Cena e credo che abbia operato al meglio per l'associazione, non collaborando con il comune.
Per chiarire la posizione del gruppo di Chivasso che tanto ti ha "alterato", dovresti sapere che chiedere il patrocinio per esporre una mostra e avere la possibilità di usare gratuitamente la sala per l'evento NON comporta un'adesione al programma politico della giunta (quello che tu, con uno humour inglese che non raggiunge lo scopo, chiami "marchette"), vuol semplicemente dire usare in maniera intelligente le risorse del territorio per lavorare sulla sensibilizzazione ai diritti umani. Se l'assessorato, di qualunque parte politica sia, decide che l'iniziativa può meritare attenzione NON significa scendere a compromessi né noi con loro, né loro con noi.
L'adesione al Comitato acqua pubblica (forse non sono stata chiara quando te ne ho parlato nelle scorse settimane)NON dipende dalla volontà del gruppo di Chivasso, ma è una decisione che spetta ad Amnesty Italia, la quale non si è ancora pronunciata apertamente sulla questione; ma, come dovresti sapere, ha lavorato finora SOLO sul diritto di accesso all'acqua per le persone che l'acqua non ce l'hanno (vedi i palestinesi nella Striscia di Gaza ... forse, però, per te son questioni troppo lontane dalla piccola realtà di Chivasso).
Tralascio le espressioni dure e l'astio che traspare dalle tue parole (ognuno di noi utilizza il gergo e i modi che si può permettere), ma mi sembra importante sottolineare che questo atteggiamento distruttivo non giova a nessuno, tanto meno a chi vorrebbe costruire un mondo migliore e dedica parte del suo tempo libero a questo.
Stai sereno. Annarita, Amnesty Chivasso.
Cara Annarita,
non mi sono spiegato ed è colpa mia. Non mi riferivo alla mostra, ma alla manifestazione "ViviChivasso" di domenica 9 maggio, costruita dal sindaco sulle macerie di "Centostrade", che da anni Comune e Legambiente organizzavano insieme. Però da qualche anno presidente di Legambiente Chivasso è Domenico Cena, che siccome ha la schiena dritta non fa da scendiletto al sindaco. E il sindaco se ne è subito liberato - Cena è troppo rompiballe - e si è creato una manifestazione "governativa", senza disturbatori. A questa manifestazione Amnesty ha aderito.
Lasciamo stare le altre associazioni: ma da Amnesty mi attendevo che avesse la schiena dritta come Domenico, e che capisse quale parte scegliere. Mi aspettavo da Amnesty che manifestasse solidarietà a Cena rifiutando di partecipare alla festa matoliana di domenica. Ma non è stato così.
Non sai come sono andate le cose riguardo a Legambiente? Sarebbe stato facile informarsi. Comunque ora lo sai, e Amnesty è ancora a tempo a rimediare. Fate voi. Vi occupate meritoriamente di diritti umani: dovreste sapere da che parte stare.
pm
La festa a cui mi riferisco è quella descritta nell'articoo di Localport che riproduco parzialmente qui sotto
(da Localport:)
La formula, ha spiegato il sindaco Matola, è quella di “100 Strade”, ma questa nuova denominazione segna la “separazione” ufficiale dalla manifestazione di Legambiente alla quale il Comune ha sempre aderito negli anni passati. E qui non è mancata una sorta di risposta a distanza dopo le recenti polemiche sollevate dal circolo chivassese di Legambiente che, in segno di protesta contro un’Amministrazione “nemica del verde”, aveva promosso la “sua 100 Strade” domenica 19 aprile.
«Mi dispiace che in questi anni, con Legambiente, non siamo riusciti a creare qualcosa che ci permettesse di lavorare insieme. Ma non ho timore di dire che in questi anni di “100 Strade” è sempre stato il Comune ad accollarsi l’impegno maggiore a livello organizzativo, di lavoro, di attrezzature e così via, mentre di Legambiente c’era ben poco». Il Sindaco ha così voluto sottolineare il significato di “ViviChivasso”, una “vetrina” per tutti i gruppi e le associazioni che fanno qualcosa per Chivasso e che dimostrando di amarla proprio attraverso la promozione di idee e di progetti. Sia da parte del Sindaco che dell’Assessore, è venuto un grande ringraziamento agli uffici che hanno lavorato incessantemente per l’organizzazione di questo evento, inviando oltre duecento inviti ad associazioni, scuole, gruppi sportivi e così via. E proprio il ventaglio amplissimo di inviti a partecipare, ha evidenziato l’assessore Scoppettone, «Testimonia che per noi si tratta di una manifestazione aperta assolutamente a tutti».
I gruppi presenti domenica avranno uno stand dove pubblicizzeranno la propria attività, anche con esposizioni, laboratori e animazione, favorendo così l’approccio con il pubblico. La zona che accoglierà gli stand, sarà quella compresa fra viale Matteotti, via Lungo Piazza d’Armi e l’ex Foro Boario e sono circa 60 le associazioni che presenzieranno all’iniziativa. Nel dettaglio parteciperanno: Urp e Vigili, Ludobus, Centro Giovani, Ludoteca comunale, Avulss, Allegro Nido, asilo nido “I Girasoli”, asilo nido “L’Aquilone”, scuola per l’infanzia di Betlemme, il gruppo di fraternità e solidarietà “Terra e Sole”, il Centro d’Incontro comunale “Felice Donato”, Amnesty International, Punto a Capo, Centro servizi Vssp, “La Boscaglia” di Brozolo, “La via Francigena di Sigerico” di Ivrea, il “Piccolo carro” di Chiaverano, il Csa Borgo Sud Est, la Samco, i Pittori di via Platis, l’Asd Isana Rugby Club, il Cucciolo, il Centro di aiuto alla vita e il Movimento per la vita, il Sorriso, l’Asd s.g. Ginnastica Concordia, la Middle School Band, la Schola Cantorum, l’Asd Pallacanestro, Apri, l’associazione ricreativa “Nel mondo di Alice”, l’associazione culturale “Nost Piemont”, la Croce Rossa Italiana, il giornale La Nuova Periferia, Arte e Tango, Volley Fortitudo, gruppo storico Marchesi Paleologi, Pittori Atena, associazione Ritmi Africani, Bersaglieri sezione “F. Brunato”, Circolo Filatelico Numismatico Chivassese, Pianeta Vita e Speranza, associazione nazionale Polizia di Stato, Centro Giovani Rondissone, Asd Happy Dance, associazione Pugilistica Noble Art, Asd Chivasso Sporting Club, Csm Chivasso Asl To4, Ciss Anziani, Cilte Scs, Ciss Patatrak minori, Ciss Re Mida, Handirivieni, Eta Beta, Istituto di istruzione superiore “Europa Unita”, Ciss, micronido “Il paperotto”, progetto Radar Sert, III Circolo e Asd Centro Sportivo Chivassese
Gran parte delle "associazioni", sono enti finanziati largamente dal Comune, Ciss e Asl, che fanno parte di, in particolare, di una Cooperativa che ha un sacco di convenzioni e finanziamenti e penso che sia da sempre tra gli organizzatori prima di 100 strade e ora dell'apertura della campagna elettorale del sindaco sceriffo Matola e dei suoi soci in affari.
Sta usando soldi pubblici per fare con l'aiuto delle "associazioni" che hanno aderito la campagna elettorale a lui e ai partiti che lo sorreggono.
Del resto questa giunta da molto tempo ha intercettato nelle clientele interne alle associazioni, una parte dei suoi "grandi elettori". Andate a fare un giro nel famoso Campus del Baraggino e vi renderete conto, amici degli amici che fanno il bello e cattivo tempo, attività commerciali vere e proprie cammuffate da Associazioni.
Giuseppe Lo Sfascio
Il mondo migliore non si costruisce certamente con i nasi da clown alle parate del Sindaco sceriffo-censore.
Sig.ra Annarita, Le ricordo Che il sindaco Matola è quello che ha fatto un editto nei confronti sdi una compagnia teatrale che non può più rappresentare in nessun locale comunale di Chivasso il proprio spettacolo, spettacolo che trattava di origini delle Brigate Rosse,quella organizzazione che alcuni suoi militanti hanno subito violenze in carcere. Violenze che Amnesty ha denunciato. Potremo sempre invitare la Compagnia Teatro a Canone e il Comitato per l'Acqua pubblica ad andare a svolgere la propria attività a Gaza o a Kabul almeno anche Amnesty di Chivasso potrà aderire alle loro attività.
Mi mi faccia ilpiacere.... siamo seri.
Giuseppe Bosco
Lode della dialettica di B. Brecht(trad. di F.Fortini)
L'ingiustizia oggi cammina con passo sicuro.
Gli oppressori si fondano su diecimila anni.
La violenza garantisce: Com'è, così resterà.
Nessuna voce risuona tranne la voce di chi comanda
e sui mercati lo sfruttamento dice alto: solo ora io comincio.
Ma fra gli oppressi molti dicono ora:
quel che vogliamo, non verrà mai.
Chi ancora è vivo non dica: mai!
Quel che è sicuro non è sicuro.
Com'è, così non resterà.
Quando chi comanda avrà parlato,
parleranno i comandati.
Chi osa dire: mai?
A chi si deve, se dura l'oppressione? A noi.
A chi si deve, se sarà spezzata? Sempre a noi.
Chi viene abbattuto, si alzi!
Chi è perduto, combatta!
Chi ha conosciuto la sua condizione, come lo si potrà fermare?
Perché i vinti di oggi sono i vincitori di domani
e il mai diventa: oggi!
Aggiungo una osservazione. Annarita scrive: "Amnesty International è un'Organizzazione non governativa indipendente e pertanto è necessario che l'associazione NON si schieri politicamente e che NON accetti donazioni dai governi. Tutto questo è indispensabile per poter esercitare pressione sugli stessi".
Ma Annarita sembra non accorgersi che proprio la partecipazione ad una manifestazione "elettorale" organizzata dal sindaco "schiera" Amnesty, oggettivamente, dato il contesto, con una determinata parte politica e contro un'altra.
Non si può partecipare a spottoni elettorali del sindaco e poi rivendicare di essere al di sopra delle parti. Naturalmente, riconosco la buona fede di Annarita, ci mancherebbe: è un caso di ingenuità? Di mancata conoscenza della situazione chivassese?
piero
A proposito degli ultimi commenti su questo blog per il mancato intervento del gruppo di Amnesty nelle questioni inerenti Chivasso, aggiungo che Amnesty International ha una struttura gerarchica e l’assemblea dei soci sceglie democraticamente chi nella sede nazionale di Roma decide quali campagne attivare, cioè su cosa e con quali metodi lavorare. Noi singoli gruppi non abbiamo questa autonomia di scelta, né tanto meno possiamo di nostra iniziativa prendere posizione su questioni riguardanti la realtà locale. So che tale distacco turba gli animi di molti, ma per Amnesty negli anni questo è stato proprio un punto di forza a garanzia dell’imparzialità e della tutela degli attivisti.
Per quanto riguarda invece la manifestazione di domenica, ricapitolo la situazione: fino allo scorso anno il comune di Chivasso organizzava in collaborazione con Legambiente “Cento strade”. Da quest’anno per dissapori vari e polemiche tra Legambiente e comune questo connubio si è sciolto e pertanto quest’ultimo organizza una manifestazione “solo sua” chiamata “Vivichivasso”, strutturalmente simile a Cento strade……. Sono state invitate le medesime associazioni, enti e soggetti vari, il calendario e le attività della giornata sono analoghi agli anni scorsi…… Non mi sembra che questo sia uno spot elettorale per il sindaco prossimo ad elezioni… che si terranno il prossimo anno. La manifestazione non è organizzata da alcun partito politico, ma se ne occupa sempre lo stesso Assessorato.
Questo è il pensiero, forse “ingenuo”, non solo mio, ma del gruppo Amnesty di Chivasso; e con questo concludiamo.
Annarita
Complimenti ad Amnesty. Chissà se lo è o se lo fa?
Lo sapete cosa sta facendo questa amministrazione, nel campo dell'ambiente, della cultura e del sociale?
Devastano l'ambiente, censurano e invitano nazisti a parlare e per quanto riguarda il sociale fanno nulla.
I ragazzi della Rosa Bianca chiudevano il loro ultimo volantino conun avvertimento:
"Non dimenticate che ogni popolo merita il governo che tollera!..."
DAL SITO DELL'ANPI DI CHIVASSO :
Vinicio,
ti scrivo queste righe dopo aver saputo che il Comune di Chivasso ha rifiutato il patrocinio per quanto riguarda la proiezione di “Nazirock” e, in qualità di co organizzatrice degli eventi per il 25 aprile, vorrei esprimere il mio parere riguardo alla possibile decisione da parte del direttivo Anpi di accettare, in ogni caso, il patrocinio per gli altri eventi in calendario.
Prima però vorrei riassumere in due righe un aneddoto accaduto qualche settimana fa.
Un mio amico ha incontrato Matola per chiedere l’appoggio del comune ad uno spettacolo teatrale, senza alcun indirizzo politico ma carico di simboliche valenze sociali; il sig. sindaco, prima ancora che la persona seduta di fronte a lui iniziasse a parlare, ma sicuramente avendo ben presente che si trovava di fronte, gli ha detto: “Chiariamo subito le posizioni, onde evitare equivoci, io sono fascista”....
Cara Annarita,
tu scrivi:
“fino allo scorso anno il comune di Chivasso organizzava in collaborazione con Legambiente “Cento strade”. Da quest’anno per DISSAPORI VARI E POLEMICHE e TRA LEGAMBIENTE E COMUNE questo connubio si è sciolto e pertanto quest’ultimo organizza una manifestazione “solo sua” chiamata “Vivichivasso”, strutturalmente simile a Cento strade……. “
Cara Annarita, allora permettermi di dirtelo: definire “dissapori vari e polemiche” lo scontro tra Legambiente e il Comune è pura ipocrisia, un “politichese” degno di Giulio Andreotti, non di una associazione come Amnesty, la cui caratteristica dovrebbe essere quella di parlare chiaro senza riguardi per nessuno. La realtà è che da qualche anno Legambiente si oppone con energia alla devastante politica ambientale dell’Amministrazione chivassese. E perciò è stata subito messa nell’elenco dei “cattivi” che si permettono di dissentire. E così “Centrostrade” è saltata ed è stata sostituita da una manifestazione filogovernativa organizzata dal solo Matola, che avanza verso le elezioni della prossima primavera a colpi di feste e fiere clientelari. In questo contesto, scrivere che la nuova manifestazione è “strutturalmente simile” alla Centostrade di prima è di nuovo una ipocrisia.
Cara Annarita, non hai tempo di farlo e quindi sei scusabile, ma dovresti accompagnare Domenico per un po’ di tempo negli uffici comunali e ti renderesti conto del clima tossico che è costretto a respirare: ci sono molti modi in cui una amministrazione può fartela pagare, anche solo facendoti perdere tempo, togliendoti patrocini, aspettando l’ultimo giorno e l’ultima ora consentite per consegnarti la documentazione che hai chiesto da un mese. Ma Amnesty non vede, non sente, non sa…
Del resto Legambiente paga il prezzo della sua opposizione come già altri gruppi, soggetti, associazioni, che non chinano il capo di fronte a Matola: vedi il Teatro a canone, lo stesso Centro Otelli, e persino l’ANPI, che da quando è diventata “cattiva” – cioè si permette di non fare solo celebrazioni ma si permette di contestare le scelte dell’Amministrazione – sta entrando gradualmente nella lista dei “bad boys” da emarginare. E vedrai che la lista si allungherà e vi saranno due tipo associazioni a Chivasso: i “buoni” e i “cattivi”.
Mi dispiace che Annarita si ostini a non voler capire, continui a dare una visione addolcita della realtà chivassese, e continui a nascondersi dietro le norme che regolano la vita di Amnesty. Il risultato è uno solo: Amnesty alla “corte” di Matola, e questo sinceramente non me lo aspettavo. Da altri sì, ma da Annarita e da Elena no, non me lo aspettavo proprio.
pm
Posta un commento