Tante firme contro l'impianto di regione Goretta...

Raccolte oltre 1200 firme contro il nuovo impianto di località Goretta.
di Annarita Scalvenzo per www.localport.it
 
TORRAZZA P.TE - La protesta delle centocinquanta persone che venerdì 14 maggio avevano affollato il salone dell’oratorio per partecipare all’incontro con l’Assessore all’Ambiente della Provincia, Roberto Ronco, si è concretizzato in oltre 1200 firme per la petizione lanciata da Ira e Legambiente.
Un risultato molto soddisfacente per i responsabili del movimento ambientalista locale, Iniziativa Recupero Ambientale, che domenica scorsa hanno visto chiudere a quota 1200 la prima sessione della petizione popolare per dire “no” all’impianto di combustione rifiuti di tipo legnoso che dovrebbe essere realizzato in località Goretta.
«Con questa petizione – hanno sottolineato i portavoce di Ira in un comunicato – è emerso prepotentemente che i cittadini di Torrazza sono contro questo nuovo insediamento industriale. Nonostante l’ostracismo totale da parte della Giunta comunale, oltre ovviamente alle mille difficoltà incontrate per svolgere un’attività di informazione e comunicazione completa verso ogni singolo cittadino, sono state raccolte oltre 1200 adesioni di soli cittadini torrazzesi maggiorenni, che equivalgono a ben oltre la metà della popolazione votante (circa 1700) del nostro Comune».
Ira ha già annunciato che la petizione proseguirà, dal momento che ancora tante persone chiedono spontaneamente di aderire e verrà promossa anche nei comuni limitrofi di Rondissone, Saluggia e Verolengo. Infatti le ricadute di emissioni nocive graverebbero allo stesso modo anche sui centri abitati vicini. I rappresentanti di Ira hanno colto questa occasione per ribadire che la normativa comunitaria per quanto riguarda la valutazione ambientale stabilisce che sia garantita l'informazione e la partecipazione del pubblico ai processi decisionali ed invitano l’attuale Amministrazione in carica, a riflettere seriamente sulla realtà locale e soprattutto sulla volontà della maggior parte dei cittadini, assai bene espressa attraverso l’ampia adesione alla petizione popolare.
Come hanno ricordato gli ambientalisti, è stato lo stesso assessore Ronco a dire che: «E’ solo il sindaco di un Comune che può decidere di insediare tale impianto a Torrazza», un’affermazione pubblica avvenuta durante la conferenza di venerdì 14 maggio, promossa da IRA, Legambiente e Pro Natura.
«Peccato che non fosse presente il Sindaco o un suo rappresentante, vista la massiccia partecipazione di oltre 150 cittadini torrazzesi che chiedevano spiegazioni. Riteniamo poco rispettoso nei confronti dei cittadini essere assenti ad un evento di questo genere, mentre c’erano diversi politici locali, senza che avessero ricevuto alcun invito ufficiale. Per fortuna ci siamo accorti di questo progetto e non grazie all’informazione dell’Amministrazione. Forse è necessariamente arrivato il momento di pensare un po’ di più ai carichi ambientali già esistenti sul nostro territorio». Ira ha infatti ricordato i numeri relativi alla discarica di regione Roletto, dove si troverebbero 800 mila tonnellate di rifiuti tossico nocivi, di rifiuti speciali, stoccati in otto gigantesche vasche, e vari chilometri quadrati di cave. «Dopo aver raccolto la rabbia e lo sgomento della gente, noi cittadini di Torrazza Piemonte diciamo Basta! Un grido che arriva da tutte le famiglie: e pensare che eravamo un “ridente” paesino della campagna chivassese».
 

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